Nonostante la poderosa manovra di ribasso dei tassi attuata dalla Federal Reserve, i tassi Usa a lungo termine non sono scesi affatto, secondo quanto affermano gli uffici studi delle principali banche d’ affari di New York.
Da quando la Fed ha cominciato ad allentare la politica monetaria americana il 3 gennaio scorso per ridar fiato all’ economia in recessione, i tassi a breve sono stati ritoccati ben 10 volte, e sono calati dal 6,75% all’ attuale 1,75%.
Nello stesso periodo pero’ i tassi del bond a 10 anni, il nuovo benchmark dopo l’ abolizione del trentennale, sono praticamente allo stesso livello a cui erano nel gennaio di quest’ anno.
Nelle passate recessioni i tassi a breve e quelli a lungo di solito si sono sempre mossi in modo sincrono. Stavolta invece invece i tassi a breve sono crollati, quelli a lungo hanno addirittura cominciato di recente a risalire.
Il mercato vuole vedere anche il calo dei tassi a lungo termine prima di potersi convincere che le aziende sono pronte a ripartire con gli investimenti, il che segnalerebbe una ripresa dell’ economia.
Un altro segnale dell’ ampliamento della forbice e’ segnalato dai tassi Usa sui mutui immobiliari a 30 anni. La scorsa settimana hanno raggiunto il 7,17%, in rialzo dal 7,09% della settimana precedente, e comunque al massimo degli ultimi cinque mesi, per l’ esattezza dal 13 luglio, quando fu toccata quota 7,21%.