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Borsa Milano volatile: Fca rimbalza, MPS -8%

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MILANO (WSI) – Seduta nervosa per la Borsa di Milano, la quale riesce comunque a evitare di essere travolta nello psicodramma economico cinese e nella bufera Volkswagen.

Il listino italiano non ha la forza per recuperare le perdite pesanti subite ieri, ma l’accelerazione di fine mattinata consente al Ftse MIB di registrare un progresso, seppur timido, dello 0,18% a 21.068,88 punti. Rialzi modesti anche per le altre piazze d’Europa. L’indice di riferimento del continente, l’Eurostoxx 50, guadagna lo 0,33%.

A Piazza Affari Fca rimbalza 2,93% dopo i cali di oltre il -6% subiti ieri. SocGen ha tagliato tutto il settore europeo a ‘neutral’ da ‘overweight’ suggerendo agli investitori di tenersi lontani dal comparto per un po’. I titoli Volkswagen risalgono la china, ma sono ancora in calo del -32% da inizio settimana. Il Ceo Winterkorn intanto ha rassegnato le dimissioni.

A livello di comparti male le popolari, con MPS che ha ceduto il 7,9%, bene consumi e lusso, con Moncler e Ferragamo che sono tra i piu’ richiesti. Altalenante il settore energia, con Saipem che ha chiuso in rosso.

Anche oggi nella notte italiana a gravare sui corsi azionari mondiali sono stati i problemi di Cina, dove il settore manifatturiero ha deluso, e Volkswagen, il cui titolo ha perso il 35% in due sedute dopo che lo scandalo sui test truccati per i modelli con motori diesel in Usa si è esteso. Oggi i titoli della casa tedesca recuperano qualcosa in una seduta altamente volatile.

L’indice manifatturiero cinese è sceso a quota 47, deludeno le aspettative e inanellando sette mesi di fila di contrazione dell’attività. Secondo World Economics il Pil della potenza asiatica sta crescendo al ritmo del 3,5% e non del 7% come i dati ufficiali del governo portano a pensare.

In settembre a deludere sono state sia la domanda interna che proveniente dall’estero. L’attività è scivolata al minimo dal marzo 2009, al di sotto delle attese che erano per un risultato di 47,5 e in calo rispetto alla lettura finale di agosto che era stata pari a 47,3. Si tratta della settima cifra mensile sotto i 50 punti di fila, soglia che divide una fase di espansione da una di contrazione.

In Asia mercati in rosso dopo la pubblicazione dei dati in Cina. L’indice di Shanghai fa -1,4%. La Borsa di Tokyo è chiusa anche oggi.

Nel mercato del reddito fisso, Spread Btp Bund in calo a 114 punti base. Ieri i bond dell’area virtuosa dell’Eurouzona hanno beneficiato del movimento di avversione al rischio legato al calo degli indici azionari. Le aspettative di nuove misure da parte della Bce hanno aiutato i Bund, che si sono rafforzati rispetto ai Treasuries.

Sul valutario, euro si risolleva dai minimi 2 settimane sul dollaro. La moneta unica viaggia in leggero rialo al momento (piu’ 0,13%) a quota 1,1134 dollari. Sul franco svizzero l’euro fa piu’ 0,29% a 1,0877. Sulla sterlina si rafforza dello 0,48% a 0,7272. Dollaro yen piatto a 120,13.

Tra le materie prime, il prezzo del petrolio rimbalza, nonostante i dati negativi cinesi, con il Brent che torna a puntare verso quota 50 dollari al barile. Sul circuito elettronico i future sul Light crude Wti avanzano di 50 cent a 46,85 dollari, in attesa dei dati sulle scorte settimanali Usa e quelli sul Brent crescono di 47 cent a 49,55 dollari, sui massimi di giornata. Oro: in lieve progresso a 1.125,67 dollari l’oncia.

(DaC)