Nuova seduta in calo, la sesta consecutiva, per le Borse europee, appesantite dai titoli finanziari, sui timori per i recenti rialzi del greggio e la nuova debolezza del dollaro, in una giornata che ha visto anche dei dati deludenti sul fronte congiunturale e un calo della fiducia dei consumatori Usa.
L’indice di fiducia misurato dall’università del Michigan è risultato infatti a settembre pari a 87,7 punti, rispetto agli 89,3 di agosto, in calo per il terzo mese consecutivo. Nessun supporto ai mercati è giunto invece dal dato definitivo sul Pil Usa, in crescita del 3,3% rispetto al 3,1% della stima provvisoria, con una inattesa revisione al rialzo.
Londra ha ceduto così l’1,07%, mentre Parigi si è portata in calo dello 0,43%, con Francoforte in frenata dello 0,58% a dispetto dell’ottimismo visto alla vigilia sul buon andamento dell’indice Ifo. In discesa dell’1,25% Madrid, mentre a Milano il Mib30 ha replicato le perdite della vigilia (-0,775). In frenata dello 0,57% Zurigo, mentre solo Stoccolma si è mossa in controtendenza avanzando dello 0,84%.
I timori che i rialzi estivi dei listini siano ormai arrivati al capolinea e le apprensioni per il possibile impatto del caro-petrolio sulla ripresa economica hanno appesantito soprattutto i titoli finanziari e i tecnologici. Axa, secondo gruppo assicurativo europeo, ha ceduto l’1,6%, mentre la società di servizi finanziari olandese Ing ha perso il 2,6%. Tra i tecnologici, ha perso il 4,9% la tedesca Infineon, mentre ha segnato un calo del 3,3% l’olandese Asml. Giù a Parigi Thomson (-2,4%), mentre la connazionale Cap Gemini ha ceduto il 3,2%.
Cauta Alstom, oggi in calo dell’1,9%, dopo una settimana tempestosa sul raggiunto accordo tra il governo di Parigi e Bruxelles, che ha sbloccato di fatto l’intervento a sostegno del gruppo di ingegneria in difficoltà finanziarie. L’azienda ha annunciato in giornata un accordo per cedere il polo di Trasmissione e distribuzione ad Areva per 950 milioni di euro.
Cauto progresso a Francoforte per Beiersdorf (+0,4%), il produttore della crema Nivea e del Labello, alla notizia che Guenter Herz, in passato comproprietario della catena di distribuzione del caffé Tchibo, ha avanzato un’offerta di 3,8 miliardi di euro per rilevare la quota della società in mano alla Allianz. Herz pagherà 105 milioni di euro per azione per la quota pari al 43,6% di Beiersdorf. In calo del 2,2% Escada, società della moda tedesca, che ha annunciato una crescita delle perdite trimestrali a 44,2 milioni di euro, rispetto ai 2,8 milioni dell’anno precedente.
Tra i titoli delle compagnie aeree, balzo del 3,5% per Klm, sulle speculazioni di mercato relative a fusioni nel settore, dopo che il quotidiano De Volkskrant ha annunciato che il gabinetto olandese approverà una possibile alleanza tra Air France (-4,4%) e Klm. In attesa di un cda straordinario che lunedì affronterà il tema delle alleanze, balzo del 2,57% anche per i titoli di Alitalia.
A Milano Fiat ha perso 2,03% tornando sotto i 7 euro (a 6,89 euro), mentre Ifi ha perso l’1,01% e Ifil l’1,68%. Tra i bancari Bnl è scivolata dell’1,58%, mentre Unicredit ha segnato un ribasso dello 0,12% e Capitalia dello 0,14%, Banca Intesa dello 0,70%, San Paolo Imi dell’1,20%. Tonfo di BPU (-3,29%). Offerti anche gli assicurativi con Generali che ha lasciato lo 0,81%, Ras lo 0,14% e Fondiaria Sai lo 0,32%. Dopo l’annuncio del perfezionamento dell’acquisto di Hansenet da eBiscom (-0,15%) Telecom ha guadagnato lo 0,69%. Tim ha perso lo 0,71%, Telecom Italia Media l’1,25%. Tra gli editoriali scivolone di Rcs (-3,65%). In frenata Eni (-1,05%), pesante Saipem (-2,87%) mentre Snam Rete Gas ha guadagnato lo 0,21%.
Qui di seguito la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: – Londra -1,07% – Parigi -0,43% – Francoforte (in corso) -0,58% – Milano -0,77% – Madrid -1,25% – Amsterdam -1,34% – Stoccolma +0,84% – Zurigo -0,57%.