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BORSA USA: PETROLIO RECORD INDICI SU CON GREENSPAN

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Si chiude bene la settimana di Borsa di New York. Nonostante l’ennesima chiusura record del prezzo del petrolio, capace di arrampicarsi sino ai 54,93 dollari al barile Wall Street riesce a portare tutti i listini in territorio positivo incoraggiata dalle parole del presidente della Federal Reserve Alan Greenspan il quale davanti alla platea della National Italian American Foundation ha cercato di minimizzare gli effetti della corsa del greggio sull’economia americana.

Al termine degli scambi, così, l’indice Dow Jones è avanzato dello 0,39% a 9.933,38 punti mentre lo S&P 500 è progredito dello 0,45% a 1.108,20 punti e il Nasdaq dello 0,45% a 1.911,50 punti sostenuti dalle vendite al dettaglio di settembre, cresciute dell’1,5%, al di sopra delle stime degli analisti.

Tra i singoli titoli – proprio sull’onda delle vendite – bene sono andate le catene di grande distribuzione Wal-Mart (+0,7%) e Target (+1,8%), la società telefonica Sprint, salita dell’1,7% dopo avere annunciato il taglio di 700 posti di lavoro e adombrato utili in crescita superiore alle attese degli analisti.

In rialzo, ancora le case tecnologiche Google (+1,4%) e Sun Microsystems in progresso dello 0,2% dopo avere presentato una trimestrale soddisfacente. Negativa – come già ieri – la giornata delle case assicurative dopo l’offensiva nel settore avviata dal Procuratore Generale di New York, Eliot Spitzer. American International ha ceduto il 3,5% e Marsh & McLennan il 17,5%. Male, in campo farmaceutico, è andata Pfizer, in calo dell’1,9% in seguito all’annuncio della possibilità che l’antidolorifico Bextra, possa avere effetti collaterali anche di natura cardiaca.