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Borsa Milano spinta da voci misure rilancio Usa

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Milano – A conferma del trend visto la scorsa settimana, la mattinata alla borsa di Milano e’ stata all’insegna delle vendite, seppur moderate. Ma grazie alle voci provenienti dagli Stati Uniti circa un nuovo piano per rilanciare la ripresa della maggiore economia al mondo, l’indice azionario italiano si e’ reso protagonista di uno scatto in avanti dopo il giro di boa e ha chiuso in rialzo di oltre mezzo punto percentuale.

A risollevare l’umore degli investitori non sono dunque i dati macro, come l’Ifo tedesco e l’indice della fiducia dei consumatori di marzo in Italia, entrambi superiori alle stime. Bensi’ l’idea che viste le difficolta’ persistenti del mercato del lavoro la Federal Reserve, la banca centrale americana, possa varare un nuovo round di misure straordinarie di allentamento monetario volte ad alimentare la ripresa.

Il Ftse Mib fa +0,79% a 16.600 punti circa. Riguardo alle altre piazze finanziarie, Londra +0,82%, Francoforte +1,17%, Parigi +0,64% e l’indice di riferimento Eurostoxx 50 +0,60%.

Sul fronte del mercato dei titoli di stato lo spread Btp-Bund scende a 308 punti a ridosso dei minimi giornalieri (307). Venerdi aveva chiuso a 318 punti. Il rendimento del Btp decennale e’ tornato sotto il 5%. In flessione anche il rendimento decennale spagnolo, -0,60%, al 5,34% (la scorsa settimana aveva superato il 5,50%).

Nel suo ultimo report sullo stato di salute del mercato del lavoro il numero uno della Fed Ben Bernanke ha fatto capire di non essere convinto fino in fondo della ripresa dei livelli occupazionali. Il messaggio, secondo cui la ripresa non si puo’ ancora definire sostenibile, e’ stato intepretato come un segnale che non alzera’ i tassi alla prossima riunione di politica monetaria e che, anzi, come ha anche sottolineato Bill Gross di Pimco, potrebbe lanciare un secondo round di misure di allentamento monetario straordinario.

La performance dell’Ifo tedesco, il dato che misura il sentiment delle imprese in Germania, è stata positiva, con l’indicatore che è avanzato per il quinto mese consecutivo, salendo a 109,80 punti rispetto ai 109,7 del mese precedente. Tuttavia, la crescita è stata stavolta davvero contenuta, anche se bisogna dire che gli analisti avevano previsto un dato peggiore, a 109,60 punti.

Sugli indici, rimane l’incertezza di fondo, dopo che la scorsa settimana l’azionario europeo ha sofferto la perdita più forte del 2012 su base settimanale, con lo Stoxx 600 che è sceso del 2,5%. A pesare sono stati i dati macro cinesi, americani ed europei, che hanno rinnovato i timori sulle condizioni di salute dell’economia globale. Ma anche le rinnovate preoccupazioni per il futuro dei debiti sovrani in Europa.

Detto questo, il sentiment è in miglioramento anche sulla scia degli acquisti sui bond spagnoli che, dopo il sell off della settimana scorsa, salgono scommettendo sulla eventuale decisione dell’Unione europea di aumentare le risorse dei fondi di salvataggio. Il Financial Times ha riportato alcune indiscrezioni secondo cui la Germania sarebbe disponibile ad aumentare la “potenza di fuoco”, il “firewall” per gestire i problemi dei debiti Ue.

Tornando al Ftse Mib, performance ora mista per le banche, con Banco Popolare invariato, MPS +0,03%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -0,94%, BPM -2,24%; giù anche Ubi Banca -2,05% e Unicredit -1,51%. Tra i titoli in territorio positivo da segnalare Impregilo +1,55%, dopo che Salini ha aumentato ulteriormente la quota detenuta nel gruppo, arrivando al 25,371% rispetto al 22% precedente.

Occhio anche a Saipem, +2,35%, che si è aggiudicata nuovi contratti nelle perforazioni mare e terra per un valore di 300 milioni di dollari circa. Le storie societarie di rilievo vedono protagonista anche Eni, che ha scoperto un giacimento di bas naturale in Mozambico e che in una nota ha scritto che i risultati del pozzo “sono di particolare importanza in quanto incrementano di almeno 283 miliardi di metri cubi il potenziale delle risorse dell’area 4”. Titolo +1,41%. Tra gli altri segni più, da segnalare Enel Green Power, +1,87%. Tra le storie negative, invece, male in particolare Finmeccanica -2,66% e A2A; su quest’ultima pesano i conti per il 2011 che non sono piaciuti al mercato.

Regina del listino è comunque Ansaldo, che balza del 2%, dopo che il Cipe ha deliberato venerdì uno stanziamento di 2 miliardi di euro a favore dell’economia, di cui 924 milioni saranno utilizzati per finanziari progetti relativi alla creazione di infrastrutture nuove o di manutenzione straordinaria.

A livello di settori, in evidenza la nota di Fitch sul comparto assicurativo italiano. L’agenzia di rating ribadisce l’outlook negativo affermando che la crescita e la redditività del settore saranno contenute fino alla fine del 2013.

La Spagna resta comunque sempre protagonista, visto che lo stesso premier Monti parla del rischio rappresentato dal paese e afferma che i problemi dell’economia iberica potrebbero rinfocolare la crisi. Detto questo, anche l’Italia rimane osservata speciale, e lo sarà soprattutto da domani a giovedì, quando si terranno le aste sui suoi titoli di stato.

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,3297 (+0,23%) mentre contro lo yen avanza dello 0,44%, a JPY 109,87. Rapporto dollaro/yen +0,29%, a JPY 82,65.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono piatti con +0,07% a quota $106,95 al barile (-0,03 dollari), mentre le quotazioni dell’oro crescono +0,32% $1.667,70 l’oncia. Rendimenti dei Treasury a dieci anni in rialzo al 2,269%.