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BORSE: ASIA, FEBBRE SUINA FRENA MERCATI MA TOKYO E’ POSITIVA

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Roma, 27 apr. (Ap-Apcom) – Le preoccupazioni sulle eventuali conseguenze di una pandemia di influenza da suini sull’economia internazionale, che potrebbe ulteriormente aggravare la recessione globale, frena i mercati asiatici: è una seduta negativa quella odierna per le principali piazze della regione, dove gli investitori restano cauti e “guardano nervosamente” alle possibilità di vendita, ha confermato Miles Remington, di BNP Paribas Securities a Hong Kong. In controtendenza la Borsa di Tokyo, spinta in territorio positivo dalle buone performance degli istituti finanziari, nonostante le previsioni del governo su una contrazione del prodotto interno lordo per l’anno fiscale 2009-2010. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida alla chiusura di oggi ha guadagnato 18,35 punti, pari allo 0,21 per cento, salendo a 8.726,34 punti. A contrattazioni ancora in corso, l’indice Hang Seng di Hong Kong perde il 2,7%, pari a 413,63 punti, mentre l’indice Kospi a Seoul registra un calo dell’1%. In territorio negativo anche la borsa di Shanghai (-1,2%) e i mercati di Australia (-0,5%), Taiwan (-3,2%), Singapore (-2,76%). “La paura per l’influenza da suini può creare ansietà nei mercati”, ha confermato Nader Naemi, di Amp Capital Investors a Sydney, citato sul sito di Bloomberg. Il governo giapponese ha annunciato oggi che si aspetta una contrazione del 3,3% del prodotto interno lordo nell’anno fiscale 2009-2010, cominciato l’1 aprile, mentre prima aveva assicurato di prevedere una crescita zero. Se il dato sarà confermato in sede di consuntivo, il ribasso annuale del Pil sarà il peggiore da quando il governo di Tokyo ha cominciato a calcolare queste statistiche nel 1955. Il governo ha inoltre rivisto al ribasso la sua stima di crescita economica portandola da -0,8% a -3,1%. Venerdì Wall Street aveva chiuso in rialzo una giornata caratterizzata da una serie di notizie confortanti sia sul fronte macro che societario. Il Dow Jones aveva guadagnato l’1,50% a 8.076 punti, l’S&P500 l’1,68% a 866, il Nasdaq il 2,55% a quota 1.694. In ribasso il prezzo del petrolio in Asia, che è tornato appena sopra i 50 dollari al barile dopo i rialzi di venerdì a New York. Nel dopomercato elettronico che fa riferimento al Nymex, la Borsa merci di New York, a Singapore il greggio “light sweet” per consegna a giugno è stato trattato oggi a mezzogiorno, ora locale, a 50,43 dollari a barile, con un ribasso di 1,12 dollari sulle quotazioni di venerdì sera a New York, dove al termine della giornata aveva guadagnato 1,93 dollari salendo a 51,55 dollari a barile.

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