
Milano – Per la paura di un contagio della crisi del debito, Borsa Milano chiude poco lontana dai minimi della seduta, con il Ftse Mib che riporta una perdita di circa -4,5%, attestandosi poco al di sopra della soglia a quota 13.000, e lo spread tra Italia e Germania che ritorna su livelli allarmanti in area 500 punti, ai massimi dalla metà di gennaio.
Il motivo del forte sell off è l’allarme default del debito spagnolo: anzi, più che di allarme si può parlare ormai della convinzione dei mercati, secondo cui la Spagna seguirà la stessa strada di Grecia, Irlanda e Portogallo, costretta anch’essa prima o poi a bussare alla porta dell’Ue e dell’Fmi per chiedere un vero e proprio piano di bailout. D’altronde questo scenario si fa sempre più concreto, con i tassi sui bond a 10 anni che sono balzati oggi fino al 7,26% e lo spread con la Germania che ha testato il massimo oltre 600 punti base, a quota 606 punti base. Altre piazze finanziarie europee Londra -1,07%, Francoforte -1,89%, Madrid -5,79%, Parigi -2,14%, Atene +1,59%, Eurostoxx 50 -2,79%.
Oggi l’Eurogruppo ha dato il suo ok alla prima tranche da 30 miliardi di aiuti alle banche spagnole, su un totale di 100 miliardi, ma molti elementi lasciano intendere che Madrid stia entrando in un vicolo cieco. Nel pomeriggio, poi, è giunta anche la notizia della decisione del governo spagnolo di tagliare la stime sul Pil del 2013 da +0,2% a -0,3%. E dopo un po’, a pochi minuti dalla fine della sessione delle piazze europee, l’agenzia di rating Egan Jones taglia il rating sulla Spagna a “CC+”, dal precedente “CCC+”.
Piazza Affari si conferma dopo Madrid tra le piazze peggiori d’Europa, per via del peso eccessivo che hanno sull’indice italiano i titoli bancari, presi di mira dai ribassisti che ben conoscono l’elevata esposizione che le banche italiane hanno verso i BTP.
I mercati avevano già aperto le contrattazioni all’insegna delle vendite, complici le indicazioni arrivate dal fronte societario Usa che ha visto da un lato crescere gli utili di Google dell’11%, ma che dall’altro lato ha fatto i conti con le ingenti perdite di Microsoft. Le tensioni geopolitiche e la possibilità che l’Fbi possa alzare il livello di allarme per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti – a seguito della strage di Denver – si sono confermati altri elementi che hanno innervosito gli operatori.
Sul fronte italiano, Fitch ha confermato il proprio giudizio sull’Italia ad “A-“, con outlook negativo.
Riguardo ai singoli mercati azionari, nonostante la perdita odierna, i listini asiatici hanno chiuso la settimana registrando il guadagno più sostenuto su base settimanale dal mese di gennaio. Focus anche sui Bund, con quelli a 10 anni che salgono per la terza settimana consecutiva. Gli investitori continuano così a rifugiarsi nei titoli tedeschi, nonostante i bassi rendimenti. I tassi dei titoli a due anni, per esempio, sono ormai inferiori a zero per l’undicesima sessione consecutiva.
Occhio al petrolio, che nelle ultime ore ha toccato il massimo in nove settimane, per le tensioni con l’Iran e anche per l’attentato contro i turisti israeliani in Bulgaria che, secondo Israele, sarebbe stato orchestrato dall’Iran. Al momento, le quotazioni scendono però sulla scia delle speculazioni secondo cui i guadagni possano essere stati eccessivi, soprattutto se si considerano la debolezza del contesto macroeconomico e i segnali di un indebolimento della domanda di greggio. Intanto, il contratto con scadenza a un mese è salito questa settimana +5,6%, rimanendo comunque in flessione -7% quest’anno.
