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BORSA: CALA PETROLIO MA SUI MERCATI ANCORA CAUTELA

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Avvio di seduta cauto per i listini americani, nonostante il ritracciamento dei prezzi petroliferi. Il Dow Jones cede lo 0.04% a 10.430, l’S&P500 e’ in progresso dello 0.10% a 1210, il Nasdaq infine segna +0.05% a 2.129.

Le buone notizie arrivano dal comparto energetico con il petrolio sotto pressione dopo aver toccato un nuovo massimo storico di $68 al barile sulle preoccupazioni relative alle pressioni geopolitiche in Medio Oriente, ad un marcato calo delle scorte di benzina e alle cattive condizioni meteorologiche che stanno rendendo difficili le operazioni di estrazione nel Golfo del Messico.

Al momento, comunque, i contratti futures con consegna ottobre sono in territorio negativo e vengono scambiati a quota $66.92 al barile, in calo di 40 centesimi.

Sul fronte macro, si e’ rivelato in linea con le stime degli analisti il dato giunto dal mercato del lavoro. Nella settimana conclusasi il 20 agosto le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate di 4000 unita’ a quota 315.000. E’ il livello piu’ basso dalla settimana che si e’ conclusa lo scorso 6 agosto. Gli economisti si aspettavano in media un valore di 315.000.

Relativamente agli sviluppi societari, Wells Fargo, la quinta banca americana, sembra essere intenzionata all’acquisizione del gruppo finanziario londinese Lloyds TSB. Al momento pero’ non sono note ulteriori informazioni.

Cattive notizie per Petsmart. Il titolo della societa’ retail di prodotti per animali domestici e’ in ribasso di oltre l’8.5% dopo aver riportato risultati trimestrali inferiori alle attese degli analisti.

Male anche la societa’ media specializzata in videoregistrazione digitale TiVo in seguito alla comunicazione del gruppo relativa alle crescenti difficolta’ sulla commercializzazione dei prodotti.

Commenti positivi sono stati espressi, invece, sul colosso dei cereali Kellogg, che beneficia di una promozione del rating ad Overweight da parte degli analisti del gruppo finanziario Prudential.

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Sugli altri mercati, sono invariati i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.16%. L’oro guadagna $1.3 a $442.20 all’oncia e l’euro viene scambiato a 1.2282 contro il dollaro.