
Milano – Francia e Germania sono unite e ripetono il copione di Draghi: siamo pronti a tutto per salvare l’euro. Il comunicato congiunto dei leader delle due maggiori potenze d’Europa rinsaldano il sentiment degli operatori di borsa e di conseguenza i guadagni sull’azionario. Anche dal ministro delle Finanze tedesco Schaeuble e’ arrivato un sostanziale appoggio a Merkel, Hollande e Bce.
In chiusura il rialzo a Milano e’ del 2,93% a 13.596,88 punti. Riguardo agli altri listini europei Londra fa +0,8%, Francoforte +1,51%, Parigi +2,19%, Madrid +3,57% e l’indice di riferimento del continente Eurostoxx 50 +1,61%. Spread Italia Germania in calo a 453: da quando Draghi ha parlato persi quasi 100 punti base. I mercati d’Europa mettono cosi’ in secondo piano i pessimi dati sul mercato occupazionale spagnolo e il fatto che a questi elevati tassi di interesse Madrid potrebbe avere bisogno di ricorrere a un piano di aiuti completo. L’indice FTSE Mib ha accelerato ulteriormente al rialzo, superando il +2,5%, in seguito alla pubblicazione del Pil degli Stati Uniti.
Uno dei dati piu’ attesi di giornata, il tasso di crescita Usa, non ha deluso, anche se il Pil ha pur sempre accusato un rallentamento nel secondo trimestre all’1,5% dal +2% (rivisto da +1,9%) dei primi tre mesi. La decelerazione e’ stata meno pesante delle stime (gli analisti interpellati da Briefing scommettevano su un risultato di +1,2%, quelli di Bloomberg +1,4%, quelli di Reuters +1,5%).
A sostenere i listini azionari sono state anche le indiscrezioni secondo cui la Banca centrale europea sta preparando un’azione coordinata con gli stati della zona euro per limitare la salita dei tassi di Italia e Spagna. La prima parte di seduta e’ stata altamente volatile all’indomani dei forti acquisti provocati dall’effetto Draghi. Non ha avuto un impatto invece l’esclusiva di Reuters, che ha rivelato che Spagna e Germania hanno discusso l’eventualita’ di un piano di aiuti completo per Madrid da 300 miliardi di euro e finanziato da FMI e Ue.
Nelle prime battute Piazza Affari ha oscillato nervosamente, per poi imboccare a metà seduta la strada dei rialzi, in concomitanza con la pubblicazione dell’esito dell’asta di titoli a sei mesi, che si e’ conclusa bene. La vera prova del nove delle condizioni del mercato dei bond italiani arriverà tuttavia lunedì, quando a essere collocati saranno titoli di stato a lunga scadenza.
Il vero market mover di giornata lo hanno costituito le indiscrezioni che circolano nelle ultime ore e che sono state riportate da Le Monde, secondo cui la Bce sarebbe pronta ad acquistare titoli di stato spagnoli e italiani. Anche il ministro dell’Economia francese Pierre Moscovici si e’ detto fiducioso del fatto che Draghi non restera’ con le mani in mano e vincera’ le resistenza della Bundesbank, che come la Cancelliera Angela Merkel preferirebbe utilizzare le risorse del fondo salva stati per simili operazioni.
Ecco allora che lo spread Italia Germania e’ tornato a perdere terreno dopo essere risalito nelle ultime ore oltre quota 480 punti base, mentre l’euro si e’ livemente indebolito contro dollaro e yen.
“Le affermazioni di Draghi si inquadrano “nell’ambito del mandato della Bce, che è di prendere le misure necessarie a preservare l’euro”, ha osservato Schauble in un comunicato. Tuttavia il ministro tedesco non ha mancato di notare che manovre di supporto dell’istituto di Francoforte devono avvenire a condizione che nei Paesi in difficoltà vengano avviate riforme. Precedentemente tutto il governo tedesco aveva manifestato appoggio alla linea di Draghi, quando un portavoce aveva affermato come anche Berlino è pronta a “fare di tutto per salvare l’area euro”.
Piu’ netta la posizione della Bundesbank, che non ci ha pensato due volte a mettere i puntini sulle “i”. La Banca centrale tedesca, evidentemente stizzita dalle parole del numero uno della Bce, ha reso noto di “non aver cambiato idea” sulla propria opposizione all’eventualità di acquisti dei titoli di stato da parte dell’istituto di Francoforte. “La Bundesbank non ha cambiato posizione, gli acquisti di titoli di stato da parte della Bce non sono il migliore strumento per affrontare la crisi”, ha detto il portavoce. La Germania ha così condizionato verso la fine della mattina l’umore degli investitori. Ma poi sono arrivate le indiscrezioni stampa secondo cui invece la Bce potrebbe essere pronta ad acquistare bond italiani e spagnoli (articolo su Le Monde che cita fonti anonime).
In generale, l’indice di riferimento Stoxx Europe 600 conclude la settimana sostanzialmente invariato. La tensione sui mercati dei bond dei paesi periferici ha portato i tassi spagnoli a volare oltre il 7,6% agli inizi della settimana. Ma ieri l’indice benchmark ha messo comunque a segno il rialzo più sostenuto in un mese, mentre Borsa Milano ha fatto un balzo di +5,62%, progresso che e’ stato accompagnato da un forte calo dello spread.
