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Borsa Milano negativa, Buy su Fiat, Intesa e Finmeccanica

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Milano – Seduta altalenante che poi ha intrapreso la strada dei ribassi per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib, che ieri ha testato i massimi degli ultimi quattro mesi, ha ceduto l’1,1% a 15.161,18 punti, mentre il Ftse All Share fa segnare un calo dell’1,07%, nel giorno in cui il premier greco Antonis Samaras ha chiesto all’Eurozona una proroga per ripagare i debiti verso i creditori. Tra i titoli, dopo una bella cavalcata e’ tornato in rosso Mps, che lascia sul terreno l’1,5% circa. In risalita lo spread tra Btp e Bund, che si attesta sopra quota 415 con un rendimento decennale al 5,64%.

Dalle indiscrezioni pare che la proroga chiesta al leader dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker sara’ di due anni. Il Ftse Mib vede protagoniste comunque – nonostante la flessione – alcune banche, in particolare Intesa SanPaolo che avanza di oltre 1 punto percentuale. Bene anche Finmeccanica (quasi +1%), aiutata dall’ipotesi – sempre piu’ vicina a materializzarsi – di cessione di Ansaldo Energia. L’operazione dovrebbe chiudersi entro l’anno.

Tra le altre piazze europee, Londra perde l’1,42%, Parigi l’1,32% e Francoforte l’1,07%. Madrid cede invece piu’ del 2%, il calo piu’ accentuato delle ultime tre settimane. L’indice IBEX lunedi’ aveva toccato la media a 200 giorni. L’indice di riferimento del continente Eurostoxx ha lasciato sul campo l’1,44%. A peggiorare il sentiment sono i rumor su un possibile slittamento dell’incontro tra Samaras e Juncker. Aumenta di conseguenza il rischio di ribassi a breve per l’euro e l’oro. Juncker ha poi fatto sapere ai giornalisti che prima di ottobre non verra’ presa alcuna decisione sugli aiuti alla Grecia.

Fitta l’agenda degli incontri tra i leader europei in settimana, attentamente monitorata dagli operatori. Domani, giovedì 23 agosto, è atteso il meeting tra la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, mentre il 24 e 25 il primo ministro greco Samaras incontrerà prima la Merkel a Berlino e poi Hollande a Parigi.

“Mentre tutti sembrano cantare la solita canzone, a eccezione della Bundesbank, il mercato attende di sentire la retorica di Jean-Claude Juncker, che si recherà in Grecia, e i discorsi tra Francois Hollande e Merkel, Merkel e Samaras, dei prossimi giorni – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Chris Weston, trader istituzionale presso IG Markets a Melbourne, in una nota ai clienti – I meeting prepareranno il terreno alla riunione di settembre della Bce e al summit dell’Unione europea, quando ascolteremo maggiori dettagli”.

Intanto l’indice di riferimento europeo Stoxx Europe 600 Index ritraccia dai massimi; l’indicatore è balzato la scorsa settimana al record dal luglio del 2011, segnando l’undicesima settimana consecutiva di guadagni. Oggi i mercati scontano anche le notizie poco confortanti arrivate dall’Asia, che vedono protagonista l’allargamento del deficit commerciale in Giappone.

Oggi in calendario la pubblicazione delle minute della Federal Reserve, relative alla riunione del Federal Open Market Committee (il comitato di politica monetaria) del 1° agosto, giorno in cui l’istituto centrale Usa ha deciso di non intraprendere alcuna manovra di quantitative easing aggiuntiva, dopo che i due precedenti QE si erano tradotti in acquisti di asset per $2,3 trilioni.

Il rialzo che i mercati hanno messo a segno nelle ultime settimane è stato alimentato dalle speculazioni sugli acquisti di bond da parte della Bce: un editoriale afferma che ormai il dado è tratto e, Bundesbank volente o nolente, l’istituto di Francoforte agirà per sostenere l’Eurozona. Le incognite sulla Grecia tornano però a mettere in allerta gli investitori.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – A livello settoriale banche miste, anche se resiste bene Intesa (+1,13%). Male BPM e Mps (-1,97%). Peggio del mercato generale fanno anche Ferragamo, Prysmian e Parmalat. Fiat Industrial -0,94%, Parmalat -2,22%. Tra i titoli in controtendenza Azimut, Pirelli, Fiat +1,65% e Finmeccanica +1,97%.

BTP – Lo spread Italia-Germania a 10 anni che ieri aveva testato i minimi dal 4 luglio, attestandosi a 409 punti base circa, torna a salire, con +1,96% a 416,24, vicino ai massimi intraday. Il tasso sui BTP decennali e’ stabile, in calo di -0,05% al 5,64%; tasso spagnolo -0,15% al 6,20%. Acquisti sui bund tedeschi, rendimenti -2,89% all’1,51%.

VALUTARIO – L’euro in calo sul dollaro a $1,2462 (-0,06%). Dollaro/yen -0,06% a JPY 79,22, mentre euro/yen -0,14% a JPY 98,74.

MATERIE PRIME – Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i i futures sul petrolio +0,09%, a quota $96,93 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.641,90 l’oncia (-0,06%).

HIGHLIGHT DI GIORNATA:

– Fiducia nell’economia ai minimi degli ultimi cinque trimestri – World Economic Forum.

Italia rischia di non aver piu’ accesso ai mercati.

I 30 titoli che batteranno il mercato.

Borsa: Prosegue In Calo. Modesti Realizzi Su Bper E Mps, Debole Fiat.

Fmps: Mancini, Diversificazione Patrimonio Prospettiva Non Lontana.

Monti: le sue ultime 8 mosse, tra cui norme anti-casta.

Dalla Fed parole piu’ prudenti su uso della politica monetaria.

Da Berlino linea più morbida verso la Grecia?.

Avvio in calo per le borse europee.

Grecia: Samaras, Non Chiediamo Piu’ Soldi Ma Piu’ Tempo.

Giappone: A Luglio Deficit Commerciale Balza A 514 Mld Di Yen.

Euro: violento strappo al rialzo, vengono rotte le prime resistenze.

Euro: violento strappo al rialzo, vengono rotte le prime resistenze.

Euro in leggero calo sul dollaro, alle 8.30 italiane a $1,2457 (-0,10%).

Petrolio: stabile in after hour New York a 96,81 dollari.

Oro: stabile su mercati asiatici a 1.639,05 dollari.

– L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo termina la giornata con -25,18 punti (-0,27%) a 9.131,74 punti.

Borse Asia in calo dopo dati Giappone, rischio Grecia.

Alert: in tilt la piattaforma trading Forex di Reuters.

S&P 500 cederà il 25% in tre mesi.

Stati Uniti, altro che ripresa, cresce il rischio di una nuova recessione.

Grecia annuncia nuovi tagli. Samaras chiede piu’ tempo ai creditori.

Wall Street in calo. S&P 500 aveva superato record ultimi 4 anni.

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