
Milano – Poderoso rally della Borsa di Milano che ha registrato un guadagno del +5,62% sopra i 13.210 punti; in netto progresso anche l’euro che tocca quota $1,23, dopo le dichiarazioni del numero uno della Bce, Mario Draghi: la Bce “farà di tutto per salvare l’euro”. Immediata la reazione sul mercato dei BTP; lo spread Italia-Germania scivola sotto quota 500 punti base, a 469 (-9,5%), rendimenti del Btp decennale in discesa al 6,001% dopo un picco giornaliero al 6,48%. Cala nettamente anche il costo per assicurarsi contro un eventuale default di Roma e Madrid.
Nonostante quanto faccia pensare la chiusura, l’inizio di seduta e’ stato pesante, a causa dell’ennesimo downgrade sul rating italiano, che stavolta è arrivato dall’agenzia indipendente Egan-Jones. Il rating è stato portato a un passo dalla spazzattura, a CCC-plus da B-plus. Citata la crisi finanziaria dei governi regionali (Sicilia), i problemi del sistema bancario e l’economia sotto pressione. Il giudizio è quasi spazzatura. “La capacità dell’Italia di sostenere le proprie banche è in questione, viste le condizioni deboli in cui versano il paese e le banche stesse”, ha scritto l’agenzia in un comunicato.
Intanto la Grecia ha stretto un accordo con la Troika – gli ispettori del trittico Bce-Fmi-Ue – su una manovra “salva aiuti” da 116 miliardi di euro. Il governo, dal canto suo, avrebbe deciso misure per risanare i conti per un valore di 11,6 miliardi di euro nel biennio 2013-2014. Tra le altre piazze finanziarie europee Londra avanza dell’1,32%, Francoforte del 2,45%, Parigi del 3,70%. Il paniere di riferimento della regione Eurostoxx 50 ha invece fatto segnare un +3,84%.
Sullo sfondo, le notizie negative non sono mancate, ma sono state messe in secondo piano. Oltre alla nota di Egan-Jones sull’Italia, focus sulle parole di Willem Buiter, responsabile economista di Citi, secondo cui esiste il 90% di possibilità che la Grecia esca dall’Eurozona, entro i prossimi due-tre trimestri. Citi prevede “una prolungata debolezza economica e difficoltà nei mercati finanziari dei paesi periferici, che si tradurranno in una rinnovata recessione per l’Eurozona, sia quest’anno che nel prossimo”.
Tra le altre novità, anche la decisione di Moody’s di tagliare il rating su 17 banche tedesche, dopo che una simile decisione è stata presa giorni fa in merito al giudizio sul rating del debito sovrano del paese.
In linea generale gli operatori tornano poi a scommettere sull’arrivo di una nuova manovra di quantitative easing da parte della Federal Reserve, dunque su un nuovo QE3, e ora le parole di Draghi infondono speranze anche su eventuali interventi decisi da parte della Bce.
“Al momento, sono le notizie specifiche che stanno pilotando i mercati, ma gli investitori sono in generale più fiduciosi sull’arrivo di un QE3 – ha commentato in una intervista a Bloomberg Matt Riordan, gestore di portafoglio presso Paradise Investment Management, con sede a Sidney, Australia – L’Europa invece arranca non è affatto vicina a una soluzione”. Il prossimo meeting della Fed è atteso per il 31 luglio/1° agosto.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Listino milanese spinto da Unicredit (+8,28%), Intesa Sanpaolo (+8,3%) e Generali (+8,15%). I bancari, gravidi di bond italiani, sono in ripresa anche grazie all’ulteriore allentamento della tensione sul mercato dei titoli di stato nel post-Draghi: particolarmente richieste MPS +8,98% e Mediolanum +8,39%. Nessun titolo ha chiuso in negativo. Fuori dal paniere principale esordio positivo per Primi sui Motori. La matricola, sbarcata oggi sull’Aim Italia-Mac, guadagna il 6,82% a 23,5 euro con 1.700 pezzi passati di mano. In fase di collocamento, ricordo un comunicato di Borsa Italiana, Primi sui Motori ha raccolto 3,5 milioni di euro. Il flottante post quotazione e’ del 14,02%, con una capitalizzazione pari a 24,8 milioni.
