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Borse: davanti 10 anni di rendimenti al lumicino

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Il rally del mercato azionario americano ha il fiato corto. Sono sempre più numerosi gli analisti finanziari che la pensano in questo modo. E che quindi suggeriscono agli investitori di godersi questi ultimi momenti di crescita perché il futuro appare tutt’altro che luminoso.

E’ il caso di Vanguard Group che, negli ultimi giorni, guardando al suo portafoglio delle 60% azioni/40% bond,  ha detto ai clienti di non escludere nel prossimo decennio un calo di 2-3 punti percentuali in meno di redditività su base annua rispetto all’8,5% storico.

L’ufficio studi del fund manager Research Affiliates stima invece che nel prossimo decennio possa offrire rendimenti intorno all’1%, al netto dell’inflazione. Si tratta in quest’ultimo caso di previsioni fatte sulla base del rapporto P/E dello S&P 500 che ora si muove intorno a 29, ai massimi di qualsiasi altro periodo tra il 1929 il 2000.

Seppure con qualche fiammata, Jeremy Grantham di GMO prevede invece che nei prossimi due decenni, i rendimenti saranno interno al 2-3 per cento al netto dell’inflazione.

Intanto, la seduta di venerdí scorso a Wall Street è finita in rialzo con S&P 500 e Nasdaq che hanno raggiunto un nuovo record.  L’S&P 500 ha aggiunto 9,77 punti, lo 0,41%, a quota 2.399,29. Per l’indice benchmark, è stato il primo record dal primo marzo. Il Dow Jones ha guadagnato 55,47 punti, lo 0,26%, a quota 21.006,94. Il Nasdaq ha messo a segno un rialzo di 25,42 punti, lo 0,42%, a quota 6.100,76. In settimana i tre indici hanno guadagnato rispettivamente lo 0,3%, lo 0,6% e lo 0,9%.