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BORSA IN CINA: MERCATI CHIUSI PER OTTO GIORNI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti sul breve e leggermente calati sul tratto decennale, con lo spread 2-10 anni sceso a 195pb da 198. Sul fronte macro i prezzi al consumo dell’intera area sono calati dello 0,3% a/a a settembre dal -0,2% di agosto. In Italia, il dato tendenziale si mantiene però positivo con il Cpi (NIC inc. tabacco) pari allo 0,2% a/a dallo 0,1% di agosto. Deludenti le vendite al dettaglio tedesche di agosto, calate in modo inatteso dell’1,5% m/m e del 2,6% a/a.

I membri della Bce, Liikanen e Orphanides, hanno dichiarato che non è ancora giunto il momento di ritirare gli stimoli monetari. Trichet ha dichiarato che non è il momento di compiacersi dei mercati finanziari. Sebbene alcuni obiettivi siano stati raggiunti, rimangono ancora molte cose da fare. La Bce ha reso noto che presterà circa 75 Mld€ ad 1 anno all’1%, una quantità molto inferiore al record di 442Mld€ della prima asta di giugno e pari a circa la metà delle attese di mercato. All’operazione hanno preso parte 589 banche rispetto alle 1121 dell’analoga operazione di giugno. Dopo tale risultato il membro Bce, Kranjec ha dichiarato: “la richiesta mostra che il sistema è sufficientemente liquido e le banche non necessitano di molti fondi”. Oggi sono attesi i dati finali Pmi di settembre. Sul decennale governativo supporto a 3,20%. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

Negli Usa i tassi di mercato governativi sono calati sulla parte a breve e leggermente saliti sul tratto decennale. Le borse hanno chiuso leggermente negative ma la performance dei mercati azionari nell’ultimo trimestre resta elevata. L’indice Dow Jones è cresciuto nel terzo trimestre del 15% circa, livello maggiore dal 1998. Il ribasso di ieri è stato innescato dal deludente Chicago Pmi di settembre, calato in modo inatteso sotto soglia 50 (a 46,1 da 50). In precedenza il Pil del secondo trimestre era stato rivisto al rialzo dal -1% al -0,7% annualizzato, grazie ad un contributo leggermente migliore di quasi tutte le principali sottocomponenti. Oggi sono attesi importanti dati macro, quali la spesa personale di agosto e l’ISM manifatturiero di settembre.

E’ atteso anche un discorso di Bernanke presso l’House Financial Services Committee. Segnaliamo la chiusura dei mercati cinesi a partire da oggi fino a giovedì 8 ottobre a causa della celebrazione dei 60 anni dell’anniversario della Repubblica Popolare Cinese. Questa mattina il Fmi ha aumentato le proprie stime sull’economia globale. Per il 2009 è attesa una contrazione dell’1,1% anziché dell’1,4%, mentre per il 2010 è prevista una crescita pari al 3,1% anziché del 2,5% precedentemente stimato. Per il 2010 sono state riviste al rialzo le stime di crescita di quasi tutte le principali aree mondiali ad accezione dell’Africa e dell’India. Per l’Italia nel 2009 è attesa una contrazione del 5,1% mentre per il 2010 una crescita dello 0,2% (prima era previsto un -0,1%). Sul decennale governativo supporto intorno a 3,27%.

Valute: il Dollaro continua ad oscillare intorno al livello 1,46 in attesa di prendere una direzione più chiara. Anche per oggi restano validi i livelli segnalati ieri: supporto in prossimità di 1,4530, resistenze a 1,4670 e 1,4720. I dati del pomeriggio ed il discorso di Bernanke potrebbero portare una certa volatilità. Nella notte si è assistito ad un apprezzamento dello Yen vs Euro e Dollaro nonostante il calo della borsa giapponese. In base al Tankan report la fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi è salita per il secondo trimestre consecutivo, sebbene queste ultime prevedano un taglio degli investimenti superiore alle attese nell’anno fiscale corrente (che termina a marzo). Verso Euro il supporto si colloca a 129,80, resistenza più vicina a 132.

Materie Prime: positive quasi tutte le componenti dell’indice GSCI. Tra gli energetici, forte rialzo per il greggio WTI (+5,9%) dopo il calo inatteso delle scorte di benzina. Lieve calo per il gas naturale (-0,7%). Positivi anche gli agricoli e i metalli industriali, con zinco e nickel che avanzano oltre il 4%. Tra i preziosi, bene argento (+3%) e oro (+1,5%), nonostante il quinto calo mensile consecutivo delle importazioni dall’India.

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