Milano – Ancora una volta Borsa Milano e azionario europeo non trovano la forza per consolidare i rialzi della prima parte di seduta e accelerano in ribasso sul finale, all’indomani di una forte debacle. Il mese di maggio, uno dei peggiori per i mercati azionari dai tempi della crisi subprime, volge al termine con un ribasso pesante di quasi 12 punti percentuali. Da inizio anno Piazza Affari ha lasciato sul campo il 13,05% del suo valore. Oggi gli operatori di borsa hanno cercato invano una buona scusa per comprare, nel tentativo di scrollarsi di dosso le tensioni legate alla crisi debitoria della zona euro.
L’Irlanda suscita un sentiment contrastato, misto di ottimismo e nervosismo: secondo i sondaggi il referendum di oggi sull’adesione al Fiscal Compact dovrebbe passare con la vittoria del sì (60%), ma nulla va dato per scontato in un paese che ha rispedito al mittente in precedenza i trattati di Nizza e Lisbona. L’euro e’ sempre debole in area $1,2350, mentre lo spread tra Btp e titoli tedeschi si allarga sul finale, a quota 470 punti. Il tasso del bund a 10 anni e’ sceso sotto l’1,2% per la prima volta, mentre quello a due anni ha virato addirittura in negativo.
La Spagna rimane indiscussa protagonista, secondo gli investitori il paese non riuscira’ a salvare il proprio sistema bancario senza aiuti internazionali. La crisi di Bankia, terzo istituto del paese, rischia di trascinare in un vortice pericoloso il paese. Gli operatori ritengono comunque che ci siano buone opportunità dopo i sell off del mese di maggio. Allo stesso tempo, il timore è che il fondo non sia stato ancora toccato, come dimostra il fatto che il rischio paese di Madrid ha raggiunto oggi il record di sempre. I credit default swap – contratti per assicurarsi cinque anni contro un eventuale default del debito – sono saliti sopra i 600 punti base per la prima volta.
INDICI AZIONARI IN EUROPA – Il listino Ftse Mib ha chiuso piatto a +0,01%, attestandosi a 12.874 punti. A maggio era partita da 14.592 punti: si tratta di un calo di 1.718 punti cioe’ -11,9%. Londra fa -0,2%, Francoforte -0,76%, Parigi -0,51%, Eurostoxx 50 -0,48%.
VALUTARIO – L’euro sul dollaro è in moderato calo, -0,1%, a $1,2355, mentre il rapporto euro/yen è in flessione -0,64%, a JPY 97,14. Rapporto dollaro/yen -0,67% a JPY 78,56.
MATERIE PRIME – A causa dei timori per l’indebolimento globale dell’economia e per l’intensificarsi delle spinte recessive, il petrolio ha perso ieri più del 3%, calando al minimo in sette mesi. Per le quotazioni del greggio scambiate a New York, le flessioni di maggio sono state le peggiori su base mensile dalla crisi finanziaria del 2008. Oggi e’ andato in fumo il tentativo di recupero: i futures sul petrolio scendono dell’1,34% a quota $86,64 al barile. Quotazioni oro -0,24% a $1.562 l’oncia.
Il greggio è entrato in un mercato orso nella giornata di ieri, scendendo con un calo -3,2% (flessione più forte dallo scorso 4 maggio) a un valore inferiore del 20% rispetto al massimo di quest’anno, testato in corrispondenza di $109,77. I prezzi sono scesi nelle ultime ore fino a $87,82, al minimo dal 21 ottobre scorso. Nel mese di maggio calo del 17%: si tratta della variazione negativa peggiore dal maggio del 2010.
BTP – Il mercato obbligazionario italiano peggiora sul finale, con lo spread che ritorna in area 470 punti base. Il clima tra gli operatori è ancora negativo per le prospettive della zona euro. I rendimenti sui BTP a 10 anni sono sopra il 5,85% dopo aver testato ieri la soglia del 6%. Tassi spagnoli a 10 anni anch’essi sostanzialmente invariati 6,52%.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Stupisce in negativo il calo del 9% in due sedute di Fiat. In ripresa i titoli bancari. Tra i migliori Popolare Emilia, Lottomatica, Fiat Industrial, Impregilo e sopratutto Snam +3,64%. Snam è sicuramente il tema della giornata, dopo che Eni ha annunciato la cessione del 30% meno un’azione alla Cassa depositi prestiti. Stm in progresso all’indomani dell’approvazione da parte dell’assemblea generale del bilancio 2011 e della distribuzione di un dividendo cash pari a 0,40 dollari/azione, pagabile in quattro rate trimestrali da 0,10 euro/azione. Schiacciate in fondo al listino Tenaris, Enel Green Power, Mediaset e A2A.
