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BORSE: BOLLETTINO DI GUERRA IN EUROPA

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Si preparano a bruciare altre centinaia di miliardi le principali borse europee che, sulla scia dello scivolone di Tokyo (-9,6%) e con i future su Wall Street in calo, perdono mediamente tra l’8 e il 9% a fine mattinata. I timori di un calo dei risultati di fine anno, insieme al calo delle quotazioni del greggio e al dato sugli ordini di veicoli industriali a settembre, che misura il polso dell’economia reale a livello continentale ha dato il via ad una serie di forti vendite.

Quest’ultime, secondo le sale operative, sono peraltro frutto dell’attività dei fondi speculativi (Hedge Fund) e dell’attività sui derivati. In particolare scivola Renault (-16,88%) a Parigi, dove il titolo ha perso anche il 20%, colpita dal taglio del prezzo obiettivo di Commerzbank alla luce della decisione di chiudere per due settimane gli stabilimenti francesi del gruppo. Sprofondano nel comparto anche Daimler (-12,85%) e Volkswagen (-10,09%).

Sotto pressione Axa (-14,62%) e Banco Santander (-15,58%), insieme a Bnp Paribas (-11,44%), Ing (-10,62%), Deutsche Bank (-10,59%) e, a Milano, Intesa Sanpaolo (-11,7% teorico), sospesa per eccesso di ribasso. Scivolone a Londra di Hbos (-19,37%), Barclays (-13,4%) ed Rbs (-8,51%), mentre le quotazioni del greggio influiscono di Shell (-8,61%) e Bp (-8,28%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra -7,79% – Parigi -8,19% – Francoforte -9,00% – Madrid -7,75% – Milano -7,28% – Amsterdam -7,91% – Stoccolma -8,03% – Zurigo -6,22%.