Mercati

Borsa Milano sempre peggio: -2,8%, banche sospese dopo Fitch

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Milano – C’era la Spagna dietro al balzo dell’avvio e c’e’ la Spagna dietro al tonfo sul finale di seduta. Le prossime settimane saranno torride e gli investitori della borsa di Milano iniziano a rendersene conto. E’ cosi’ che Piazza Affari, zavorrata dai ribassi delle banche, viene improvvisamente colpita da un’ondata di sell dopo l’avvio positivo, mentre l’euro scivola a $1,25 e lo spread tra Btp decennale e bund schizza a quota 471,35 (+6,56%). Ad alzare ulteriormente la temperatura e aumentare il nervosismo ci ha pensato Fitch, che ha ricordato a tutti come la situazione generale rimanga critica per gli istituti di credito di Madrid anche dopo gli aiuti internazionali: l’agenzia di rating ha declassato il giudizio sul credito a lungo termine delle due banche spagnole piu’ solide, BBVA e Santander, a BBB+ con outlook negativo. I due titoli hanno azzerato i guadagni di giornata, chiudendo a -0,29% e -0,37% rispettivamente.

Da Madrid ora i mercati si concentrano su Roma, tanto e’ vero che l’azionario italiano e’ la pecora nera di giornata in Europa, con la comunita’ di investitori che teme che il nostro paese venga travolto dal vortice della crisi finanziaria e del debito. L’Italia e’ l’unico membro della famigerata lista dei Piigs a non aver ancora fatto ricorso ad alcun tipo di aiuto esterno. Poco variati gli altri mercati azionari principali del continente: Londra -0,15%, Francoforte +0,1%, Parigi -0,32%, Madrid e Atene le migliori d’Europa. Il paniere del riferimento Eurostoxx 50 cede lo 0,28%.

Mentre dall’altra parte dell’oceano la partenza per Wall Street e’ moderatamente negativa, l’indice Ftse Mib chiude in calo di quattro percentuali dai massimi intraday, facendo segnare un ribasso del 2,79% a quota 13.070. Azzerati in toto i guadagni della mattina, e molto peggio. Fondiaria, Azimut, Intesa Sanapolo, Unicredit, MPS, Fiat e Telecom Italia tutte sospese per eccesso di ribasso. Sparisce l’effetto salvataggio Spagna: evidentemente qualcuno ha cominciato a fare i conti. Il tutto quando manca ormai solo una settimana alle nuove elezioni in Grecia e mentre un funzionario Ue si e’ dovuto affrettare a smentire le voci circa una riunione dell’Eurogruppo fissata per giovedi’.

Alta tensione sul fronte dei titoli di stato: il BTP a 10 anni ha invertito la tendenza, i rendimenti sono schizzati al 6,006% (+21 punti base), superando la soglia del 6% sotto la quale stavano dalla seduta del 31 maggio. Il minimo intraday e’ stato testato al 5,62%. Il titolo analogo spagnolo rende ora il 6,52% in rialzo di 30 punti base. Per il tasso sul decennale si tratta del maggior rialzo in un mese. Nessuna sorpresa dall’asta del Tesoro francese, che ha collocato 7,67 miliardi di euro in titoli a 3, 6 e 12 mesi. Le aspettative erano per una somma leggermente superiore, pari a 7,8 miliardi. Il tasso che Parigi ha dovuto sborsare per il debito a un anno e’ stato dello 0,214%, per quello a sei mesi dello 0,129% di media e per la scadenza piu’ breve dello 0,075%.

La sessione era cominciata in rialzo dopo la richiesta di aiuti di 100 miliardi di euro circa da parte della Spagna, per salvare il proprio sistema bancario. Altro market mover positivo, le esportazioni cinesi, che hanno superato le stime. Ma l’euforia iniziale ha pian piano lasciato spazio alla cruda realta’. Come ricorda il Wall Street Journal l’elezione in Grecia rappresenta la prossima grande minaccia. Ci sono ancora molti elementi che potrebbero andare male. L’euro, dopo aver testato il massimo delle ultime due settimane, ha bucato quota $1,26. I bund hanno ridotto le flessioni: nelle ultime ore i rendimenti dei titoli a 10 anni sono balzati al record in due settimane, all’1,44%, il massimo dallo scorso 23 maggio, ma ora allentano la corsa e viaggiano all’1,36%. il costo per assicurarsi per cinque anni contro un deafult del debito italiano e’ salito di 6,5 punti base a 550.

“Per Santander e BBVA questo è stato un buon week-end – avevano scritto in una nota gli analisti di Goldman Sachs prima del downgrade di Fitch – Un grave rischio è stato fortemente ridotto”. La fase di entusiasmo successiva alla notizia spagnola e’ durata poco. Mercati fin dall’inizio in preda alla volatilità: gli aiuti che saranno erogati alla Spagna non faranno altro che aggiungere debito ad altro debito e non è detto neanche che funzionino. L’attenzione si sposta poi sull’Italia, che potrebbe cadere nelle mire degli speculatori e rischia un sell off sui bond in un periodo dell’anno in cui Roma cerchera’ di emettere sul primario 35 miliardi di euro al mese.
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APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA – Trittico dell’inflazione dagli Stati Uniti: CPI, PPI e prezzi alle importazioni. Il core CPI, che verra’ pubblicato giovedi’ in concomitanza con i sussidi di disoccupazione, e’ visto al +0,2% mese su mese e al 2,2% su anno, vicino alla soglia fissata dalla Fed del 2%. Mercoledi’ sara’ invece la volta delle vendite al dettaglio, per cui non ci sono grandi aspettative. Si speculava anche di un incontro straordinario dell’Eurogruppo giovedi’, ma le voci sono state smentite da un funzionario Ue.

