Roma – La Borsa di Tokyo continua a recuperare parte delle perdite massicce sofferte a seguito del devastante terremoto che ha colpito il Giappone l’11 marzo scorso. Dopo essere sceso di più del 10% la scorsa settimana, il Nikkei ha chiuso in rialzo del 4,4%, attestandosi a 9.068,329 punti. L’indice più ampio Topix ha messo a segno un rally del 4,5%.
Il Nikkei rimane ancora al di sotto della soglia a quota 10.360 punti, area in cui si trovava prima della catastrofe del terremoto e dello tsunami; ma il rialzo è considerevole rispetto al minimo attorno agli 8.250 punti testati dopo il panic selling dello scorso 15 marzo.
Gli investitori, dopo la pausa di ieri dovuta alla festività nazionale, hanno guardato con favore alla situazione nei reattori della centrale nucleare di Fukushima, che sembra registrare qualche miglioramento. Inoltre, almeno per ora, l’intervento straordinario del G7 è riuscito a indebolire lo yen, fattore positivo per l’economia nipponica (in quanto sostiene le esportazioni)
Il rialzo del Nikkei ha contagiato anche il resto del Pacifico, anche se gli altri listini hanno segnato rialzi frazionali. Il listino australiano S&P/ASX si è confermato poi praticamente piatto, mentre lo Straits Times di Singapore è salito dello 0,2%. Il Taiex di Taiwan e il Kospi della Corea del Sud hanno messo a segno invece entrambi rialzi dello 0,5%.