La borsa di Tokio ha chiuso in ribasso: l’indice Nikkei ha perso lo 0,42% a 8.448 punti.
Il mercato risente delle tensioni sul fronte iracheno e su quello coreano, e attende l’importante dato sulla disoccupazione previsto oggi negli Usa.
Lo stesso discorso vale per le altre piazze asiatiche, che vedono i chip pesanti, dopo che
l’indice settoriale di Philadelphia ha perso nella notte l’1,5%.
Hano tenuto solo Sydney (+0,06%) e Hong Kong (+0,22%), nonostante il calo del colosso tcl Pccw (-2,48%), penalizzato dai rumors sull’interesse per la britannica Cable&Wireless.
Piatta Singapore, dove si è messa in evidenza Capitaland grazie a risultati migliori delle attese.
Male Seul (-2%) sui minimi delgli ultimi 15 mesi dietro SK Telecom e Samsung Electronics. Si è salvata solo Korea Electric Power, salita dell’1,7% grazie a un 2002 chiuso in utile.
In rosso anche Taiwan, affossata da tech e finanziari: Taiwan Semiconductor Manufactoring ha chiuso a -5 in attesa di conoscere la trimestale (che gli analisti si aspettano poco positiva), il competitor United Micro ha ceduto l’1,5%.