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Borsa Milano resiste, Ftse Mib più vicino a quota 20.000

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MILANO (WSI) – Borsa Milano registra una performance in lieve rialzo, riuscendo a superare l’iniziale pessimismo alimentato dal tracollo della Borsa di Tokyo (condizionato a sua volta dalle vistose perdite di Wall Street alla vigilia, causa i timori sulla sulla crescita dei profitti).

Verso il finale, grazie anche al trend dei listini azionario Usa, il Ftse Mib ha azzerato le perdite, che lo avevano portato durante la mattinata a perdere fino a -1%, ed è salito +0,17% a 19.730 punti.

Focus oltreoceano sui risultati di Jp Morgan, che ha accusato un calo degli utili -7,3%, causa il pagamento di oneri per non aver segnalato i sospetti sulla fronte orchestrata da Bernie Madoff.

Sul mercato dei titoli di stato, dopo la buona asta di Btp a tre anni di ieri, spread BTP-Bund a 10 anni -0,47% a 206,05 punti, a fronte di rendimenti decennali -0,34% al 3,88%.

In ambito macro, in Italia l’inflazione media nel 2013 è stata pari all’1,2%, ai minimi del 2009. A dicembre i prezzi al consumo sono stati stabili allo 0,7%. La minaccia deflazione, in alcune città, è già una realtà.

L’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva, entrato in vigore all’inizio di ottobre 2013, ha esercitato sull’inflazione un effetto “parziale e modesto”, stando a quanto riportato dall’Istat. La dinamica dei prezzi al consumo nel corso del 2013 “riflette principalmente gli effetti della debolezza delle pressioni dal lato dei costi, in particolare degli input energetici, e quelli dell’intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie”.

La produzione industriale nell’Eurozona ha registrato un aumento pari a +1,8% rispetto ad ottobre (-0,8%). Si tratta di un numero migliore delle previsioni degli economisti (+1,5%). Su base annuale, corretta per i giorni lavorativi, la produzione industriale sale del 3%. Lo comunica Eurostat.

Sul versante societario, occhi su MPS e Fiat. L’AD Sergio Marchionne, a Detroit per la fiera dell’auto, ha confermato che la sede del gruppo Fiat-Chrysler sarà spostata negli Usa. John Elkann ha detto alla stampa che il manager di origini svizzero canadesi sarà a capo del Lingotto per altri tre anni.

Focus sulla banca più antica al mondo, in attesa che si sciolgano i dubbi sulla permanenza di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola al vertice della banca, durante il Cda. Il titolo Mps +2,21%, il migliore fra i bancari di Piazza Affari. Le indiscrezioni di stampa danno il presidente e l’AD del Monte orientati a restare a Siena, anche per via del pressing esercitato nei loro confronti da Bankitalia e dal Tesoro.

Detto questo, intervistato da Bloomberg, Fabrizio Bernardi, analista presso Fideentiis Equities, ha affermato che la decisione di “posticipare l’aumento di capitale ha aumentato l’incertezza sulla capacità della banca di schivare il rischio di nazionalizzazione”.

Riguardo al trend di altri titoli bancari scambiati sul Ftse Mib, Bper +1,27%, BPM -0,88%, Banco Popolare +0,42%, Intesa SanPaolo +0,67%, Unicredit -0,67%, Ubi Banca +0,18%; altri titoli: Fiat +0,15%, GTech +2,26%, Mediaset +3,30%, World Duty Free +3,08%, Unipolsai +1,31%, Terna -1,49%, Ferragamo -2,70%.

Sugli altri mercati, euro scambiato a 1,3673 dollari, +0,03% contro gli 1,3678 della chiusura di New York di ieri sera. L’euro vale inoltre 141,82 yen (+0,72%) e 1,2325 franchi svizzeri (+0,29%).

In ambito di commodities, quotazioni del petrolio sostanzialmente stabili. I futures sul greggio con consegna a febbraio vengono scambiati a $92,29 al barile in progresso dello 0,53% rispetto alla chiusura di ieri di New York. Oro +0,17% a 1.253,20 dollari l’oncia.