
Milano – Il ritorno della propensione al rischio scatena una corsa agli acquisti sui listini azionari europei, confortati dalla buona performance di Wall Street e dalle ultime notizie giunte da Bruxelles. E dagli Stati Uniti arrivano sempre piu’ forti voci sul fatto che in America il mercato scommette su un nuovo intervento della Fed, nel senso di stimolo monetario (QE3, Quantitative Easing 3).
Grazie a un’accelerazione ulteriore al rialzo sul finale, la Borsa Milano chiude con un solido +3,35%, trainata dai titoli finanziari e dal rialzo di circa il 7% di Telecom Italia. Il settore bancario ha fatto un balzo del 4%. Riscattata cosi’ in toto la seduta di ieri, che aveva visto una perdita del 2,85%. L’euro vola oltre $1,27.
Gli investitori non solo mettono da parte una serie di notizie negative, tra cui la possibilita’ che la Grecia decida di rinegoziare i termini del piano di salvataggio, ma tornano a credere in una soluzione ai problemi dell’area euro. Il tutto mentre negli Stati Uniti si scommette in un nuovo intervento straordinario delle banca centrale. Tra gli altri listini: Londra +1,82%, Francoforte +1,93%, Parigi +1,64%. L’indice di riferimento Eurostoxx 50 guadagna il +2,02%.
Banche sempre sotto i riflettori, condizionate dall’aumento o calo delle tensioni sul mercato dei titoli di stato, ma anche dall’annuncio della posticipazione della seconda parte della revisione contabile dei bilanci delle travagliate banche spagnole. Inizialmente la notizia ha avuto un effetto negativo sul settore, scatenando vendite sul comparto. Ma ora i bancari sono in decisa ripresa. Le autorita’ del Vecchio Continente infine hanno dato luce verde a un emendemaneto che si propone di mettere fine all’utilizzo dei rating sul credito. I leader europei vogliono che sia l’Ue a emettere i giudizi sulla qualita’ del debito degli stati membri.
La Spagna si conferma un importante market mover, dopo il massimo dall’introduzione dell’euro testato ieri dai tassi sui Bonos a 10 anni, al 7,28%. Anche l’Italia e’ sempre protagonista, soprattutto dopo l’annuncio di Enzo Moavero, ministro per gli Affari europei, che ha detto che il paese chiederà l’introduzione di un meccanismo semi-automatico che vedrà coinvolti la Bce o il fondo di salvataggio permamente ESM, per ridurre lo spread.
I rialzi delle borse si spiegano principalmente con l’allentarsi delle tensioni sui mercati dei debiti periferici. Lo smorzarsi delle preoccupazioni è arrivato paradossalmente proprio dopo l’asta della Spagna che, in realtà, ha tutto fuorché rassicurato sulla solidità delle finanze spagnole e soprattutto sul loro futuro: i tassi a 12 e 18 mesi sono infatti quasi raddoppiati rispetto al collocamento precedente. Tuttavia, come dimostrano i bid-to-cover, la domanda è stata molto positiva e, in definitiva, Madrid è riuscita a piazzare più titoli del target massimo previsto. Intanto, ING afferma che la somma di finanziamenti di cui la Spagna e i suoi istituti di credito hanno bisogno e’ troppo grande per le risorse del fondo salva stati EFSF. La Bce interverra’ se i tassi sui bond iberici arrivano al 7,5%, sempre secondo il broker.
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A far salire i listini azionari europei sono anche le speranze sulla formazione di un governo in Grecia, successivamente alle elezioni di domenica scorsa. C’è poi il fattore Fed, con l’annuncio sui tassi sui fed funds, che arriverà nella serata di domani. Si scommette sull’arrivo di un QE3, dunque su una nuova manovra di politica monetaria.
Euro in rialzo oltre quota $1,27, sfida l’indice Zew, sceso a -16,9 punti in giugno, contro i +2,3 previsti. Si tratta dei minimi dal 1998 per la fiducia degli investitori del motore d’Europa.
Nessun effetto particolare dal G20 in corso in Messico: le divisioni tra i leader mondiali rimangono, la cancelliera tedesca Angela Merkel è sempre più isolata e continua a dire no agli eurobond, indifferente ai pressing del presidente Usa Barack Obama, che preme per interventi più incisivi da parte dell’Europa. Il G20 è destinato a concludersi allo stesso modo in cui altri simili meeting sono terminati: con un comunicato che conferma l’intenzione di agire, ma che nelle intenzioni e nei progetti rimane poco chiaro. Sicuramente si cerchera’ di andare verso un’unione fiscale e bancaria , ma i tempi e i dettagli ancora non si conoscono.
