Bangkok – Inizio di settimana negativo per i principali listini asiatici, dopo la chiusura positiva di venerdì. Pesano ancora le stime sull’economia americana, che dovrebbe continuare a mostrare dati di una ripresa debole. Sentiment influenzato anche dalla Grecia, che in settimana deciderà se approvare o meno il nuovo piano di austerità proposto dal governo, condizione necessaria per ottenere nuovi aiuti per evitare il default. L’outlook porta gli esportatori in calo. L’eurodollaro continua la discesa, a $1,4133.
L’indice Dow Jones Asian Titans perde circa l’1,3%. Nikkei (-1,04% in chiusura) colpito dalla forza dello yen sulla moneta unica, che riduce ulteriormente le prospettive per le esportazioni nipponiche. Kospi di Seul (-0,98%), con le large-cap nel settore tech che seguono i cali di venerdì nel mercato Usa. Cedono anche l’Asx200 dell’Australia (-0,99%), l’Hang Seng di Hong Kong (-0,83%) e lo Straits Times di Singapore (-0,72%). Sulla parità il Shanghai Composite della Cina (-0,05%).
“I consumatori sono il driver principale dell’economia Usa, e se la fiducia cala, trascina al ribasso l’intera economia”, ha detto a Bloomberg Shane Oliver, head of investment strategy per AMP Capital Investors. “Se l’economia Usa soffre, i paesi asiatici soffrono da un forte calo delle esportazioni”.
Il linea con il sentiment di mercato le commodities sono in calo. Leggermente positivo l’oro. Wti ($90,43, -0,8%), Brent ($103,5, -1,54%), oro ($1.501,3, +0,03%), argento ($33,875, -2,2%) e rame ($4,055, -1,06%).
Eurodollaro in calo a $1,4133 (-0,4%).