Attenzione anche alla Germania, dopo che il ministero delle finanze tedesco, subito dopo il voto a favore degli aiuti spagnoli, ha avvertito che il paese soffrirà un rallentamento nella crescita del Pil nel secondo trimestre dell’anno e che l’economia rimarrà probabilmente moderata per il resto dell’anno.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Banche sempre piu’ sotto pressione: MPS -9,77%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -9,92%, Banco Popolare -7,16%, BPM -4,94%, Intesa SanPaolo -6,48%, Mediobanca -7,18%, Unicredit -7,31%, Ubi Banca -7,60%. Altri titoli molto negativi A2A -6,43%, Generali -8,97% e Azimut -5,22%. Nessun titolo positivo.
BTP – Il differenziale tra Bpt e Bund a dieci anni sale fino al record intraday a 504 punti base, poi lima i guadagni e fa +4,57% a 497,92 punti base. Il rendimento sul decennale italiano +2,67% al 6,16%. Tasso a 10 anni Spagna +3,68% al 7,26%, differenziale dei rendimenti decennali sopra 600 punti. Acquisti sui Bund, tasso -4,36% all’1,16%.
VALUTARIO – L’euro accelera al ribasso e sfonda quota $1,22, cedendo -0,87% a $1,2172. Dollaro/yen -0,10% a JPY 78,48, euro/yen -1,01% a JPY 95,51.
MATERIE PRIME – I futures sul petrolio in calo -1,52% a $91,25 al barile, quotazioni oro piatte a $1.580,40.
HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Spagna/ Egan Jones taglia ancora rating a ‘CC+’ da ‘CCC+’
– Spagna, governo taglia stima Pil 2013 da +0,2% a -0,3%. Borsa Madrid crolla -5%.
– Spagna/ Forti vendite su Bonos, spread record sfonda 600 punti e arriva fino a quota 606 punti.
– Ministri finanze Eurogruppo danno l’ok a prima tranche di aiuti alle banche spagnole
– Spagna/ Forti vendite su Bonos, spread record sfonda 600 punti
– Crisi: Eurogruppo, Si’ Unanime Ad Aiuti Alla Spagna
– Profumo: quei bond italiani da 27 miliardi che io non avrei comprato
– Strage Denver: 14 morti alla prima di “Batman”. Fbi pensa di aumentare stato alert in Usa
– Siria: al-Assad e’ pronto a lasciare, secondo la Russia
– Unicredit: via alla riorganizzazione, si concentrera’ in sette regioni
– Dopo mesi di trattative Unipol entra in possesso di Premafin
– Monti: allo studio una manovra d’estate?
– Crisi: Padoan(ocse), Se Cade La Spagna In Gioco Sopravvivenza Euro
– Spagna: Proteste Contro Austerity, Oggi Da Eurogruppo Il Si’ Agli Aiuti
– L’urlo degli spagnoli: “Se ci volete morti sparateci”
– Borsa: Unipol In Asta Volatilita’ (+11%) Dopo Conquista 81% Premafin
– Microsoft: il tramonto del gigante, prima perdita dal 1986
– Mercati nell’incertezza, continuano a mancare correlazioni chiare
– Crisi: spread Btp-Bund apre a 476 punti
– Google/ Continua la crescita, utili in aumento dell’11%
– Microsoft/ Chiuso in perdita il quarto trimestre fiscale
– Euro in calo sul dollaro, alle 8.30 italiane a $1,2256 (-0,19%).
– Petrolio: in calo a 92,13 dollari
– Oro: in rialzo a 1.585,25 dollari
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo in calo -125,68 punti (-1,43%) a 8.669,87 punti.
– Azionario Asia giù: tornano in primo piano i rischi Eurozona
– Yuan: cresce importanza e utilizzo in tutta l’Asia. Valuta di riferimento
– Banche: nuovi tagli al personale in arrivo per le big di Wall Street
– Fitch guarda oltre la condizione attuale. Conferma la A- all’Italia
– Wall Street: continua la fase di rialzi grazie agli utili dei titoli tech
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