(Teleborsa) – Il panorama europeo si presenta debole attorno al giro di boa, con gli investitori che, digerita la prima parte della mattina catalizzata da trimestrali e dati macro, spostano ora l’attenzione sulla statistica più importante della settimana: il Pil Usa. Prima della partenza dei mercati americani, infatti, saranno pubblicati i primi numeri sulla crescita Usa, con la lettura preliminare del Pil del secondo trimestre. Intanto il Fondo monetario internazionale (FMI) avverte che “sono necessarie nuove misure a sostegno dell’economia americana”. Il Board del FMI sottolinea infatti in un documento, che per raggiungere una stabile crescita nel medio termine e scongiurare rischi di contagio servono altri interventi. Il Fondo monetario stima un rallentamento della crescita americana nel secondo trimestre al 2,5% dal 2,7% del primo trimestre. Nel frattempo dall’Eurozona sono giunte alcune indicazioni congiunturali. Come il dato relativo all’inflazione di luglio, che si é attestato all’1,7% rispetto all’1,4% di giugno ed in linea con le attese degli analisti. Stabile invece al 10% il tasso di disoccupazione al mese di giugno, rispetto al mese precedente. Nel mese di giugno 2009 il tasso era risultato pari al 9,5%. Sul mercato valutario, l’euro ritraccia sotto quota 1,30 dollari su prese di profitto dopo il balzo di ieri grazie alla fiducia dell’economia in Zona Euro. Restano sottotono i prezzi del petrolio con le quotazioni a 77 dollari al barile. Tra le piazze finanziarie, Francoforte segna un decremento dello 0,81%, Parigi cede lo 0,66% mentre Amsterdam perde lo 0,64%. Giù anche Bruxelles che arretra dello 0,61%, seguita da Londra -0,63% e Zurigo -0,58%. Segnali di debolezza giungono inoltre dai derivati statunitensi, che lasciano prevedere un avvio incerto per Wall Street.
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