
Bangkok – listini asiatici poco variati, in leggero calo. Gli investitori ormai aspettano di vedere se i leader europei riusciranno a raggiungere un accordo concreto per contrastare definitivamente con forza la crisi in corso, che si protrae ormai da oltre due anni. Euro a $1,3399.
La notizia che i paesi del G20 stavano preparando $600 miliardi per sostenere i paesi in difficoltà dell’Europa, attraverso il Fondo monetario internazionale, ha dato una leggera spinta a Wall Street e all’euro, ma l’effetto è subito svanito dopo la smentita dalle due autorità citate.
In giornata attesa la decisione della Banca centrale europea, che potrebbe annunciare una serie di misure per contrastare crisi del debito e recessione.
Nel mentre i leader politici dell’eurozona inizieranno il meeting dalla quale dovrebbero emergere le fondamenta verso l’unione fiscale.
Le banche centrali della Corea del Sud e della Nuova Zelanda hanno parlato dei rischi di un ulteriore rallentamento della crescita economica a livello globale, ma entrambe hanno deciso di mantenere il costo del denaro invariato. Nonostante questo, in tandem con l’azionario, il won sudcoreano è in deprezzamento contro il dollaro americano.
Stando a un sondaggio condotto da Bloomberg, la maggioranza degli analisti intervistati dice di aspettarsi un crisi bancaria in Cina entro i prossimi 5 anni.
Tra i principali, l’indice peggiore in giornata è lo Straits Times di Singapore, che cede oltre il punto e mezzo percentuale, a seguito della decisione del governo di introdurre nuove tasse sull’acquisto di proprietà residenziali. Altro tentativo di contrastare la possibilità di una bolla nel settore, con i prezzi delle abitazioni in rialzo per il nono trimestre.
In ribasso anche l’Asx200 dell’Australia e l’aussie, dopo che i dati occupazione hanno registrato un calo di 6.300 persone a novembre. Le attese erano per una maggiore occupazione.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo dello 0,65%. Nikkei (-0,66% in chiusura), Seul (-0,16%), Sydney (-0,27%), Hong Kong (-0,97%), Shanghai (+0,03%), Singapore (-1,67%).
Commodities: Wti ($100,57, +0,08%), Brent ($109,91, +0,35%), oro ($1.741,00, -0,22%), argento ($32,57, -0,17%), rame ($3,557, +0,03%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,3399 (-0,01%), contro lo yen giapponese a ¥104,01 (-0,13%), contro il franco svizzero a CHF 1,2395 (+0,08%), contro la sterlina a GBP 0,8532 (-0,06%). Dollaro/yen a ¥77,64 (-0,03%).
Futures sull’indice S&P500 in calo di 0.75 punti (-0,06%) a 1.263,25. Rendimenti dei Treasury a 10 anni al 2,033%.
“L’azionario ha registrato un rialzo sulle aspettative che l’Unione europea e la Bce potessero prendere delle misure decisive, ma adesso gli investitori vogliono vedere se i risultati raggiungeranno le attese”, ha detto a Bloomberg Mitsushige Akino, di Ichiyoshi Investment Management Co. a Tokyo. “Gli investitori non se la sentono di comprare o vendere fino a quando non vedranno dei risultati dal meeting”.