(Teleborsa) – Lo scenario dei mercati in Europa resta disastroso nella tarda mattinata. Le borse di Eurolandia, infatti, hanno accelerato al ribasso dopo una partenza non proprio confortante, in scia anche alle ultime dichiarazioni del cancelliere tedesco, Angela Merkel, sull’euro. La Merkel, parlando al parlamento, ha sottolineato che “l’euro è in pericolo” e che un fallimento potrebbe avere effetti pesanti su tutta l’Europa. Queste dichiarazioni hanno ulteriormente allarmato le borse, che non avevano digerito neanche la notizia del blocco delle vendite allo scoperto sui titoli di stato e sui CDS, deciso ieri dal Governo tedesco. Impatti evidenti si sono visti anche sull’euro, che è crollato su un nuovo minimo di 1,214 USD, prima di risalire attorno ai livelli di chiusura di ieri a 1,218 dollari. Fra le piazze europee la peggiore è Madrid che scivola del 2,9%, a dispetto della conferma dell’uscita dalla Spagna dalla recessione. Il PIL è stato infatti confermato in lieve recupero nel primo trimestre, anche se resta al di sotto della media europea. Giù anche Parigi, Francoforte ed Amsterdam, con perdite di due punti e mezzo, mentre Londra e Lisbona cedono poco più del 2%. Contengono i datti Bruxelles e Zurigo con cali inferiori ai due punti, mentre Milano si conferma senza dubbio la peggiore con uno scivolone di circa il 3%. Vendite insistenti sui titoli finanziari, con le banche che flettono del 3%. Fanno anche peggio i minerari che mostrano un bilancio del settore in passivo di quasi cinque punti. Non va meglio per l’auto e per le costruzioni, queste ultime nonostante i segnali di ripresa del settore arrivati dall’Eurozona, dove la produzione è rimbalzata nel mese di marzo.