Mercati

Borsa Milano chiude in calo del 2,85%, BTP sale sui massimi oltre il 6%

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Milano – Il messaggio dei mercati azionari e dei bond periferici è ben chiaro: la vittoria dell’euro sulla dracma nelle elezioni che si sono svolte in Grecia non è ancora un dato di fatto, nonostante i vari proclami che sono usciti sulla stampa internazionale dopo gli esiti del voto. Nulla è effettivamente risolto, un governo greco non esiste oggi così come non esisteva venerdì; ci sono poi Italia e Spagna, sempre più spine nel fianco dell’Eurozona.

Investitori stanchi e nervosi, tanto e’ vero che ha dominato l’avversione al rischio e la stessa agenzia di rating Fitch afferma che la situazione rimane irrisolta, anche se il baratro è stato, per ora, scongiurato. I problemi dell’Europa, al momento, sembrano l’unica certezza. Prova del nove del nervosismo l’euro che, dopo essere volato al massimo in un mese sul dollaro ben oltre $1,27, e’ tornato al di sotto dell’importante soglia psicologica e perde nei confronti delle principali valute, scendendo nel finale anche sotto $1,26.

Piazza Affari si e’ confermata un caso a sé, visto che fa i conti con lo stacco delle cedole, per un valore complessivo di 2,81 miliardi di euro. La distribuzione dei dividendi pesa sulla performance del Ftse Mib, che pur difendendo coi denti quota 13.000 punti, figura tra i listini peggiori insieme a Madrid.

Le società che staccano oggi i dividendi sono Enel, che distribuirà ai propri azionisti 1,5 miliardi (0,16 euro per azione) e il cui titolo durante la sessione è stato anche sospeso per eccesso di ribasso; Intesa Sanpaolo (775 milioni o 0,05 euro), A2a (40,7 milioni e 0,013 euro per azione), Exor (53,6 milioni e 0,335), Parmalat(175,7 milioni e 0,1) e Terna (261,3 milioni e 0,13).

Mentre Milano inanella nuovi minimi intraday sul finale, chiudendo in perdita del 2,85% a 13.009,63 punti, di tutt’altro tenore sono le performance degli altri listini: Londra fa +0,01%, Francoforte +0,14%, Parigi -0,92%, Madrid quasi -3%, Atene +3,5%. Il paniere di riferimento Eurostoxx 50 perde l’1,38%.

Sull’euro, arriva la nota della divisione di ricerca della banca tedesca Commerzbank, che afferma che un rally duraturo successivo a quello delle ore precedenti – e già azzerato -, è improbabile; Commerzbank è scettica sulla capacità della moneta unica di superare la soglia a quota $1,30, dopo aver testato subito dopo l’esito delle elezioni in Grecia il record dal 22 maggio, a $1,2748. D’altronde, affermano gli analisti, le “banche spagnoli e i conti pubblici di Roma e Madrid sono fattori che continuano a pesare sul trend dell’euro; e, in definitiva, la maggioranza dei greci ha votato ancora per quei partiti che rigettano le condizioni del piano di salvataggio”.

BTP – Lo spread Italia-Germania a 10 anni e’ sceso dai massimi intraday, quando era salito più del 5% e raggiunto i 474 punti base; al momento a 461,43, +3,03%. I rendimenti dei BTP decennali, dopo essere volati fino al 6,16%, rimangono sempre sopra la soglia del 6%, con +2,19%, al 6,05%. Tassi spagnoli a 10 anni, dopo il record dall’introduzione dell’euro, ovvero al 7,28%, rallentano la corsa e fanno +4,12% al 7,15%. I cds a cinque anni spagnoli – che misurano il rischio default sui titoli a cinque anni – viaggiano inoltre sui livelli delle scorsa settimana, a 595 punti base. E per la prima volta in assoluto, durante la seduta, lo spread Spagna/Germania a 10 anni ha superato quota 575 punti base, volando fino a 584 punti base. Ritornano in questo clima di avversione al rischio gli acquisti sui Bund, con i rendimenti che scendono così dell’1,25% all’1,41%.

VALUTARIO – L’euro perde -1,25%, a $1,2561, perdendo anche quota $1,26. Euro/yen -1,29%, a JPY 99,11. Dollaro/yen +0,01% a JPY 78,90.

MATERIE PRIME – I futures sul petrolio in flessione -1,31% a $82,93 al barile. Oro -0,26% a $1.623,80 l’oncia.

FTSE MIB – Falsa partenza, in generale per tutte le banche europee. Dopo essere salito fino a +2,3%, al massimo dallo scorso 6 giugno, l’indice Bloomberg Europe Banks and Financial Service che include 43 banche e istituti finanziari europei è tornato a perdere terreno. Sul Ftse Mib giù di oltre il 3% Mps, Banca Popolare dell’Emilia Romagna fa ancora peggio, molto male anche Popolare Milano, Intesa Sanpaolo, Mediolanum, Mediobanca, Ubi Banca e Unicredit. Selloff su Enel, che e’ stata anche momentaneamente sospesa per eccesso di ribasso, Telecom Italia e soprattutto A2A, per cui continua la fase no. Nonostante la seduta pessima, non mancano i segni piu’, Finmeccanica +2,04%, Prysmian +1,68%, Stm +3,01%, Mediaset +1,26% e Parmalat +1,16%.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

G20/ Monti: Momento difficile, tutti facciano compiti a casa.

Crisi/ Fitch: Grecia e Ue evitano il baratro, ma crisi irrisolta.

Titoli Stato: Spread Btp-bund A 474 Punti, Spagna Vola A 584.

Corsa sportelli rivela urgenza di un sistema bancario paneuropeo.

Summit Ue: senza accordo fiscale, Italia e Spagna lasceranno l’euro.

Goldman: Fed, possibili tassi a minimi storici oltre fine 2014.

Euro: 58% investitori vede uscita di uno stato membro entro un anno.

– I fondi per salvare la regione europea sono insufficienti.

Grecia, la battaglia continua: uscita euro solo rimandata.

Ue pronta a mini eurobond per convincere Merkel.

Euro: torna in ribasso, solo leggera spinta dalle elezioni in Grecia.

G20: niente cigno nero dalla Grecia ma l’incertezza rimane.

Azionario Asia: rally dopo gli esiti delle elezioni in Grecia.

Crisi: spread btp-bund cala in avvio a 430 punti.

Oro: in calo a 1.622 dollari.

Borsa/ Tokyo in netto rialzo dopo voto in Grecia, Nikkei a +1,77%.

Petrolio: in rialzo a 85,6 dlr dopo voto Grecia.

Grecia/ Monti dal G20: “Buon segno, subito governo forte”.

Grecia/ Merkel crede che Atene rispetterà impegni europei.

Cambi: Euro In Forte Recupero Su Voto In Grecia.

In Grecia verso governo conservatore pro-euro.

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