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Borsa Milano accelera dopo Spagna, trainata dalle banche

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Milano – Nonostante il termometro dei titoli di stato sia salito brevemente oltre quota 485 punti, ai massimi da gennaio, le banche hanno riscontrato una buona domanda da parte degli investitori, permettendo a Piazza Affari di chiudere in controtendenza rispetto alle altre borse d’Europa. Milano archivia la seduta in rialzo, con il FTSE Mib che e’ avanzato dello 0,72% a 13.830,81 punti, dopo essere arrivato a perdere in precedenza anche lo 0,90%. Il differenziale tra Bund tedeschi e italiani scambia a quota 475.

Un aiuto arriva dalla notizia della proroga di un anno concessa alla Spagna per raggiungere i target sul deficit di bilancio. Volatilita’ sempre in agguato in attesa di conoscere l’esito di quello che e’ stato l’appuntamento cruciale di giornata: la riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, che avra’ il compito di tradurre in fatti quanto e’ stato deciso durante l’ultimo Consiglio europeo.

Sul fronte economico continua a preoccupare il fatto che si sia fermata la locomotiva tedesca. A livello politico, i principali dubbi degli investitori riguardano l’effettiva efficacia dei provvedimenti all’esame dei leader del blocco a 17.

La riunione e’ considerata importante, perche’ arriva a pochi giorni di distanza dall’ultimo Consiglio europeo da cui sono nate decisioni sulla carta importanti. Tuttavia, l’intesa raggiunta ormai piu’ di una settimana fa rischia ora di saltare, per via dell’opposizione di Finlandia e Olanda: i due paesi del Nord d’Europa minacciano di riaprire il dossier sul meccanismo anti spread. Si tratta del sistema che prevede la gestione dei differenziali di rendimento tra paesi dell’area della moneta unica e la possibilita’ di tenerli sotto controllo utilizzando i fondi di emergenza previsti dall’Unione Europea per aiutare i paesi in difficolta’.

Tra le altre piazze finanziarie del continente, Londra cede -0,68%, Francoforte -0,28%, Parigi -0,42%, mentre il paniere di riferimento Eurostoxx 50 fa -0,35%. Il sentiment generale e’ migliorato dopo la notizia secondo cui l’Ecofin accorderà a Madrid un anno di proroga per raggiungere il target del rapporto deficit/Pil al 3%. A livello settoriale bene ovunque le banche, nonostante Deutsche Bank, la maggiore banca del continente, sia stata in qualche modo invischiata nello scandalo circa la manipolazione dei tassi del Libor. Il settore finanziario italiano guadagna quasi il 2%.

Tornando sul tema della riunione dell’Eurogruppo, i ministri delle finanze che parteciperanno al meeting dovranno rendere operative le misure anti-spread concordate. L’Italia punta a un rafforzamento dei poteri del fondo-Stati ESM, e trova nella Francia un valido alleato.

“Dobbiamo parlare subito, già nell’Eurogruppo di domani, di unione bancaria e scudo anti-spread per aiutare chi, come l’Italia, ha un problema con la volatilità dei tassi”, ha detto ieri Moscovici al termine del bilaterale Italia-Francia, che si è svolto a margine della conferenza Rencontres Economiques, a Aix-en-Provence. Ma gli ostacoli non mancano, e portano nuovamente il nome di Germania, che vuole subordinare il via allo scudo anti-spread alla supervisione bancaria. A tal proposito, trapelano le prime indiscrezioni sull’unica autorità di supervisione bancaria che dovrebbe essere creata per controllare in modo stringente le banche dei paesi che fanno parte dell’Eurozona. Ma nascono già i primi conflitti tra la Germania e la Bce.

Altre notizie: il governo della Grecia ottiene la fiducia e si prepara a lanciare un nuovo round di privatizzazioni, mentre la Spagna sembra essere pronta a creare una “bad bank”, in cui far confluire gli asset più tossici delle sue banche, a fronte di aiuti fino a 100 miliardi di euro di cui si dovrebbe parlare proprio in occasione della riunione dell’Eurogruppo di oggi. Domani, in calendario, il meeting dell’Ecofin.

Nel frattempo il Tesoro francese ha emessio 1,99 miliardi di debito a sei mesi e 1,8 miliardi di euro in titoli a un anno. Nel primo caso i tassi sono stati in media negativi dello 0,006%, per la scadenza a 12 mesi Parigi ha invece dovuto sborsare un rendimento dello 0,013%.

Euro sempre sotto i riflettori, dopo che la valuta ha testato il minimo degli ultimi due anni nei confronti del dollaro, scivolando fino a $1,2251, al valore più basso dal luglio del 2010, per poi risalire in modo lieve. L’euro è sceso verso lo yen fino a 97,43, al valore più basso dallo scorso 5 giugno.

