Avvio di seduta cauto per i listini americani, condizionati dalle notizie contrastate dal fronte economico e dal nuovo rincaro del petrolio. Dow Jones e Nasdaq sono invariati rispettivamente a 10519 e 2173; l’S&P500 e’ in rialzo frazionale (+0.10%) a 1218.
Sui mercati continua a pesare innanzitutto il caro petrolio, tornato sopra la soglia dei $66 al barile. Il contratto future con scadenza ottobre in questo momento guadagna 44 centesimi a $66.15 al barile. Molto attesi sono i dati settimanali sulle scorte di greggio, in celendario alle 16:30 ora italiana.
A luci e ombre le notizie dal fronte macroeconomico. Nel mese di luglio gli ordini di beni durevoli (prodotti che durano piu’ di tre anni) hanno registrato un calo del 4.9%. La flessione, la piu’ marcata dal gennaio 2004, e’ nettamente superiore a quella prevista dagli economisti (consensus -1.5%).
Molto superiori alle attese i numenri dal settore immobiliare. A luglio le vendite di case nuove sono salite del 6.5% a 1.41 milioni. Il consensus era per un calo a 1.33 milioni. I numeri di oggi attenuano le preoccupazioni su un rallentamento del settore immobiliare. Martedi’ capovolgono il dato molto deludente sulle vendite di case esistenti ha alimentato non poco nervosismo tra gli operatori.
Sul frone societario, la catena di ristoranti ha lanciato un profit warrning sul terzo trimestre. Il colosso dell’auto Ford Motor ha annunciato nuovi piani di ristrutturazioni per quanto riguarda il nord America. Il gruppo retail dell’abbigliamento di lusso Coach ha dichiarato che i risultati per il primo trimestre fiscale sono migliori delle attese.
Le banche d’affari Lehman Brothers e Merrill Lynch hanno espressi commenti positivi rispettivamente su RF Micro Devices e Myriad Genetics.
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Sugli altri mercati, sono in lieve rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.16% contro il 4.18% della chiusura di martedi’. L’oro cede $0.3 a $444 all’oncia e l’euro viene scambiato a 1.2212 contro il dollaro.