Società

BORSA: EUROPA RITROVA RIALZO, RIPRESA PIU’ VICINA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Orfane di Wall Street, chiusa per la festa del giorno del ringraziamento, le borse europee hanno ritrovato i rialzi di inizio settimana dopo due sedute di debolezza, con la sola Londra che è rimasta negativa a causa del calo dei titoli dei media e della grande distribuzione.

I dati positivi sulla fiducia delle imprese in Francia e Gran Bretagna e quelli sul Pil della Svizzera hanno convinto gli investitori che la ripresa, ormai in pieno sviluppo negli Usa come dimostrato dai dati diffusi in settimana, sembra investire anche il Vecchio Continente. Dai minimi raggiunti a marzo gli indici hanno così guadagnato il 35% guidati dai settori più ciclici come i tecnologici e si apprestano, per la prima volta dopo tre anni, a chiudere l’ anno in attivo.

In particolare nella seduta odierna, che ha visto volumi di scambi inferiori di un terzo alla media a causa dell’ assenza degli investitori d’ oltre Oceano, il comparto tecnologico ha messo a segno una crescita dello 0,78% trainato da Siemens (+1%) e Philips (+2,4%). Bene anche le tlc (+0,66%) dove il colosso britannico del mobile MM02 è balzato del 4,2% sulla scia del rialzo del giudizio da parte di Goldman Sachs. Meno ambiti settori più difensivi come energia (+0,12%) e alimentare (+0,34%).

Le difficoltà del settore retail (-0,07%) e dei media (+0,03%) hanno invece imposto una battuta d’ arresto alla piazza di Londra. In particolare per la grande distribuzione si temono gli effetti sui consumi del rialzo dei tassi da parte della Banca d’ Inghilterra. Sono così scese la Matalan (-4,5%) la maggiore catena di abbigliamento a basso costo, la Moss Bross (-3,4%) e la Marks and Spencer (-1,4%), mentre la Austin Reed ha ceduto l’ 8,4% dopo che ha dichiarato che gli utili annui saranno inferiori alle stime degli analisti.

Nel comparto degli editoriali invece hanno pesato le dichiarazioni della Daily Mail (la società che pubblica l’ Evening Standard) secondo cui non ci sono segnali di un recupero del mercato nazionale della pubblicità. Il titolo ha così perso l’ 1,1%, con un effetto negativo anche per Emi (-3,24%) e Granada (-2,14%). La seduta di Piazza Affari si è giocata in positivo per il quinto giorno consecutivo con gli indici su nuovi massimi dell’ anno (Mibtel +0,47% a 20.085 punti e il Mib30 +0,34% a 26.924 punti). Gli scambi sono stati pari a 2.093 milioni di euro.

Effervescenti fin dall’ apertura le banche popolari quotate a Piazza Affari, spinte dalle prospettive di cambiamento nei diritti speciali aperte da un intervento della Ue, hanno accelerato il passo sul finale di seduta. Regina Bpm che ha guidato il rally con un progresso del 10,30% a 4,86 euro. Bene anche Lodi (+8,29% a 9,29 euro) e BPU (+2,84% a 14,02 euro). In controtendenza Popolare Cremona, già prossima alla trasformazione in spa, rimasta ingessata sulle posizioni della vigilia (+0,18% a 19,44 euro).

Ritracciano i grandi istituti, sugli scudi nei giorni scorsi. Intesa ha perso l’ 1,07% a 3,15 euro, Capitalia lo 0,60% a 2,65 euro, San Paolo Imi lo 0,60% a 10,64 euro. In calo anche gli assicurativi. Generali ha perso lo 0,10% a 20,87 euro, Ras lo 0,62% a 13,38 euro. Nel pomeriggio i riflettori di Piazza Affari hanno puntato su Pirelli&C che, con una volata e un’ impennata degli scambi (quasi 62 milioni di pezzi contro una media mensile di 21,4 milioni) pari a circa l’ 1,86% del capitale ordinario, ha chiuso in rialzo del 4,56% a 0,79 euro.

“Dopo il riassetto il gruppo sembra concentrarsi sul business industriale – commenta un gestore – e le notizie più recenti, non ultimo l’ accordo con Alcatel, danno buone prospettive in termini di fatturato e margini di redditività”. Bene Telecom (+1,51% a 1,61 euro) mentre le prese di beneficio frenano Tim (-0,51% a 4,33 euro). Mentre il direttore finanziario Ferruccio Luppi accompagnato dal futuro cfo Luigi Gubitosi incontrava i rappresentanti delle banche finanziatrici il titolo Fiat in Borsa si è mantenuto in rialzo guadagnando a fine seduta l’ 1,65% a 6,65 euro.

Accelera nel finale di seduta Parmalat (+3,22% a 2,34 euro) dopo il via libera alla liquidazione della quota investita nel fondo off-shore Epicurum e la risoluzione anticipata del contratto di swap valutario. Nella tabella la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: – Londra -0,21% – Parigi +0,48% – Francoforte +0,86% – Milano +0,34% – Madrid +0,31% – Amsterdam +0,61% – Stoccolma +1,24% – Zurigo +0,46%.