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BOND USA: A QUALCUNO IL TREASURY PIACE MENO

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono leggermente scesi su tutta la curva con lo spread sul 2-10 anni rimasto stabile in un contesto di ribasso delle borse. Aumentano i differenziali sul decennale Italia-Germania e Grecia-Germania a causa dell’evolversi della vicenda greca e dell’annuncio di S&P che ha portato a negativo da stabile l’outlook della Spagna (mantenendo il rating AA+).

In Grecia il ministro delle finanze, ha cercato di rassicurare i mercati dichiarando che il paese può contare sull’Ue e che in ogni caso dovrebbe farcela con i propri mezzi non correndo alcun rischio di default. L’esecutivo greco infatti è sicuro di riuscire a trovare da solo la liquidità necessaria per far fronte alla crisi. Almunia, commissario agli Affari economici della Commissione Ue, ha dichiarato che l’Unione è pronta ad assistere la Grecia nel suo programma di consolidamento dei conti pubblici.

Weber, esponente tedesco della Bce, ha richiesto che il governo greco acceleri le riforme, avvertendo che a fine 2010 gli accordi temporanei verranno in scadenza. Il capo della Bundesbank fa riferimento agli accordi che prevedono all’ammissione delle aste della Bce titoli con un rating BBB- mentre prima erano ammessi solo titoli con rating A-. A meno di proroghe dell’ultima ora, la vecchia regola tornerà in vigore nel 2011 rendendo di fatto non accettabili i bond della Grecia qualora vi fosse un downgrade anche da parte di Moody’s e S&P.

Oggi è prevista anche la riunione della BOE che, secondo consenso di mercato, lascerà i tassi invariati e confermerà la propria decisione di acquistare 200Mld£ di bond. Nel frattempo in UK il cancelliere Darling ha imposto una tassa “una tantum” del 50% sui bonus dei banchieri superiori alle 25.000 sterline pagati entro il prossimo 5 aprile. La tassa è a carico delle banche che dovranno pertanto decidere se: 1) ridurre l’entità dei bonus assegnati ai propri dipendenti; 2) oppure mantenere i bonus invariati a scapito degli azionisti poiché a bilancio aumenterà la quota da addebitare come retribuzioni.

Negli Usa i tassi di mercato sono saliti sulla scia di un lieve rialzo delle borse e della deludente asta sul decennale. Sebbene la richiesta sia stata superiore all’offerta di 2,62 volte (in linea con la media delle ultime 10 aste), è risultata deludente la domanda da parte di un gruppo di investitori stranieri che comprende anche le banche centrali. Gli “indirect bidders” hanno acquistato il 34,9% del debito emesso, molto inferiore al 45,6% di media. Si tratta del valore più basso da giugno, quando il Tesoro ha modificato la classificazione delle categorie coinvolte nell’asta.

Il segretario del Tesoro Geithner ha annunciato l’estensione del Troubled Asset Relief Program (Tarp) fino al prossimo ottobre. Il piano era atteso terminare il prossimo 31 dicembre. Il programma si focalizzerà sugli aiuti alle famiglie alle prese con i pignoramenti e sulla disponibilità del credito alle piccole banche, in modo da favorire i finanziamenti alle piccole imprese.

Valute: l’Euro/Dollaro ha interrotto la fase di ribasso in prossimità dell’area di supporto 1,4680 in una giornata caratterizzata dall’assenza di dati macro di rilievo negli Usa. Per oggi resta valido il livello di supporto sopra citato, mentre la resistenza più significativa si colloca in prossimità di 1,4780-1,48. Nel corso della notte lo Yen è tornato a deprezzarsi leggermente dopo una serie di giornate consecutive di apprezzamento. Verso Euro l’area di supporto si colloca a 128,80-129.

Materie Prime: in calo la maggior parte delle materia prime per via del proseguimento delle tensioni sui mercati. Negativi gli energetici guidati dal gas naturale (-4,2%), a causa del clima che continua ad essere mite, in calo anche il Wti (-2,7%). Tra i metalli industriali in rialzo nichel (+2,6%) ed alluminio (+2,2%). Ancora in calo l’oro (-2%) che sceso temporaneamente sotto 1120 $/oncia. Tra gli agricoli positivi cacao (+1,4%) ed i suini (+1,2%).

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