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Borsa Milano vola del 3%. Spread sotto 380, euro su

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Milano – La Borsa di Milano chiude la seduta in forte rialzo sui massimi intraday, facendo un balzo del 3%, superando quota 15.800 punti. Il mercato promuove la manovra triennale di emergenza da 20 miliardi netti, mentre gli economisti prevedono un ulteriore taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea.

Il Ftse Mib e’ stato il listino migliore del Vecchio Continente, guadagnando il 2,91%. Più contenuti i rialzi delle altre piazze europee, con Londra +0,5%, Francoforte +0,62%, Parigi +1,45%, Madrid +1,5%.

In calo lo spread BTP/Bund, che scivola anche sotto la soglia psicologica di 400 punti, con un calo superiore al 17%, attestandosi a quota 377 punti base, mentre il rendimento decennale è in ribasso di più del 10%, al 5,99%.

L’effetto della manovra Monti si fa sentire sull’intera curva dei rendimenti. I tassi sui bond a due anni crollano del 14,8% al 5,6%, con il differenziale, sempre a due anni, che perde il 15%,5% a 529 punti base. Lo spread a cinque anni registra un forte calo del 12,9% a 505 punti base,con i rendimenti a cinque anni che scendono più del 10%, al 6,13%.

Volano le banche, con MPS +11%, Banco Popolare +6,58%, Unicredit +4%, Intesa SanPaolo +4%. Il listino è tutto tinto di verde. Spiccano anche i guadagni di Azimut Holding +4,9%, Lottomatica +3,5%, Mediolanum +3%, Fiat Industrial +2%, Fondiaria-Sai +3,9% e Finmeccanica +4,6%. Da segnalare che la scorsa settimana il Ftse Mib ha guadagnato l’11%.

La manovra Monti viene dunque accolta positivamente dai mercati. “Ma non è solo per la manovra che il mercato italiano sta guadagnando a un ritmo così elevato. Circolano infatti rumor secondo cui la Bce, in occasione dell’annuncio sui tassi di rifinanziamento, attuerà una sorta di piano alla Fed, metterà a disposizione una somma di 1 trilione di euro circa per acquistare titoli di stato spagnoli e italiani. La settimana scorsa l’istituto di Francoforte ha comprato €3,7 miliardi in bond periferici.

Guardando alla performance dell’azionario, l’indice MSCI All Country World Index continua ad avanzare, estendendo il guadagno dell’8,4% segnato la scorsa settimana.

Si apre una settimana cruciale per l’Eurozona. Oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel ha trovato un’intesa con il presidente Nicolas Sarkozy per promovere un piano di modifica dei trattati europei che sarà presentato in occasione del summit del Consiglio europeo, in calendario il prossimo 9 dicembre. Si parla di un Trattato “ristretto” entro marzo.

“Tutto sembra lasciar presagire che qualcosa di grande arriverà dalla riunione di questa settimana – ha commentato a Bloomberg Khoon Goh, responsabile dell’economia dei mercati e della strategia presso ANZ National Bank – Nella parte iniziale di questa settimana, potremmo continuare ad assistere al miglioramento dell’appetito per il rischio”.

La preferenza, ha riferito Sarkozy, e’ per un piano a 27 e non a 17. Merkel e’ stata accontentata sul fronte degli Eurobond, che il leader dell’Eliseo ha precisato non essere “in nessun caso” una soluzione alla crisi.

Sul fronte valutario, euro in rialzo nei confronti del dollaro a quota $1,3471 (+0,60%), mentre contro il franco svizzero sale a CHF 1,2367 (+0,24%). La moneta unica nei confronti dello yen si attesta a JPY 104,81 (+0,38%).

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono a quota $102 al barile (+1,03%). Giù invece le quotazioni dell’oro (-0,27%), a $1.746,60 l’oncia.