Vendere o comprare titoli in borsa? Dipende. Risultati societari, incontri con gli analisti, conferenze stampa non sono piu’ gli unici appuntamenti capaci di determinare i corsi azionari e le relative scelte di investimento. Con i tempi che corrono anche la politica diventa un importante market mover.
Una dimostrazione per tutti: l’annunciata restrizione sull’attivita’ bancaria voluta dal presidente Obama ha fatto registrare al Dow una perdita di 217 punti nella sola seduta di venerdi’ scorso mentre l’S&P 500 ha ceduto il 2%.
A metterci lo zampino, e a condizionare il mercato, non e’ soltanto l’inquilino della Casa Bianca. C’e’ chi specula, per esempio, sul futuro dell’attuale segretario al Tesoro Americano Timothy Geithner. O ancora: la riconferma di Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve non sembra affatto scontata. Un eventuale giro di poltrone potrebbe causare la prima vera correzione dai minimi toccata lo scorso marzo.
“Come minimo ci potrebbe essere una correzione di mille punti”. L’avvertimento arriva da Cramer, noto personaggio televisivo di Cnbc capace di condizionare gli operatori con le sue esuberanti dichiarazioni. Ecco perche’, secondo il conduttore della rubrica Mad Money, gli investitori dovrebbero stare alla larga dall’azionario, rinunciando ad acquistare nuovi titoli da mettere in portafoglio. Almeno fino a quando si sara’ fatta chiarezza sul secondo mandato del capo della banca centrale a stelle e strisce.
Un avvertimento anche sulla stagione delle trimestrali ormai avviata: fare trading, con un clima politico cosi’ incerto, potrebbe essere controproducente. Anche in questo caso, dunque, meglio non vendere ne’ acquistare titoli fino a che la situazione si sara’ stabilizzata.
Tuttavia Cramer non manca di mettere sotto osservazione alcuni titoli.