ALL’INTERNO DEL FTSE MIB – Titoli bancari incrementano i rialzi sul finale e chiudono al +4% di media (indice di riferimento FTSE). Forti rialzi per Telecom Italia (+7,36%) – il titolo ha beneficiato di alcune indiscrezioni, tra l’altro smentite, secondo cui si potrebbe parlare dello scorporo della rete nei prossimi giorni, in occasione di un incontro tra l’AD del colosso e il presidente di Cassa depositi e prestiti. Balzo anche di Tenaris +5,45%, A2A +5,01% e Stm. Generali ha registrato un progresso del +5,38%, Enel Green Power +5,45%. Solo due i titoli in rosso: Diasorin e Prysmian, che cedono nell’ordine lo 0,67% e lo 0,52%.
BTP – Rientra la tensione per oggi. Spread Italia-Germania in contrazione -5,18% circa a 437,42 punti, a fronte di rendimenti sui BTP a 10 anni -2,66% al 5,92%. Tasso sui bond spagnoli a 10 anni -1,52% al 7,04% dopo il massimo dall’introduzione dell’euro toccato ieri, a quota 7,28%. Venduti ora i Bund, con il risultato che i rendimenti tornano a salire, con +8,29% all’1,52%.
VALUTARIO – L’euro verso $1,27 con +0,95%, accelera al rialzo a $1,2694. Euro/yen +0,84% a JPY 100,32. Dollaro/yen -0,08% a JPY 79,03.
MATERIE PRIME – I futures sul petrolio +0,96% a $84,07 al barile. Oro -0,17% a $1.624,20 l’oncia.
HIGHLIGHT DI GIORNATA
– Francia accelera per proposta euro bill nell’area euro.
– Faber: Germania perdera’ la pazienza e uscira’ dall’euro.
– Eurozona: Eurostat, Ad Aprile Produzione Settore Costruzioni -2,7%.
– Crisi/ Germania, peggior crollo clima fiducia finanza da 14 anni.
– Asta Spagna: boom tassi, raddoppiano.
– Telecom: corre in borsa (+5,5%), mercato crede rete a cdp.
– Grecia: Nuova Democrazia e Pasok formeranno un governo di unita’ nazionale oggi
– Indice Zew calato a -16,9 in giugno contro le attese che erano per un risultato positivo di +2,3.
– Spagna: rimandato di qualche giorno la revisione contabile delle banche.
– Spagna: ING e’ convinta che la Bce interverra’ non appena i tassi decennali toccheranno il 7,5%.
– G20: A Fmi Promessi 456 Mld Dlr Anti-crisi, 43 Da Cina.
– G20: L’europa si impegna a rafforzare l’unione.
– Eurocaos: Grecia vuole rinegoziare piano bailout.
– Salvataggio Spagna, primo banco di prova per l’ESM.
– Oro: continua la fase ibrida, tra bene rifugio e asset speculativo.
– Economia/agenda: Attesa Per Indice Zew Tedesco.
– G20: leader Ue adotteranno “tutte le misure necessarie” per eurozona.
– Euro: Apre In Rialzo Sopra 1,25 Dollari.
– Titoli Stato: Spread Btp/bund A 465 Punti.
– Crisi: spread btp-bund in avvio a 461 punti.
– Oro: invariato a 1.628,7 dollari.
– E’ giallo: salta il vertice tra Obama e i leader europei.
– Euro solo in leggero apprezzamento, resta sulla soglia dei $1,26.
– Indice Nikkei della Borsa di Tokyo chiude in calo: -65,15 punti (-0,75%) a 8.655,87 punti.
– Petrolio: in calo a 82,94 dollari.
– Azionario Asia giù: preoccupa costo del prestito spagnolo.
– Anche l’Italia costretta a chiedere aiuti indiretti.
– Mercati emergenti uniti: aumentano dotazione del Fmi.
– G20:brics Chiedono Piu’ Peso Nel Fmi Prima Di Aumento Aiuti.
– Grecia: Fonti, Nuovo Governo Chiedera Piu’ Tempo Per Tagli.
PROBABILITA’ DEFAULT SPAGNA IN RIALZO
BANCHE CENTRALI HANNO ESAURITO IL LORO ARSENALE?
SAMARAS PUNTA A FORMARE GOVERNO IN GRECIA
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