Milano – Con uno strappo sul finale, Piazza Affari culmina in rialzo una seduta caratterizzata da un nervosismo estremo. Per via delle incertezze sulla ripresa economica e sulla crisi del debito su entrambe le sponde dell’Atlantico, da giorni gli indici di borsa in Europa sono interessati da forti scossoni e Milano non e’ da meno (grafico qui sotto).
Da segnalare la bella reazione delle banche e di qualche gruppo manifatturiero sotto pressione ieri e nel corso della mattinata. Condizionato dal pessimo andamento del greggio invece il settore energia.
Anche le piazze finanziarie europee hanno recuperato terreno negli ultimi minuti di scambi, interrompendo – fatta eccezione per la Germania – una serie negativa che si protraeva da sette sedute. Evitata cosi’ l’ottava giornata di fila in rosso: sarebbe stata la striscia negativa piu’ lunga dal 2003. Nonostante il lieve recupero di oggi pero’ il ribnasso totale in 12 sedute rimane pauroso: -26%.
Francoforte perde lo 0,1%, evitando il peggio, mentre Parigi guadagna l’1,63% e Londra l’1,89%. Il benchmark Eurostoxx 50 ha chiuso in progresso dello 0,32%. Sul valutario l’euro e’ richiesto, ma nel tardo pomeriggio riduce i guadagni e viene scambiato a $1,4226.
Dai massimi dell’apertura a quota 16.711 (+2%), il Ftse Mib e’ arrivato a crollare nel giro di due ore fino ai minimi di 15.837 alle 11.30 (VEDI GRAFICO IN PAGINA). La risalita si e’ interrotta in area 16.481, toccata alle 13.30 italiane. Piazza Affari ha poi tentato di reagire ancora una volta, favorita anche dall’apertura di Wall Street, che sta cercando di rimbalzare dopo la peggiore singola prova dal crack di Lehman. Il tentativo e’ durato lo spazio di mezz’ora pero’, con il Ftse/Mib che cedeva lo 0,6% a mezz’ora dalla chiusura. Poi lo scatto al rialzo sul fotofinish. A livello di singoli titoli si sono messi in mostra Banco Popolare Milano e Fiat.
Francoforte era arrivata a cedere fino al 6% del suo valore. Da segnalare che i Cds, ovvero il costo per assicurarsi contro un eventuale default del debito, sono saliti sopra i contratti omologhi britannici per la prima volta.
Il trend si conferma negativo su base globale: il MSCI’s all country index, l’indice che misura la performance dell’azionario globale, viaggia infatti a valori inferiori del 20% rispetto ai massimi di maggio. E su tutte le piazze finanziarie è un continuo sali-scendi. “Neanche durante la crisi finanziaria globale abbiamo assistito a una volatilità talmente straordinaria”, ha commentato a Reuters Justin Gallagher, responsabile del trading sulle vendite presso RBS Australia.
Sono le Borse asiatiche quelle ad aver registrato le vendite maggiori nella notte. A Tokyo il Nikkei ha chiuso in calo dell’1,68 per cento mentre i listini di Hong Kong sono arrivati a perdere il 7,2% e quelli di Sidney e Seul cedevano ben oltre il 4 per cento. Nelle stesse ore in cui i listini europei segnavano l’ennesimo ribasso l’oro, bene rifugio per eccellenza, ha toccato nuovi record per poi riassestarsi 1.764,20 dollari.
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ITALIA: RESISTONO I BUY SUI BTP, SOTTO 300 PUNTI LO SPREAD – E’ calata in parte la tensione sui titoli di Stato con il differenziale (spread) tra i Bt e i Bund tedeschi sceso sotto la quota psicologica dei 300 punti. In apertura dei mercati il dato viaggiava sui 288 punti base per poi attestarsi nel primo pomeriggio a 291,62 e in chiusura il livello ha toccato i 277 punti.
In questi ultimi due giorni i Btp hanno guadagnato 6-7 figure, grazie alla decisione della Bce di acquistare titoli di stato italiani e spagnoli. I rendimenti a 10 anni si attestano al 5,143%, in rialzo però per l’ennesima volta rispetto ai rendimenti spagnoli, che calano al 5,002%. Arrivano intanto alcune indiscrezioni secondo cui il Tesoro Italiano emetterà domani 6,5 miliardi di euro di Bot con scadenza a 12 mesi. I Cds italiani hanno chiuso a quota 342.
