(WSI) – Tassi di interesse: contrastati i tassi di mercato dell’area Euro. Ieri la sessione si è conclusa con un lieve rialzo dei tassi sul tratto a due ed un rialzo sul tratto decennale, con lo spread 2-10 anni a 186 pb da 188. Questa mattina i tassi sono invece partiti in rialzo.
La riunione della Bce e della Boe di ieri, come ampiamente atteso dai mercati, si sono concluse con un nulla di fatto sui tassi. Trichet nella conferenza stampa ha ribadito che l’economia sta evidenziando segnali di stabilizzazione, ma la strada della ripresa è ancora piuttosto lunga. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!
In merito all’inflazione, non ha mostrato preoccupazione in quanto il recente calo era ampiamente atteso ed inoltre le aspettative di inflazione risultano in linea con la stabilità dei prezzi di medio termine. Trichet non ha fornito indicazioni né sulla possibilità di aggiunta di uno spread al tasso di rifinanziamento in occasione della prossima asta ad un anno del 16 dicembre, né sulla possibilità o meno di cancellazione delle aste annuali nel corso del 2010.
Come ha dichiarato lo stesso Trichet le condizioni del mercato interbancario sono migliorate, ma un’eventuale modifica al programma di aste dipenderà dalle future condizioni di mercato. Relativamente al tasso di riferimento non ci aspettiamo modifiche almeno fino al primo trimestre del 2010. Prima di modificare il tasso di riferimento la Bce potrebbe infatti procedere alla rimozione di alcune misure non convenzionali tra cui alcune modalità delle attuali operazioni di rifinanziamento. Sul decennale il supporto si colloca a 3,10% e la resistenza a 3,19%.
Negli Usa i tassi di mercato sono aumentati sulla scia del rialzo delle borse e del discorso del governatore della Fed Bernanke. Il governatore ha dichiarato di essere pronto ad aumentare i tassi nel momento in cui l’outlook economico sarà sufficientemente migliorato, in modo da prevenire un forte aumento dell’inflazione. Ha però aggiunto che una politica monetaria accomodante sarà garantita per un periodo esteso di tempo.
Sul fronte macro il dipartimento del lavoro ha reso noto che, nell’ultima settimana disponibile, le richieste di sussidi di disoccupazione sono calate ai minimi da gennaio. Oggi è in programma il saldo della bilancia commerciale di agosto con il deficit atteso in lieve aumento. Il collocamento dei 12 Mld$ di Treasury a 30 anni ha lanciato segnali di debolezza della domanda da parte degli investitori. Sebbene le richieste siano state 2,37 volte l’ammontare offerto, si tratta di un valore inferiore al 2,92 dell’asta di settembre e del 2,42 medio delle ultime 10 aste. Alcuni operatori pertanto cominciano a ritenere che i bond sul tratto lungo della curva possano cominciare ad essere cari. Sul decennale governativo la resistenza si colloca al 3,33%.
Valute: Dollaro in apprezzamento verso Euro favorito dalle dichiarazioni di Bernanke. Per oggi la resistenza si colloca in area 1,4820-1,4840, mentre i supporti sono individuabili a 1,47 e 1,4650. Segnaliamo inoltre che, secondo il Wsj ed Ft, numerose banche centrali asiatiche sarebbero intervenute ieri sul mercato valutario acquistando Dollari e vendendo le valute locali, nel tentativo di evitare un eccessivo apprezzamento delle loro valute. Tra gli indiziati ci sono quelle di Tailandia, Malesia, Taiwan, Hong Kong e Singapore. Il Dollaro si è apprezzato anche verso lo Yen con il cross in avvicinamento alla resistenza 90. Supporto a 88. Sull’Euro/Yen le resistenze si collocano a 131,65 e 132.
Materie Prime: giornata positiva per le componenti del GSCI sulla scia del buon andamento dei listini azionari. Positivi gli energetici, con il greggio WTI (+3%) tornato a quota 71,7 $/b. Tra i metalli industriali, forti rialzi per zinco (+7,8%), piombo (6,1%), nickel (4,6%) e rame (3,9%). Tra i preziosi, ennesimo record storico per l’oro (+1,2%) che si è spinto sino poco sopra i 1060 $/oncia. Bene gli agricoli, con il caffè in rialzo (+2,7%) dopo che le forti piogge in Brasile hanno danneggiato i raccolti; negativo solo lo zucchero (-2,6%).
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