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Borsa Milano accelera al ribasso sul finale

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Milano – La borsa di Milano chiude la sessione in territorio negativo e sui minimi di giornata. La seduta era partita già all’insegna del pessimismo, sulla scia del nervosismo che ha caratterizzato le borse asiatiche, scatenato dalla decisione della Cina di alzare i prezzi della benzina e del diesel al ritmo più forte degli ultimi due anni.

Ha condizionato in negativo anche l’asta che ha avuto per oggetto i cds sul debito della Grecia e che ha mostrato come il sentiment degli investitori rimanga negativo sulle condizioni economiche del paese. Verso la fine delle contrattazioni, è poi arrivata la nota del Fmi sul Belgio, riguardo ai rischi che derivano dalla stretta correlazione tra lo stato belga e il settore bancario nazionale.

L’indice della borsa milanese ha ceduto l’1,05%. Segno meno anche per le altre piazze finanziarie europee: Londra -1,25%, Francoforte -1,41%, Parigi -1,36% e l’indice di riferimento Eurostoxx 50 -1,24%. Di certo, con i suoi dati macro poco convincenti, Wall Street è stata un altro elemento che ha impedito ai listini del Vecchio Continente di recuperare terreno.

Tensione sul mercato dei titoli di stato: lo spread Btp-Bund ha incrementato i rialzi, con un aumento del +2% circa a 283,82 punti base dopo aver testato venerdì scorso i minimi da agosto, scendendo fino a quota 275. I rendimenti BTP decennali sono rimasti anch’essi in rialzo, +0,97% al 4,88%. Prosegue nel frattempo il collocamento del BTP Italia, il primo BTP online rivolto agli investitori retail che, iniziato nella giornata di ieri, si concluderà giovedì 22 marzo.

In generale, guardando al trend delle piazze finanziarie globali, Stan Stamu, strategist di mercato presso IG Markets a Melbourne, intervistato da Bloomberg, si è così espresso: “Con i mercati azionari americani che viaggiano sui massimi degli ultimi quattro anni, non saremmo sorpresi di assistere a una correzione nel breve termine. L’azionario globale ha iniziato il 2012 in modo molto positivo ma, dopo la corsa, non si può escludere un dietrofront”.

Tornando al Ftse Mib, giornata negativa per i bancari con MPS -1,44%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -0,32%, Banco Popolare -1,35%, BPM -0,20%, Intesa SanPaolo -1,03%, Unicredit -0,48% e Ubi Banca -1,74%. Tra i titoli positivi, Terna, +1,30% dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio, e Diasorin +2,86%.

Spiccano anche i ribassi dei titoli industriali, con Fiat -3,16%, Fiat Industrial -1,90% e Finmeccanica -2,27%. L’imminente lancio del maxi bond euro “global” non ha sortito dunque alcun effetto positivo sul titolo del Lingotto.

Tra le altre storie societarie di rilievo, Telecom, dopo le dichiarazioni del presidente Franco Bernabé, che ha preannunciato investimenti per un valore di 9 miliardi di euro, tra il 2012 e il 2014, nella rete Italia per il mercato domestico. Il titolo si è confermato il migliore del Ftse Mib, con un balzo +4%.

Occhio anche a Fonsai: secondo il piano Palladio-Sator, alternativo al progretto di Unipol, il target per il 2015 sarebbe di un utile netto superiore ai 420 milioni di euro. Tale piano, descritto da Matteo Arpe (Sator) prevede la fusione tra FonSai e la controllata Milano Assicurazioni.

In ambito valutario, l’euro è riuscito a mantenersi nel finale della sessione europea sopra quota $1,32 a $1,3217, ma comunque in flessione -0,15%; piatta la moneta unica verso lo yen, con +0,08%, a JPY 110,44. Rapporto dollaro/yen +0,23%, a JPY 83,56.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio tornano a incrementare le perdite a quota $106,44 al barile con -1,53%, mentre le quotazioni dell’oro arretrano -0,77%, a $1.654,50 l’oncia.