“Il rischio, riguardo al meeting dell’Eurogruppo, è di assistere a maggiori divisioni e forse a un ritardo nel rendere operative quelle misure che sono state concordate durante il summit – commenta Mike Jones, strategist del mercato valutario presso Bank of New Zealand – E questi timori si stanno abbattendo sull’euro”.

Tra gli appuntamenti di oggi, anche il discorso che il numero uno della Bce Mario Draghi proferirà al Parlamento europeo.

ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Bene il comparto finanziario, in particolare Unicredit (+2,86%) e Mediolanum (+1,95%). Buy su Telecom Italia (+4,07%), Impregilo (+6,32%) e Ansaldo (+2,6%). Tra i segni meno, A2A -3,91%, Finmeccanica -2,41%, Buzzi Unicem -1,89%, Stm -2,07%.

BTP – Tensione sul mercato dei BTP, poi parzialmente rientrata sul finale. Spread Italia-Germania a 10 anni +1% circa a 475,34 punti base, dopo aver superato quello dell’Irlanda ed essere arrivato al massimo dal 16 gennaio scorso, a 487 punti base; rendimenti decennali al 6,121%, quelli spagnoli sopra la soglia del 7% al 7,045%. Acquisti sui Bund, rendimenti -1,06% all’1,31%. Forte calo dei rendimenti dei bond tedeschi a 2 anni, che si avvicinano al minimo record prima della riunione dell’Eurogruppo, attestandosi a -0,008% (il minimo storico è stato testato a -0,018% lo scorso 6 luglio).

VALUTARIO – L’euro in rialzo sul dollaro a $1,2292 (+0,18%). Rapporto dollaro/yen -0,11% a JPY 79,57, mentre euro/yen +0,11% a JPY 97,83.

MATERIE PRIME – I futures sul petrolio su dello 0,12%, a quota $84,55 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.584,40 l’oncia (+0,35%). Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in flessione all’1,527%.

HIGHLIGHT DI GIORNATA

– Italia, secondo Rehn la spending review e’ in linea con le raccomandazioni della Ue.

L’Ecofin accorderà alla Spagna un anno di proroga per raggiungere il target del rapporto deficit/Pil al 3%. LEGGI Spagna, Ecofin darà proroga di un anno per target deficit.

Crisi: Torna L’allarme Sui Titoli Di Stato, Spread Btp-bund A Quota 482.

Francia: Hollande, Crescita Piatta Nel Primo Semestre.

Ocse: Per Superindice Attivita’ Economia Moderata. Giu’ Italia.

Spread Italia-Germania più alto di Irlanda-Germania, vola fino a 487 punti base, massimo dal 16 gennaio.

Crisi: Eurogruppo Chiedera’ Piu’ Fondi Propri A Banche Spagnole(el Pais).

Borsa: Europa in rosso, spread vola nel giorno eurogruppo.

Crisi: Rendimento Titoli Stato Decennali Spagnoli Supera Il 7%.

Crisi: spread Btp-Bund supera differenziale Irlanda.

Crisi/ Incontro Monti-Rehn stamattina a Bruxelles.

Roubini: nel 2013 “tempesta globale perfetta” e banchieri avidi “impiccati nelle strade”.

Unica autorità controllo su banche Eurozona: ecco come.

Scandalo Libor: coinvolta la maggiore banca d’Europa.

Spagna: sì a creazione “bad bank”.

Dati Usa deludono: dalla Fed arrivano segnali di supporto a nuovi QE.

Grecia ottiene fiducia del Parlamento: via alle privatizzazioni.

Scontro Monti-Squinzi. Premier: «Se critichi, fai salire lo spread».

Scontro Monti-Squinzi. Premier: «Se critichi, fai salire lo spread».

Crisi/ Spread Bund-Btp in leggero rialzo a quota 473 punti base.

Cambi/ Avvio in rialzo per l’euro a quota 1,2294 sul dollaro.

Cambi: euro resta debole a 1,2288 dollari.

Euro in leggero rialzo, alle 8.10 italiane a $1,2285 (+0,12%).

Petrolio:in aumento a 84,92 dollari a Ny.

Oro: in ribasso a 1.581,3 dollari l’oncia.

– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude in rosso, -123,87 punti (-1,37%) a 8.896,88.

Borse Asia giù: dati lavoro Usa riaccendono timori crescita.

– Dati negativi in arrivo dal Giappone, con gli ordini dei macchinari -14,8% in maggio, rispetto all’anno precedente. Si tratta della variazione negativa più forte, tra dati simili, dal lontano 2005.

– Positiva la rilevazione sull’inflazione in Cina, appena 2,2% su base annua, ai minimi da 29 mesi in giugno.

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