LE OPINIONI – Nel commentare il forte calo dei tassi dei bond tedeschi, austriaci, francesi e olandesi Carl Heinz Daube, managing director della Federal Finance Agency della Germania afferma in una intervista a Bloomberg che “c’è ancora molta incertezza in Europa, e rendimenti a questi livelli suggeriscono che gli investitori vanno alla ricerca degli asset reputati più sicuri”. A tal proposito, i tassi sui Bund a due anni viaggiano allo 0,025%, dopo essere scivolati a zero nella giornata di ieri. I rendimenti dei titoli danesi e svizzeri sono negativi.
MARKET MOVER DI GIORNATA
– FMI: “da Spagna nessuna richiesta, nessun piano di aiuto”, dice il direttore relazioni esterne
– Draghi: serve credibile meccanismo ricapitalizzazione banche
– Tasso inflazione eurozona è sceso ad aprile al 2,4% dal 2,6% del mese precedente. Si tratta del livello più basso dal febbraio del 2011, dovuto anche al forte calo del prezzo del petrolio: -16% negli ultimi due mesi. L’inflazione core dell’Eurozona – che esclude i costi dei beni volatili come di quelli alimentari ed energetici, è rimasta all’1,6%.
– Rendimenti dei bond francesi testano livelli minimi, così come quelli dei titoli di stato austriaci e olandesi a 10 anni. In particolare, i tassi a 10 anni sui bond francesi sono calati fino al 2,37%, mentre quelli dei bond a cinque anni hanno toccato anch’essi il valore più basso della storia, all’1,27%. I tassi sui bond a 10 anni austriaci sono calati al 2,12%, mentre quelli olandesi sono scesi all’1,66%.
– Draghi, affondo ai politici: “chiariscano il futuro dell’euro”
– Europa: in Irlanda oggi referendum chiave sul Fiscal Compact
– Germania: Ad Aprile Disoccupazione Ancora In Calo Al 5,4%
– Germania: Ad Aprile Vendite Al Dettaglio +0,6%
– Cina e Giappone declassano il dollaro. Negoziazione diretta cross yuan/yen
ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO
– Il mercato che ha davanti a se’ 10 anni di forti rialzi
– Visco: Tensioni mercati riacutizzate, no a stop aiuti Bce
– Grecia fuori dall’euro: quale impatto per gli investitori
– Complotto saudita per far fallire Iran e Iraq: greggio visto a $60 al barile
– Competitività : in testa nel mondo Hong Kong, Stati Uniti, Svizzera
– Fuga di capitali dalle banche spagnole
NOTIZIE IN PILLOLE
– India: Nel 1* Trimestre Brusca Frenata Dell’economia
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude in rosso come le altre principali Piazze asiatiche. La seduta termina con -90,46 punti (-1,05%) a 8.542.73. Nonostante la forza dello yen riesce a mantenere l’importante soglia psicologica degli 8.500 punti.
– Oro: in lieve calo a 1.561 dollari l’oncia
– Petrolio: ancora in calo, scende a 87,6 dollari al barile
– Ue/ Irlanda, aperti i seggi per il referendum sul fiscal compact
– L’indice MSCI Asia Pacific Index dovrebbe chiudere maggio con -11%, la variazione negativa nel mese più forte dall’ottobre 2008, nel mezzo delle conseguenze della crisi finanziaria.
– Azionario Asia in calo: maggio peggiore mese dal 2008
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Più tecnici siete, meglio è. Ricordate che il mercato è dominato dalle boiling room e sale trading come quella di JPMorgan Chase, dove scommesse fino a un leverage di $200 miliardi e perdite di 2 miliardi, sono la norma, nel portafoglio derivati su crediti sintetici. Per cui…. “raise the bar”, trader della famiglia di WSI. Per vincere sulle lobby bancarie e non essere continuamente manipolati, siate più sofisticati, aggressivi, preparati, flessibili. Questo è il vostro spazio. Fatevi sotto. Competere con JPMorgan Chase no, imparare a non fare gli stessi errori, sì.