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Borse Asia: scambi timidi nelle festività del nuovo anno

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Bangkok – Giornata piatta con diverse Piazze asiatiche chiuse per le festività del nuovo anno lunare. Tra i principali listini aperti Tokyo e Sydney. Contrattazioni guidate da calma e incertezza, sull’evolversi della crisi del debito nell’eurozona, in attesa di un accordo sulla partecipazione dei privati al debito greco. Euro a $1,2894.

Intanto arrivano segnali incoraggianti dagli Stati Uniti. Buoni i risultati dal fronte utili societari.

I ministri delle Finanze dell’eurozona decideranno sui termini accettabili sulla ristrutturazione del debito greco, come parte del secondo pacchetto di salvataggio per Atene.

Maggiore fiducia sul risolversi della crisi nell’eurozona e dunque su minori rischi globali, ha portato gli investitori a puntare nuovamente verso asset più rischiosi.

A conferma di maggiore calma nei mercati, “l’indice della paura”, il Vix, venerdì ha chiuso la giornata a 19, per la prima volta dal 22 luglio. Chiaro segnale di stabilizzazione e di minore richiesta di protezione da parte degli investitori.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in leggero rialzo (+0,14%). Nikkei (-0,01% in chiusura), Sydney (-0,34%). Chiusi per le festività i mercati di: Corea del Sud, Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia e Indonesia.

Commodities: Wti ($98,09, -0,24%), Brent ($110,14, +0,25%), oro ($1.672,90, +0,53%), argento ($32,395, +2,27%), rame ($3,751, +0,16%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2896 (+0,22%), contro lo yen giapponese a ¥99,33 (+0,32%), contro il franco svizzero a CHF 1,2076 (+0,06%), contro la sterlina a GBP 0,8292 (+0,18%). Dollaro/yen a ¥77,02 (+0,13%).

Futures sull’indice S&P500 in calo di 3,75 punti (-0,29%) a 1.307,00. Rendimenti dei Treasury a 10 anni al 2,007%.

“Il mercato può entrare sotto pressione nel breve periodo, visti rialzi da inizio anno”, ha detto a Bloomberg Nader Naeimi, strategista senior a Sydney per AMP Capital Investors. “Ogni debolezza rappresenta una interessante opportunità d’acquisto, considerando il miglioramento dei dati economici dagli Stati Uniti. Ma attenzione alla Grecia, potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Il default è ancora una possibilità concreta”.