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Borse Europa: seconda seduta di fila giù. Dollaro paga stallo riforma fiscale

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Appesantite dai ribassi delle banche, le Borse europee ripiegano per la seconda seduta di fila. La Borsa di Tokyo cade vittima delle prese di beneficio (-0,1%) dopo essersi issata sui massimi di 25 anni, mentre sul valutario il dollaro Usa paga le ultime novità trapelate sul piano di maxi riforma fiscale ideato dal governo Trump. Stando alle indiscrezioni stampa sono aumentate le chance che uno dei pilastri del testo di legge, il taglio al 20% della corporate tax, venga rimandato di un anno. Intanto Donald Trump, impegnato in un tour in Asia, è arrivato in Cina per una visita ufficiale durante la quale saranno stretti tutta una serie di accordi commerciali. Sempre sul Forex anche la sterlina perde terreno, indebolita dalle tensioni politiche che ribollono in seno all’esecutivo britannico. La premier Theresa May potrebbe perdere un altro ministro, dopo le dimissioni del segretario della Difesa.

Il petrolio scivola in seguito alle dichiarazioni del segretario generale dell’Opec secondo cui la durata dei tagli alla produzione dovrebbe venire prolungata oltre marzo 2018. La decisione potrebbe essere presa anche prima della riunione del 30 novembre del cartello dei maggiori paesi esportatori della materia prima. In ambito azionario le banche fanno fatica dopo la performance trimestrale deludente di Credit Agricole. Per contro, i risultati fiscali superiori alle stime di UbiSoft Entertainement aiutano i titoli del settore dei beni al consumo, che sono tra i migliori tra quelli dell’indice paneuropeo EuroStoxx 600.

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