La borsa di Tokio ha chiuso in ribasso, con il Nikkei che ha lasciato sul campo lo 0,37% a 8.920 punti.
La negatività del mercato si spiega con vari fattori.
Innanzi tutto la reazione alla decisione della Federal Reserve di tagliare di mezzo punto percentuale, oltre l’atteso, i tassi di interesse americani. Questo infatti denota la grande delicatezza della fase in cui si trova l’economia Usa, mentre nell’immediato potrebbe agevolare le prese di profitto sul mercato di New York.
Inoltre ci sono stati i risultati di Cisco: il colosso americano delle infrastrutture legate a Internet ha portato, sì, dati di bilancio positivi, ma l’amministratore del gruppo ha avvertito che nel secondo trimestre fiscale le vendite saranno piatte o in ribasso del 4%. Questo fattore ha depresso il comparto tecnologico nell’after hour in America e ha influenzato l’andamento dei corsi azionari in Giappone. Sony ha perso il 2,56%.
Infine, a Tokio c’è stata una serie di revisioni al ribasso sugli utili aziendali che ha appesantito le contrattazioni.
La borsa di Hong Kong ha chiuso con un rialzo dell’1%. In rialzo i tecnologici. In ribasso i telefonici.
La borsa di Taiwan ha chiuso con un rialzo dello 0,6% sulla spinta dei titoli legati al mercato dei chip.
La borsa di Singapore ha chiuso in calo dell’1,2% sulle preoccupazioni legate alla decisione della Fed, che lascia capire la sostanziale gravità della situazione economica in America.
La borsa di Seul ha chiuso in ribasso dello 0,19%.