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BORSA: BRUTTA APERTURA DI SETTIMANA PER WALLY

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Giornata di vendite sui mercati finanziari Usa, innescate dalle preoccupazioni sul comparto tecnologico e dai commenti negativi degli analisti che hanno inficiato sull’andamento di alcune big americane. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.70% a 12477, l’S&P500 e’ sceso dello 0.53% a 1422, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.83% a 2431.

Dopo aver sofferto nell’intero arco della scorsa settimana (Nasdaq -2.1%, S&P Technology -3.4%), sul settore high-tech hanno continuato a prevalere le vendite sulla scia delle deludenti stime annunciate da Intel ([[INTC]]), Apple ([[AAPL]]) e IBM ([[IBM]]), ed in vista delle importanti comunicazioni di Texas Instruments ([[TXN]]), Microsoft ([[MSFT]]) e Yahoo! ([[YHOO]]).

La rotazione avvenuta nell’ultimo mese, che ha caratterizzato uno spostamento degli investimenti dal comparto energetico a quello tecnologico, ha reso possibile al Nasdaq di salire a nuovi massimi degli ultimi sei anni; le previsioni poco incoraggianti emesse di recente da alcuni colossi hi-tech hanno avuto l’effetto di frenare gli operatori dall’assumere o incrementare le posizioni sul settore. Sara’ difficile, ora, assistere ad un’inversione del trend se non emergeranno, nei prossimi giorni, alcuni segnali di ottimismo dalle societa’ che diffonderanno le trimestrali.

Nella sessione odierna, neanche Intel ([[INTC]]), che beneficera’ di un nuovo rapporto di collaborazione con Sun Microsystems ([[SUNW]]), e’ riuscito ad avanzare. Il colosso dei chip e’ stato preferito al rivale Advanced Micro Devices ([[AMD]]) per la fornitura dei microprocessori che verranno applicati all’interno dei server sviluppati dal gruppo.

Anche la ben nota societa’ retail online, Amazon.com ([[AMZN]]), ha visto sfumare interamente i guadagni iniziali (prodotti dall’upgrade del gruppo finanziario Stifel Nicolaus, secondo cui l’azienda sta per entrare in un ciclo positivo per gli utili), chiudendo in lieve ribasso.

Giornata negativa anche per Google ([[GOOG]]): il gruppo sarebbe in trattative per rilevare Adscape Media, societa’ specializzata nella pubblicita’ sponsorizzata all’interno dei videogames. L’accordo potrebbe permettere a Google di offrire ai propri clienti spazi pubblicitari disponibili all’interno dei videogiochi.

Tra i titoli del Dow Jones, il maggiore ribasso e’ stato registrato dal colosso aerospaziale Boeing ([[BA]]), alle prese con un downgrade di Wachovia. In rosso anche le azioni di Pfizer ([[PFE]]). Il gruppo farmaceutico n.1 al mondo ha riportato una trimestrale leggermente superiore alle attese e annunciato un taglio di 10 mila posti di lavoro rientrante nel piano di ristrutturazione da completare entro il 2008. In controtendenza il titolo del colosso finanziario Citigroup ([[C]]), spinto dalla promozione del CFO Sallie Krawcheck a presidente e CEO della divisione “Global Wealth Management”.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha proseguito sulla strada dei ribassi. Dopo essere saliti ad un massimi intraday di $53.40, i futures con scadenza febbraio, all’ultimo giorno di scambi, hanno invertito rotta, cedendo 86 centesimi a $51.13. I contratti con consegna marzo, da questo momento quelli di riferimento, hanno ceduto 52 centesimi a quota $52.58 al barile.

Sul valutario, poco variato l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ a quota 1.2947. In ribasso l’oro. I futures con scadenza febbraio hanno ceduto $2.30 a $634.10 all’oncia. In recupero, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.7590% dal 4.7730% dello scorso venerdi’.