Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Dalla radio alla borsa ed il gioco è fatto! No, in realtà non è proprio così.
Se è vero che mi sveglio alle cinque del mattino per dare il buongiorno a mezz’Italia, è pur vero che da diversi anni, accanto alla mia professione di speaker e conduttore di programmi e redazionali, mi occupo a livello personale di future e derivati operando principalmente sul derivato italiano e sulla vendita di opzioni relative all’indice.
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La mia è innanzitutto una sfida con me stesso, con il mio ego, con la mia ansia, con la mia personalità, con le mie paure. Ho già perso troppo tempo a parlare con promotori o direttori di banche di fondi comuni, conti correnti, interessi ed altro. L’amicizia invece è un’altra cosa; possiamo parlare di sport, di interessi comuni, possiamo andare a cena insieme, ma se parliamo di borsa o meglio ancora su come gestire i propri investimenti o sui modi per speculare nei mercati finanziari è meglio cambiare argomento.
A scanso di equivoci vi dico subito che non è mia intenzione svelarvi segreti o strategie, darvi consigli su questo o quel titolo; ma la psicologia per un buon trader o speculatore è davvero il punto principale su cui concentrarsi. Regole comportamentali indispensabili se si vuole iniziare da subito questo lavoro.
Allora si perde o si vince con i future? E’ vero che più dell’ 90% perde con i derivati o che termina di operare solo dopo poco tempo?
I dati confermerebbero proprio questo.
Quindi a meno che non vogliate buttare via tempo, ma soprattutto soldi; concentratevi sull’unico aspetto fondamentale di questo business, ovvero gli aspetti psicologici. Su tale argomento sono stati scritti centinai di libri, a volte non pienamente apprezzati o non letti proprio per la vastità delle argomentazioni trattate. E’ sicuramente più facile e più immediato acquistare un’azione che leggere o frequentare corsi per migliorare le proprie capacità, il proprio modo di agire.
Parafrasando questo argomento è come creare un’abitazione e non costruire da subito delle buona fondamenta su cui sorreggere la struttura stessa.
Ma torniamo a parlare di trading e su come affrontare al meglio un’operatività concentrata principalmente sulle opzioni e sul future italiano.
Nate principalmente in America, le opzioni sono sicuramente uno strumento adatto per cercare di monetizzare da subito (come con la vendita di put o call) un premio con un incasso reale, oppure proteggersi il capitale da posizioni aperte come con l’acquisto di azioni. Sono davvero molte le strategie da adottare.
Una delle tecniche da me utilizzate è la vendita contemporanea di opzioni put e call con scadenze lontane, sia temporali che relative allo strike di riferimento.
Altre volte invece si possono ridurre le quantità vendendo e incassando il premio su basi vicinissime. Qui l’effetto depauperamento è fondamentale.
Un unico aspetto da non sottovalutare sono i margini di garanzia che le banche richiedono e il numero stesso di put/call vendute, per non incorrere a grossi rischi. Vedere il proprio conto aumentare è sicuramente una bella cosa, infatti più dell’80% di queste operazioni si chiudono con profitto. Attenzione però, certe volte può capitare che veloci ed improvvisi movimenti di mercato contrari e derivanti da altre cause e fattori, come attentati, avvenimenti o dati macro economici sfavorevoli alla propria posizione assunta, possono compromettere il guadagno o addirittura creare forti perdite.
Non voglio parlare di Bund, Dax oppure di valute o materie prime; anche perchè un grafico con tutte le sue caratteristiche è molto simile ad un altro, non come andamento ma sicuramente come analisi tecnica.
Non mi interessa quindi ricercare il valore di un indice di chissà quale paese, magari aperto fino a tarda sera; alla fine la disciplina è il solo fattore fondamentale.
Nel tempo ho cercato di ottimizzare anche la strategia migliore per operare nel future italiano.
Ho scoperto piacevolmente come si possa guadagnare anche molto, stando lontani dal monitor. Lo stress derivato dall’uso improprio del computer e dal trading stesso è infatti una delle cause dell’isolamento dalla realtà e dalla vita sociale. Anche per questo credo che sia meglio impostare gli ordini alla propria banca o sim e fare altro.
Infine l’importanza di più trading system anche following e overnight per guadagnare su trend ben precisi come una salita oppure una discesa del mercato, non limitandosi a pochi tick. In poche parole cercare di ottimizzare i guadagni, lasciando correre il più possibile i profitti, fino a che il trend in atto non cambi di direzione.
Naturalmente gli stop con relative perdite fanno parte del contesto, infatti un trading system comunemente chiamato trend-following, assume posizione sbagliate in caso di lateralità del mercato.
Inoltre vi sembrerà assurdo, ma uno degli errori comportamentali derivanti dall’uso di questi strumenti è il dover conteggiare continuamente posizioni in perdita o in guadagno, monetizzandole naturalmente in denaro. Questa è la cosa più sbagliata.
Tante volte mi è capitato di sommare guadagni o perdite e conseguentemente non operare per paura di perdere quello che avevo guadagnato, magari perdendo un trend definito.
Ebbene, se riuscirete a dominare queste paure, allora sarete davvero a buon punto.
Le mie sono naturalmente considerazioni esclusivamente personali, ma che derivano da una operatività continua e reale sui mercati dei derivati.
Per una sapiente gestione del business finanziario, il segreto è quindi saper dominare e gestire le proprie emozioni, il proprio umore, la propria avidità, senza incidere sulla vita reale e su certe condizioni di stress derivanti dall’uso improprio di questi strumenti.
Allora si vince o si perde in borsa?
Questa non è una scommessa, ma se vogliamo riportare un’affermazione e una frase tipicamente legata tipicamente al gioco, io vi dico che si vince.
Ed è molto più facile di quello che si possa immaginare.
Basta seguire delle regole.
Il resto verrà da se.
*Roberto Malvagia, 38 anni. Speaker e conduttore di programmi e redazionali a Radio Subasio, tra le radio più ascoltate in Italia. La sua voce è utilizzata per un’infinità di spot pubblicitari e documentari. Presentatore di manifestazioni artistiche ed eventi locali e nazionali, commercials televisivi. Nel 1992 ha fondato l’agenzia di pubblicità a servizio completo Prime Italia. Trader indipendente, si occupa a livello personale di mercati finanziari operando principalmente in derivati, come future e opzioni. Da pochi giorni è on line il nuovo sito internet: www.robertomalvagia.it
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