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Borse Europa: un’altra giornata negativa. Milano tiene meglio

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Piazza Affari

L’indice Ftse/Mib chiude gli scambi in calo dello 0,55%, in linea con la debolezza delle principali borse europee e di Wall Street. Deboli molti titoli bancari che dopo essere stati a lungo i trascinatori della seduta hanno sostanzialmente azzerato tutti i progressi della mattinata. Perdite superiori al 2% vengono registrate da Cir, Impregilo, Italcementi, Telecom Italia, Buzzi Unicem, Geox, Mediaset e Tenaris. Pochi i titoli in controtendenza, tra cui
Azimut, Luxottica, Autogrill, Eni e FonSai.

Borse europee

L’indice EuroStoxx50 termina le contrattazioni in calo dell’1,19% con le borse europee e Wall Street che procedono in un clima di generale debolezza nonostante i buoni dati macro tedeschi sugli ordinativi del settore industriale. I maggiori ribassi vengono registrati da Alstom, Bbva, Carrefour, Danone, Gdf Suez, Iberdrola, Nokia, ArcelorMIttal, Santander, Bnp, Agricole, Deutsche Bank, Ing, Sanofi-Aventis, Schneider, SocGen e Telefonica. In controtendenza Vinci.

Macroeconomia

In Area Euro migliora la fiducia degli investitori a giugno, con l’indice Sentix attestatosi a quota -4,1pts (da -6,4). Il dato è superiore alle attese che erano per un peggioramento a -7 pts.

In Germania gli ordinativi del settore manifatturiero mostrano in aprile un balzo congiunturale del 2,8% a fronte di stime per un rialzo limitato allo 0,2%. Per il Ministero dell’Economia la ripresa dell’industria tedesca sta continuando e consolidandosi. Gli ordini dei beni intermedi hanno visto un rialzo del 4,2%, quelli dei beni capitali del 2,2%, mentre gli ordini dei beni di consumo hanno registrato una contrazione dell’1,2%.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd quota 1,1940, mentre il petrolio Wti scambia a USD71,1 al barile.

Azioni Italia

Banco Popolare (EUR4,1375): il Banco e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca hanno sottoscritto nel fine settimana gli accordi relativi all’esecuzione del diritto di vendita delle azioni della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno possedute dalla Fondazione, corrispondenti al 20,39% del capitale sociale. Il prezzo di vendita ammonta a EUR312,7 mln, il cui pagamento è previsto per metà in contanti e per l’altra metà in azioni Credito Bergamasco.

Eni (EUR14,96): alla luce del disastro ambientale nel golfo del Messico provocato da BP, il gruppo italiano aggiornerà la propria politica sui pozzi petroliferi offshore.

Finmeccanica (EUR8,715): Boeing ha annunciato di aver ottenuto da AgustaWestland, società di Finmeccanica, la disponibilità della licenza dell’elicottero AW101 per partecipare alla gara per l’elicottero presidenziale Usa. In passato AgustaWestland, in collaborazione con Lockheed Martin, aveva già vinto la gara per l’elicottero presidenziale ed ha già fornito alla Marina americana 4 prototipi dell’EH101, ma la gara è stata poi annullata dall’amministrazione Obama che ne ha poi indetta una nuova. In una nota il gruppo della difesa, attraverso la controllata Alenia North America (società di Alenia Aeronautica), comunica di aver ricevuto un ordine aggiuntivo per 8 C27J Jca (Joint Cargo Aircraft) destinati alla Forza Aerea Usa del valore di EUR319 mln

Piaggio (EUR2,105): gli analisti di Cheuvreux hanno ridotto la raccomandazione da outperform a underperform.

Raccolta Fondi: secondo i dati diffusi da Assogestioni, il sistema dei fondi di investimento ha visto in Italia una raccolta netta negativa pari a EUR3,486 mld a maggio dopo il flusso positivo di EUR70,0 mln di aprile. Il deflusso netto per i fondi azionari è salito a EUR1,6 mld rispetto alla fuoriuscita di EUR267,0 mln ad aprile. Ancora un mese fortemente negativo anche per i fondi liquidità, che vedono un flusso in uscita pari a EUR2,4 mld dopo i EUR2,0 mld in uscita ad aprile. Rimane positivo, ma in forte rallentamento, l’andamento dei fondi obbligazionari, che raccolgono EUR343,0 mln (dopo i +EUR1,3 mld).

Saras (EUR1,665): gli analisti di Nomura hanno alzato il giudizio da Neutral a Buy con target price a EUR2,60.

Azioni Estero

British Petroleum (GBP430): il gruppo petrolifero comunica di avere già speso USD1,25 mld per tentare di arginare la marea petrolifera nel Golfo del Messico.
Renault (EUR29): ha ufficializzato la volontà di acquisire, insieme a Nissan Motor e Renault Samsung Motors, la società sudcoreana Ssangyong Motor. Secondo un portavoce della casa francese l’offerta è stata inclusa tra le migliori 6 da Ssangyong.

Settore aereo: l’associazione mondiale delle compagnie aeree ha annunciato stamattina di aspettarsi un utile complessivo per il settore di circa USD2,5 mld quest’anno, ribaltando completamente la precedente previsione di una perdita da USD2,8 mld diffusa solo 3 mesi. La ragione della svolta verso l’ottimismo è un più forte incremento del traffico aereo nel 2010 rispetto alle stime Iata di marzo. Oggi l’associazione prevede un balzo del 7,1% per quanto riguarda i passeggeri (da +5,6%) e del 18,5% nel ramo dei cargo (da 12%).

Wal-Mart (USD51,05): la conglomerata Usa, che vanta outlet in 8 dei 32 paesi che prendono parte alla coppa del Mondo di calcio, prevede di riportare un boom di vendite in quei mercati le cui nazionali di calcio arriveranno a disputare la finale. Secondo le indicazioni che arrivano dalla società statunitense, i ricavi nei negozi aperti da almeno un anno in quei Paesi che andranno in finale dovrebbero salire tra il 2 e il 4%. Anche i Paesi che
arriveranno in semifinale dovrebbero beneficiare sul fronte consumi: Wal Mart ha previsto un progresso delle vendite tra 1-2%.

Grafico del giorno: Eni

A fine aprile il titolo ha iniziato uno storno (con volumi in crescita) che, complice anche la violazione al ribasso delle medie mobili a 14 e 21 gg su quella a 100 gg, l’ha condotto sugli attuali livelli di EUR15; in caso di continuazione della fase discendente, il primo supporto è rappresentato dal recente minimo a EUR14,30, mentre i seguenti li indichiamo a EUR13,16 (minimo ottobre 2008) e a EUR11,82 (minimo del marzo 2009).

Viceversa, in caso di recupero di EUR15 e soprattutto in caso di breakout rialzista della MM a 21 gg (ora in area EUR15,6), che alla fine della scorsa ottava ha respinto il tentativo di rimbalzo, i primi target li posizioniamo in corrispondenza della soglia (anche psicologica) di EUR16 e a EUR16,28; la successiva importante resistenza si trova a EUR18.

Tra i principali indicatori, l’Rsi ed il Macd stanno incrociando al ribasso rispettivamente la propria media mobile e la propria Signal Line, mentre il Momentum si sta portando sopra la linea dello zero. I volumi si mantengono sostanzialmente nella media.

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.