Sono in calo i futures sugli indici di Wall Street, appesantiti dai timori per il deterioramento delle prospettive economiche. Il contratto sul Dow Jones cede 13 punti base, quello sullo S&P 500 cede 1,60 punti e quello sul Nasdaq-100 perde 0,25 punti base. Il mercato e’ in attesa della statistica sulle vendite di case nuove negli Usa che – secondo le stime – dovrebbero segnare +3,7% a giugno, ma rimanere comunque a ridosso dei minimi storici al tasso annualizzato di 311.000 unita’.
L’euro torna sotto quota 1,29 dollari. La moneta europea e’ scesa a 1,2894 dollari dopo aver toccato un massimo di seduta di 1,2959.
Nuovo rialzo dell’Euribor a 3 mesi che rivede i massimi da circa un anno. Il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e’ salito dallo 0,885% allo 0,889%, il livello piu’ alto dal 31 luglio 2009. In aumento anche l’Euribor a un mese salito allo 0,635% dallo 0,633%. Cala, invece, il tasso Euribor a una settimana passato dallo 0,582% allo 0,58%. E’ il primo ribasso dallo scorso 17 giugno.
Dopo un avvio positivo Piazza Affari scivola in territorio negativo sulla scia delle altre borse europee. L’indice Ftse all share cede lo 0,20% e l’indice Ftse Mib arretra dello 0,22%. Tra i titoli principali prese di beneficio sulle Fiat che cedono l’1,35% dopo il robusto rialzo della settimana scorsa. Pesa anche il report di Credit Suisse che ha abbassato il giudizio sul titolo del Lingotto da outperform a neutral ed ha tagliato il target price da 14 a 9 euro. Tra i titoli in flessione, Stm, Telecom, Fonsai arretrano dell’1%. Deboli anche Enel, Eni e Generali con flessioni intorno al mezzo punto percentuale.
Contrastati i bancari dopo la diffusione degli stress test. Banco Popolare guadagna il 2%, Intesa Sanpaolo l’1,80%, Bpm sale dello 0,20%, mentre in frazionale calo Unicredit, Bmps cede lo 0,35% e Ubi Banca lo 0,80%. Sul resto del listino rialzi per Mondo Tv e Prima Industrie mentre ribassi superiori al 4% per Meridiana e Poligrafici Editoriale.