*Financial Trend Analysis e’ una societa’ che opera nel settore dell’Analisi Tecnica. Le analisi di borsa qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
La borsa Usa ha messo a segno recentemente dei risultati incoraggianti. L’ultima settimana del mese di luglio, ad esempio, è stata archiviata dall’indice Dow Jones con un guadagno del 3,2%, la migliore performance settimanale da più di tre anni. L’indice delle 30 blue chip Usa rimane poi al di sopra di area 10700, in passato una quota critica di resistenza che ora sembra fungere molto bene da supporto. Alla base di questi risultati sicuramente non è estraneo il fatto che per il momento la stagione degli utili è stata molto positiva.
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Dei 2/3 circa delle imprese appartenenti al paniere S&P 500 che hanno presentato i risultati di bilancio approssimativamente il 70% è stato in grado di fare meglio di quanto atteso dagli analisti. Per il momento la crescita media degli utili è stata del 16,5% circa. Il secondo trimestre 2006 sarà quindi il dodicesimo quarto di fila dove le maggiori imprese americane avranno raggiunto una crescita media degli utili del 10% almeno. E’ inoltre importante notare che in questa fase gli utili salgono di più dei prezzi dei titoli azionari, con il risultato che il p/e, cioè il rapporto tra il prezzo delle società e gli utili non si può considerare caro.
Ad aiutare il miglioramento di sentiment degli operatori contribuisce poi la convinzione che la stagione di rialzo per i tassi di interesse sia ormai terminata. L’ultimo Beige Book, il consueto rapporto mensile elaborato dalla Federal Reserve, sullo stato di salute della congiuntura economica rilevata nei 12 distretti federali, ha evidenziato un rallentamento del tasso di espansione. Presumibilmente già la riunione dell’8 agosto sarà la prima che dopo 17 appuntamenti potrebbe lasciare i tassi invariati. In un contesto di questo tipo potrebbe essere interessante ricercare quei titoli dalla impostazione grafica di fondo positiva che tuttavia nell’ultimo periodo hanno messo in evidenza un trend sostanzialmente laterale e che potrebbero quindi avere ancora del potenziale di crescita inespresso.
Per cercare di identificare i titoli con queste caratteristiche è stato fatto ricorso all’analisi statistica, in particolare allo studio della inclinazione della regressione lineare (la tendenza) su diverse scadenze temporali. La ricerca, oltre che ad aver interessato i 30 titoli che compongono l’indice Dow Jones Industrial, ha interessato anche i componenti dell’Eurostoxx 50: se l’ipotesi che la borsa americana possa tentare una nuova fase di rialzo nel corso dei prossimi mesi è corretta, allora è probabile che anche quella europea segua lo stesso corso.
Nel caso di Verizon (Nyse VZ) la fase laterale si sta delineando dai minimi di inizio anno in area 30 dollari ed è delimitata superiormente dal top di febbraio e marzo, allineati intorno a quota 35. Il trading range potrebbe dimostrarsi un momento di accumulo per il titolo, in attesa che si sviluppi una correzione della fase ribassista vista nella seconda metà del 2004 e nel 2005. Il superamento dei 35 dollari invierebbe un segnale rialzista interessante, con i prezzi diretti inizialmente verso quota 38,50 ma con la possibilità nel medio periodo di arrivare fino a mettere alla prova i 40,50 dollari, resistenza critica.
Anche osservando il grafico di Coca Cola (KO) si osserva la costruzione di un’ampia fase laterale, avviatasi con i massimi di maggio 2005 in area 45 dollari e supportata inferiormente dal minimo dello scorso gennaio a 39,36 dollari. Se il titolo trovasse la forza per portarsi al di sopra del top dello scorso maggio le prospettive sarebbero in favore di un rialzo fino almeno alla ricopertura del gap ribassista del luglio 2004, con limite superiore a 48,50 circa. Su quei livelli il titolo incontrerebbe anche la trend line ribassista tracciata dal top di maggio 2002, la cui rottura potrebbe costituire un importante segnale anche in ottica di lungo periodo, mettendo i prezzi nelle condizioni di spingersi fino a ritestare i massimi del 2004 in area 53,50 dollari.
Se per Coca Cola la fase laterale rappresenta la base di una ipotetica correzione al rialzo, successiva quindi ad un periodo ribassista, nel caso di MC Donald’s (MCD) il trading range si rappresenta la pausa di un precedente, esteso, trend rialzista. Nel cordo dell’ultimo anno circa i prezzi si sono mossi nel range compreso tra i 31 ed i 37 dollari, andando a mettere alla prova supporti di rilievo come la media mobile a 200 sedute e la trend line rialzista tracciata dal minimo di inizio 2003, recuperandoli velocemente dopo una marginale violazione. In caso di superamento di 37 dollari il titolo invierebbe un segnale rialzista importante, poichè poco al di sotto di quei livelli si colloca anche il 62% di ritracciamento del ribasso dal top storico di fine ’99. Sfruttando area 31 come base il grafico potrebbe giungere verso area 45 dollari, lato superiore del canale rialzista seguito dal titolo a partire dai suoi minimi del 2003.
Molto simile il quadro grafico di Hewlett Packard (HWP): i prezzi si sono mossi lateralmente a partire dal febbraio 2006 dopo la lunga fase di rialzo vista dal minimo di agosto 2004 in area 16 dollari. I prezzi hanno sbattuto negli ultimi mesi più volte contro il soffitto di area 34,50, un ostacolo che se superato dovrebbe lasciare spazio ad un movimento di rialzo di ampiezza almeno pari a quella della fase laterale, quindi di 5 dollari circa. Il target si porrebbe quindi intorno ai 40 dollari. Un segnale rialzista di lungo periodo il titolo lo invierebbe solo al di sopra di area 44 usd, quota coincidente con il 50% di ritracciamento del ribasso dal top del 2000.
Per Microsoft (MSFT) la fase laterale che caratterizza l’andamento del grafico è una costante di lunga durata. I prezzi si sono infatti mossi all’interno di un trading range nel periodo che è andato dal giugno 2003 al maggio 2006, compresi tra i 24 ed i 30 dollari circa. Nella seconda parte del 2006 i prezzi sono andati soggetti ad una violenta accelerazione al ribasso, che li ha portati al di sotto della base della fase laterale, a testare i minimi del settembre 2002 in area 21,50, ma da quei livelli si sono rapidamente ripresi e dopo aver disegnato un testa spalle rialzista, completato il 21 luglio con il superamento di area 23,70, si sono riportati nell’ambito del precedente trading range. Se le quotazioni sapranno mantenersi al di sopra di area 23,50/70 il recente ribasso potrebbe considerarsi archiviato, ed il titolo potrebbe puntare verso la resistenza rappresentata dal lato superiore del range laterale, in area 30 dollari.
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