Su tutti i mercati globali nelle ultime due sedute si e’ tornato a respirare un clima di maggiore propensione al rischio, dopo che il banchiere fiorentino ha affermato che la Bce farà tutto il necessario e quanto in suo potere per proteggere l’Eurozona dal crollo e garantire un futuro in salute per l’euro.
Intanto il presidente del Consiglio Mario Monti ha detto in un’intervista che non ci dovrebbe essere alcuna tempesta dei mercati nel mese di agosto. “Non credo che sui mercati ci saranno cose straordinarie”, dice in un’intervista al Tgcom24, promettendo comunque che “tutti saremo vigili e anche le autorita’ competenti lo saranno”.
Sempre oggi è giunto inoltre un comunicato dal ministro dell’economia spagnolo Lois de Guindos, che rassicura sul fatto che la Spagna non ha problemi di solvibilità e che il governo onorerà il rimborso dei bond. “Nel medio e lungo termine, la Spagna è solvibile e capace di pagare i suoi debiti elevati. Nel breve termine, possiamo rispettare i nostri obblighi”, ha detto.
Sul fronte societario, il mondo intero della finanza ha esaminato gli utili di Facebook, che hanno centrato le stime, ma non sono riusciti ad evitare il crollo del titolo nelle contrattazioni afterhours. Il social network ha infatti assistito a un rallentamento del fatturato e non ha offerto alcuna previsione per il futuro. Insieme alla delusione per i conti di Amazon e Zynga, il timore e’ che stia per scoppiare una bolla Internet.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Forte balzo di Pirelli (+5,41%) dopo i risultati di bilancio del colosso dei pneumatici. Bancari in progresso: Mediolanum +5,2%, Intesa SanPaolo +1,91%, Unicredit +4,95%. Banca Akros ha ridotto il rating di queste ultime due, le due maggiori banche del paese, da 1.65 € a 1.3 € e da 3.6 € a 3.3 € rispettivamente. Rimane alterato invece il giudizio generale. Tra gli altri titoli positivi, gli industriali come Finmecannica +5,48% e Atlamntia +4,79%. Lottomatica (-0,44%) unica nota negativa, in tensione dopo la trimestrale.
BTP – Ieri lo Spread Italia-Germania a 10 anni ha esteso i ribassi fino ai minimi di -9,5% a 469 punti base, prima di chiudere in calo di 50 punti base a 473 punti. Dopo esser salito fino ai massimi intraday oltre quota 480, il differenziale ha chiuso in calo di -3,54% a 453 punti base. Tasso BTP a 10 anni -1,21%, torna sotto la soglia psicologica del 6%, al 5,98%; continua la flessione dei tassi spagnoli, che scendono -1,34% al 6,83%. Tornano i sell sui Bund tedeschi, con i rendimenti che salgono +0,38% all’1,32%.
VALUTARIO – L’euro fa dietront sul dollaro a $1,2266 (-0,12%). Dollaro/yen -0,08% a JPY 78,14, euro/yen -0,22% a JPY 95,85.
MATERIE PRIME – I futures sul petrolio su +0,34% a $89,69 al barile, oro +0,43% a $1.626,70.
HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Merkel e Hollande: faremo di tutto per proteggere l’Eurozona.
– Spagna alla Germania: a questi tassi avremo bisogno di 300 miliardi di euro
– Le Monde: Bce prepara un’azione coordinata con i paesi dell’area euro.
– Bce/ Bundesbank fredda su acquisti titoli Stato: problematici.
– Panico Spagna: disoccupazione al top, ora serve una soluzione nuova.
– Volkswagen: Marchionne insopportabile, si dimetta da presidenza Acea.
– Asta Italia: tasso titoli di stato a sei mesi in flessione al 2,45%.
– Sicilia declassata da Moody’s.
– Crisi/ Istat: Cresce fiducia imprese, ai massimi da marzo.
– Crisi:Bce,depositi overnight banche a minimi da oltre 7 mesi.
– Pirelli: sale in Borsa dopo dati (+4,43%).
– Francia ha fiducia nella Bce: “comprera’ bond periferia”.
– Il portafoglio di investimenti che batte la crisi.
– Portogallo: situazione più difficile da gestire, rischia spirale negativa.
– La stagione delle trimestrali Usa prende una brutta piega.
– Crisi: Spagna, disoccupazione al 24,6%, massimi da 1976.
– Euforia dei mercati, ma attenzione: adesso servono fatti concreti.
– Francia: A Luglio Indice Fiducia Consumatori Scende A 87.
– Monti: tempesta mercati ad agosto? Non credo.
– Borsa Tokyo: Chiude In Rialzo, Nikkei-225 +1,46%.
– Euro in leggero rialzo sul dollaro, alle 8.30 italiane a $1,2295 (+0,11%).
– Crisi/ Spread Bund-Btp in netto calo a quota 463 punti base.
– Petrolio: in rialzo a 89,55 dollari al barile.
– Oro: stabile sui mercati asiatici.
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude con +123,54 punti (+1,46%) a 8.566,64 punti.
– Borse Asia su: Draghi ravviva l’appetito per il rischio.
– Tra Facebook e Amazon, scegliete voi il titolo peggiore.
– Facebook/ Utili in linea con stime ma titolo cade dopo chiusura.
– Amazon/ Utili deludono analisti nel secondo trimestre.
– Wall Street sostenuta dalle parole di Draghi, interrotta scia negativa.
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