BTP – Lo Spread Italia-Germania a 10 anni ha esteso i ribassi fino ai minimi di -9,5% a 469 punti base, prima di chiudere in calo di 50 punti base a 473 punti. Tasso BTP a 10 anni in discesa al 6,001% dopo un picco giornaliero al 6,48%. Tasso spagnolo che nei giorni precedenti ha testato nuovi record dall’introduzione dell’euro, fino al 7,76%, per poi perdere terreno, fa -1,38% al 7,27%. Vendite sui Bund, con i rendimenti +1,59% all’1,28%. Dopo le parole di Draghi, i Cds a 5 anni spagnoli si restringono di 38 punti base a quota 585, mentre gli analoghi contratti per assicurarsi contro un default del debito italiano calano di 35 punti base in area 522.
VALUTARIO – L’euro balza sul dollaro a $1,2302 (+1,20%) per poi ridurre lievemente i guadagni e fare +1,10% a $1,2290. Dollaro/yen +0,15% a JPY 78,25, euro/yen +1,23% a JPY 96,18.
MATERIE PRIME – I futures sul petrolio su +1,32%, a quota $90,14 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.622,40 l’oncia (+0,60%). Il petrolio aveva dato il via agli scambi in calo, per la prima volta in tre giorni, sulla scia delle speculazioni secondo cui l’aumento delle scorte non è sufficiente a compensare il calo della domanda negli Stati Uniti, il consumatore di greggio numero uno al mondo. Il Dipartimento per l’Energia Usa ha diffuso ieri che le scorte di petrolio crude sono salite la scorsa settimana di 2,7 milioni di barili: si tratta del primo incremento un un mese.
HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Draghi: pronti a tutto per preservare l’euro.
– Grecia/ Accordo con troika su manovra ‘salva aiuti’ da 11,6 mld.
– Grecia: Governo Ha Definito Tagli Per 11,6 Mld Nel 2013-2014.
– Bce/ Giù prestiti a imprese eurozona giugno -0,6%,famiglie +0,3%.
– Conti Pubblici: Corte Conti, -5,5% Spesa Primaria 2010-2011.
– Commercio: Istat, vendite dettaglio a maggio -2% su anno.
– Lavoro: Istat, a giugno retribuzioni +0,2%, +1,5% su anno.
– Fondo salva stati comprera’ debito dalle banche spagnole.
– Italia: a breve manovra da 10 miliardi di euro?.
– La Francia somiglia molto alla Grecia.
– Dalla Bce possibile allentamento delle regole sul collaterale.
– Asta Italia: tassi a 2 anni al record da novembre.
– Moody’s punisce ancora la Germania: tagliato il rating di 17 banche.
– Grecia: per Citigroup c’è il 90% di chance che lasci l’euro.
– Tante parole, ma intanto Berlino calcola i vantaggi di un’uscita dall’Eurozona.
– Spagna: fuga dall’ex Eldorado, a fare affari sono solo i cinesi.
– Cambi: Euro In Leggera Flessione Sul Dollaro A 1,2139.
– Crisi/ Spread Bund-Btp stabile intorno a quota 517.
– Provincia Perugia: “non abbiamo più un euro per asfaltare le strade”.
– Alcatel: Annuncia 5.000 Esuberi E Perdita Di 254 Mln Nel 2* Trimestre.
– Euro in leggero ribasso sul dollaro, alle 8.30 italiane a $1,2153 (-0,02%).
– crisi: spread btp-bund in lieve calo a 513 punti.
– Petrolio: in calo a 88,55 dollari al barile.
– Oro: stabile sui mercati asiatici.
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude con +77,20 punti (+0,92%) a 8.443,10.
– Borse Asia su: speranza contromisure anti-crisi.
– Telecom Italia ha perso $2,5 miliardi di valore in Borsa.
– Wall Street sostenuta dagli industriali e dai bancari.
____________________________________
Il mercato è dominato dalle boiling room e sale trading come quella di JPMorgan Chase, dove scommesse fino a un leverage di $200 miliardi e guadagni (o perdite) di 5-6 miliardi sono la norma, nel portafoglio derivati su crediti sintetici. Quindi per vincere sulle lobby bancarie e per non essere continuamente manipolati vi invitiamo – trader, gestori e promotori finanziari della famiglia di WSI – ad essere più sofisticati, piu’ aggressivi, preparati, tecnici, e soprattutto flessibili in un mercato pieno di trappole ma anche di enormi opportunita’. Questo è il vostro spazio per operativita’, commenti flash e strategie di trading. Fatevi sotto.