Diversificare puntando soprattutto all’estero, questa la scelta degli investitori americani che hanno decuplicato la presenza di titoli stranieri in portafoglio; lo rivela un rapporto diffuso stamattina da Merrill Lynch.
Il rapporto, intitolato “Global Capital Flows” (Il flusso globale dei capitali), mostra che il patrimonio investito in titoli azionari e’ in forte crescita e negli Stati Uniti e’ passato dai $17 per ogni $100 di dieci anni fa agli attuali $38 per ogni $100.
La piu’ grande banca d’affari del mondo sostiene che negli ultimi dieci anni i titoli stranieri nei portafogli azionari degli americani sono decuplicati, un trend che si sta ripendendo anche in Europa e in Asia.
“La ragione principale di questo trend e’ da ricercare nella crescita demografica – ha detto Michael Hartnett, autore del rapporto e economista senior di Merrill Lynch – Sia in Giappone che in Europa la popolazione sta invecchiando drasticamente e l’incapacita’ dei governi di finanziare le pensioni ha spinto le persone a rivolgersi al mercato azionario”.
Gli investitori hanno iniziato a puntare la loro attenzione sul mercato internazionale nella speranza di trovare facili opportunita’ di guadagno. Hartnett prevede che entro il 2010 il cittadino medio americano avra’ circa il 20% del proprio patrimonio investito in titoli stranieri.
“E’ auspicabile che gli investitori siano abbastanza intelligenti da riuscire a scegliere le migliori opportunita’ – ha detto Winthorp H. Smith Jr, presidente di Merrill Lynch International – Abbiamo calcolato che occorrono circa 200 anni per raddoppiare il denaro depositato in un conto corrente giapponese, 20 anni per un conto in Germania e 10 anni negli Stati Uniti”.
Sul fronte americano, inoltre, la domanda proveniente dall’estero per titoli americani e’ in forte crescita e la loro popolarita’ tra gli investitori europei ha causato negli ultimi 18 mesi una fuoriuscita di capitali dall’Europa di circa il 4% del prodotto interno lordo del Vecchio Continente.