I COMMENTI SUI RECENTI RIALZI DEI BTP: RALLY ESAGERATO? – La corsa dei Btp non deve alimentare false speranze, avvertono gli analisti delle sale operative, ritenendo che il rally del Btp si stia rivelando anche eccessivo, in quanto movimenti così forti potrebbero distorcere il mercato. Intervistato da Class Cnbc, Paolo Guerrieri, dell’Università de La Sapienza di Roma, afferma che l’intervento della Bce è stato “un intervento forte e massiccio”. Ma, ha aggiunto, “dobbiamo ricordarci che si tratta di una manovra temporanea”.
BCE SUL MERCATO SECONDARIO – Per i BTP, una buona notizia arriva oggi dalle dichiarazioni rilasciate dal numero uno della Banca centrale europea Jean Claude Trichet che, in una intervista a un’emittente francese non ha specificato quale sarà il limite per l’acquisto dei titoli di stato. Trichet ha aggiunto che la Bce è nel mercato secondario, per acquistare i bond governativi. Pressioni invece sui Bund tedeschi, che tornano a essere oggetto di vendite.
Da Francoforte il presidente della Bce ha esortato poi i governi, in particolare quelli di Roma e Madrid, a fare il proprio lavoro, a partire dalla riduzione dei deficit di bilancio. Intervenendo alla radio francese Europe 1 Trichet ha detto: “Ciò che ci aspettiamo è che i governi facciano ciò che consideriamo essere il loro lavoro, all’altezza delle loro responsabilità”.
TITOLI MIGLIORI E PEGGIORI DEL FTSE MIB – Il recupero dai minimi del Ftse Mib è dovuto ai rialzi dei titoli bancari, tra cui Unicredit, Ubi Banca, MPS e Banco Popolare. Ma l’istituto di credito migliore e’ Pop Milano (+7,82%). Tra i titoli piu’ richiesti Parmalat (+4,94%), Saipem (+5,32%), Lottomatica (+4,36%), Diasorin (+4,46%) e Fiat (+2% circa). Tra i peggiori Telecom Ita (-1,89%), Enel (-0,77%), Eni (-1,15%), Atlantia (-0,72%) e Mediaset (-0,54%). Riduce le perdite sul finale Fiat Industrial.
BERLUSCONI NON AMMETTE LA CRISI ITALIANA – Ieri telefonata tra il premier Berlusconi e il presidente Barack Obama: il Presidente del Consiglio è preoccupato per gli Usa e continua a considerare quanto sta accadendo sui mercati italiani l’effetto di una crisi globale, e niente affatto italiana . Eppure è da molto che i mercati hanno sfiduciato sia il governo che Piazza Affari: la situazione in cui versa il Ftse Mib è decisamente precaria, il crollo no-stop è del 26,5% in undici sedute.
Il premier domani rientrera’ a Roma per incontrare le parti sociali, durante il quale si discutera’ di pensioni e aumento dell’eta’ pensionabile per le donne, a cui i sindaccanti hanno gia’ espresso il loro disappunto. Le proposte alternative potrebbero riguardare l’introduzione dell’Imu al posto dell’ici e un aumento dell’Iva. Si attende poi il CdM per mettere a punto il documento che dovra’ anticipare al 2013 il pareggio di bilancio.
AVVERSIONE AL RISCHIO CONFERMATA DAL BALZO DEI BENI RIFUGIO PER ECCELLENZA – Il clima di volatilità e di incertezza alimenta la corsa verso il franco svizzero e l’oro , che registrano entrambi nuovi massimi.
IL RUMOR SU CUI SI STANNO CONCENTRANDO I MERCATI – I listini asiatici sono riusciti a limare le perdite nel finale, nonostante il tonfo di ieri di Wall Street – che è crollata del 6,6%, soffrendo il tonfo peggiore dal crack di Lehman – e le borse europee hanno tentato il trend rialzista, poi sfumato. Motivo: le indiscrezioni che circolano nelle ultime ore riportate da Wall Street Italia , secondo cui la Fed sarebbe pronta a salvare la borsa dal crollo. L’annuncio di eventuali manovre di quantative easing potrebbe arrivare anche oggi, con la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed. L’attesa è per tassi sui fed funds invariati.
CAMBI: VINCE ANCORA IL FRANCO SVIZZERO – Dura il tempo di qualche giorno l’effetto dell’intervento sui mercati da parte della Banca centrale svizzera, volto a frenare l’apprezzamento del franco. La moneta elvetica tocca un nuovo recod storico nei confronti dell’euro. L’euro avanza invece dello 0,26% contro il dollaro, a quota 1,4226 mentre è in calo sullo yen.