ALL’INTERNO DELL’INDICE FTSE MIB – Si spegne l’euforia iniziale e aumentano i segni negativi con il passare degli scambi, in particolare tra le banche: sospese per eccesso di ribasso Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mps. Ha ampliato le perdite A2a, nel giorno in cui il consiglio di sorveglianza dovra’ vagliare e nominare il nuovo consiglio di gestione. Deboli anche le altre utility. In calo Impregilo, dopo il +9% della scorsa settimana. Nel pomeriggio e’ in calendario il cda straordinario del general contractor, per valutare la cooptazione di nuovi consiglieri: il gruppo Gavio candidera’ come presidente Fabrizio Palenzona, al posto di Massimo Ponzellini, agli arresti domiciliari per la questione Bpm. Sospese per eccessi di ribasso Fiat, Azimut e Fondiaria. Uniche note positive di giornata Pirelli (+0,82%), Luxottica (+0,5%) e Salvatore Ferragamo (+0,49%).

Negativa anche Fiat (-0,43%), dopo che l’ad Sergio Marchionne venerdi’ a mercati chiusi ha indicato un mercato auto 2012 in Italia a quota 1,4 milioni (-20% annuo), sotto le precedenti indicazioni di 1,6 milioni e alle stime degli analisti intorno a 1,48 milioni. In rialzo invece Fiat Industrial (+1,10%)

BTP – Tornano a perdere terreno i titoli di stato italiani a 10 anni. Spread Italia-Germania a 10 annulla i ribassi e dopo -4% circa sale +0,90% a 446,23 punti base. Rendimenti decennali ora in crescita, +0,50% al 5,80% dopo il minimo intraday al 5,62%). Si smorza anche calo tassi spagnoli a 10 anni, -0,43% al 6,18%. Durante la mattinata i rendimenti erano scesi sotto il 6%.

MARKET MOVER DI GIORNATA

– Fitch ha declassato le due banche spagnole piu’ solide

– La Svizzera sta preparando un piano di emergenza nel caso di un avvitamento della crisi europea

– La Banca centrale europea ha chiesto alla Spagna di rivedere e rafforzare i progetti per la creazione di una bad bank in cui gli istituti parcheggerebbero i loro asset immobiliari tossici per poi venderli

– Crisi: Germania, tassi allo zero in asta bond 6 mesi

– Italia: continua la recessione. Da tre anni mai cosi’ male

– India: primo paese Bric a perdere rating “investment grade”?

– L’Irlanda ora chiede la rinegoziazione del proprio salvataggio. ESM sotto tiro

– Salvataggio banche Spagna: è solo la “fase 1”. I mercati osservano l’Italia

– Azionario Asia in rialzo grazie ad aiuti banche spagnole

– Borsa Tokyo: Chiude In Rialzo Su Aiuti Alla Spagna

– La Spagna ha deciso di chiedere aiuti per un valore fino a 100 miliardi di euro, a favore delle sue banche

VALUTARIO – L’euro accelera al ribasso sul dollaro a $1,2513 (-1,12%). La moneta unica cede contro lo yen -1,29% a JPY 99,38. Dollaro/yen -0,16% a JPY 79,42.

La moneta unica era arrivata nelle ore precedenti a salire fino a $1,2671, al record dallo scorso 23 maggio. La moneta unica rimane comunque in calo -3,5% negli ultimi sei mesi: si tratta della peggiore performance tra le valute dei paesi sviluppati monitorate da Bloomberg Correlation-Weigthed Indexes.

MATERIE PRIME – I futures sul petrolio virano in negativo con -0,50%, a quota $83,68 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,11% a $1.589,70 l’oncia.

Il prezzo del petrolio, in particolare, e’ arrivato a salire del 3%, registrando il rialzo più consistente dallo scorso 3 gennaio.
“C’è stato un grande guadagno dopo l’annuncio degli aiuti alle banche spagnole, visto che parte dell’incertezza in Europea si sta riducendo – ha commentato Tetsu Emori, gestore di fondi di commodities presso Astmax, a Tokyo, intervistato da Bloomberg – E sembra anche che il commercio cinese stia tornando in buone condizioni. Tale fattore sta sostenendo al rialzo le quotazioni del petrolio e di altre materie prime”. Da segnalare che i prezzi del petrolio sono scesi -13% quest’anno; la scorsa settimana, poi, sono saliti per la prima volta in sei settimane.

ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO

– Italia: la prossima a chiedere aiuti? Pressioni su Monti

– Italia senza fondi paga 50 miliardi per salvare banche altrui

– Stiglitz, SocGen e BofA in coro: piano Spagna non funzionera’, e’ voodoo

– Greggio in rialzo, sostenuto dai dati sulle esportazioni cinesi

NOTIZIE IN PILLOLE

– Spagna: cina, ci Auguriamo Che Misure Europee Contengano Crisi

– Crisi: spread Btp-Bund apre in calo intorno a 420 punti

– Cambi/ Avvio in rialzo per l’euro a quota 1,2638 sul dollaro

– Francia/ Vince sinistra, e ora Ps spera in maggioranza assoluta.

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