(Teleborsa) – Avvio in forte calo per i principali listini del Vecchio Continente, poco aiutati da una Wall Street depressa da Cisco e dall’Asia in panico per i timori di una stretta monetaria da parte della Cina. Ad incoraggiare le vendite per la terza seduta consecutiva anche l’acuirsi dei timori per lo stato di salute del debito europeo, in primis dell’Irlanda. Intanto spread e CDS dei titoli di stato dei paesi più a rischio volano a record storici, gettando nel caos il mercato obbligazionario. Dal fronte macro attesi la produzione industriale e il PIL della Zona Euro e il PIL italiano, mentre oltreoceano arriverà l’indice sulla fiducia dell’Università del Michigan. Intanto Germania e Francia hanno confermato l’accelerazione dell’economia. Il PIL tedesco è risultato perfettamente in linea con le attese, mentre quelo francese è salito poco meno del consensus. Sul valutario la moneta unica continua a precipitare nei confronti del biglietto verde a 1,3593 usd, mentre tra le commodities il petrolio scivola a 85,83 dollari al barile. Sulle prime battute Londra arretra dell’1,27% a 5.741 punti, Parigi dell’1,90% a 3.794 punti, Francoforte dell’1,04% a 6.653 punti. Male anche Madrid -1,87% a 9.960, Bruxelles -1,29% a 2.597 e Amsterdam -1,18% a 340 punti.