La borsa di Tokio ha chiuso
In calo dell’1,33% a 8.640 punti.
L’indice Nikkei è stato depresso dalle vendite che si sono abbattute sul mercato dopo la presentazione del piano del governo per risolvere il problema delle sofferenze bancarie: un piano privo di tempistica, a sentire gli operatori, e di misure di politica fiscale atte a rilanciare la domanda.
Vendite sul settore tech, dove tra l’altro Fujitsu ha lasciato il 3,64%, finendo sotto i 400 yen per la prima volta dal 1979. Il gruppo è stato punito per aver annunciato che resterà in rosso nell’esercizio in corso.
La borsa di Hong Kong ha chiuso la sessione mattutina con un ribasso dell’1,12%, depressa dalle preoccupazioni per l’economia globale più che rincuorata dalle dichiarazioni del nuovo numero uno di Ibm, Samuel Palmisano sulle prospettive di ripresa.
In particolare a deprimere il mercato c’è stato lo slittamento nel collocamento di China Telecom. Bisognerà aspettare almeno un’altra settimana. La domanda insoddisfacente è stata alla base di questa decisione. Tanto più che l’operatore di tlc conta di mettersi in tasca fino a
$3,68 miliardi di dollari grazie a questa Ipo. Il titolo verrà quotato anche a New York.
La borsa di Singapore ha chiuso in ribasso dell’1,1%, con vendite sulle banche e sui tecnologici sulla scia del dato sulla disoccupazione salito al di sopra delle attese.
La borsa di Seul ha chiuso in crescita dello 0,14%, con Samsung in denaro.
La borsa di Taiwan ha chiuso in rialzo dell’1,79%.