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Bond Ue: si allenta tensione, giù soprattutto spread Italia e Spagna

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva sia governativa sia swap a fronte di una chiusura positiva dei listini azionari. Sui periferici in lieve calo gli spread portoghesi ed irlandesi questa mattina. Più marcato il calo degli spread di Italia e Spagna.

In Germania nel fine settimana si sono tenute le elezioni regionali del Baden-Wuerttemberg. Secondo i risultati preliminari, dopo 58 anni di dominio della Cdu, partito della Merkel, il timone è passato in mano alla coalizione rosso-verde (Psd+verdi). La Cdu è crollata dal 44,2% al 38%, mentre i verdi hanno registrato un forte aumento di consensi dall’11,7% al 25%, superando per la prima nella storia tedesca il partito socialdemocratico (dal 25,2% al 23,5%).

Si votava anche nella regione della Renania-Palatina in cui secondo i primi risultati il partito della Merkel e quello dei socialdemocratici hanno ottenuto risultati vicini, mentre ancora una volta si è registrato un forte aumento dei verdi, sulla scia dei timori sul nucleare suscitate dalle vicende in Giappone.

Analogamente in Francia si è tenuto il secondo turno elettorale delle elezioni cantonali che hanno visto una sconfitta del partito di Sarkozy. Secondo quanto riportato dal Sole24ore, che citano fonti vicino alla Bce, l’Istituto centrale sta studiando un nuovo piano di aiuti per garantire liquidità aggiuntiva alle banche europee in difficoltà, a partire da quelle irlandesi.

Il nuovo piano Bce è atteso per questa settimana, dopo la pubblicazione degli stress test delle banche irlandesi, attesa per il prossimo giovedì. Il nuovo meccanismo sarebbe denominato Facility for Banks Under Restructuring andrebbe a sostituire l’Ela (Emergency Liquidity Assistance), e sarà sotto il controllo del consiglio direttivo della Bce.

L’Italia questa settimana effettuerà emissioni per un totale di 21,5 Mld€, di cui 8 Mld€ di Bot ed in rimanenti divisi tra Btp (fino a 7,75 Mld€), Ccteu 2017 (fino a 1,5 Mld€), Linker (1,75 LMld€) e Ctz (2,5 Mld€). Negli Usa i tassi di mercato governativi hanno chiuso la sessione di venerdì in rialzo su tutta la curva in una giornata ancora positiva per i principali listini azionari. A pesare sul comparto governativo sono state le parole del presidente della Fed di Philadelphia, Plosser, il quale ha dichiarato che i fed funds dovrebbero essere aumentati dall’attuale range 0-0,25% al livello del 2,5% entro un anno. Secondo il piano delineato da Plosser, la Fed dovrebbe vendere 125 Mld$ di asset detenuti in portafoglio per ciascun rialzo di 25 pb. Anche se il membro votante della Fed non ha fornito il periodo preciso in cui debba iniziare tale fase di rialzi, ha comunque dichiarato che ciò “non avverrà in un futuro lontano”.

Le parole di Plosser si uniscono a quelle di altri membri del board, quali ad esempio Kocherlakota, Evans e Bullard, favorevoli ad un’interruzione del piano di acquisto di bond in caso di miglioramento dell’economia. Sul fronte azionario, i principali listini hanno chiuso la miglior settimana da inizio febbraio grazie soprattutto agli acquisti che hanno particolarmente interessato il settore petrolifero. A favorire il maggior ottimismo tra gli operatori ha contributo anche l’ultima lettura del Pil del quarto trimestre che ha evidenziato una revisione migliorativa al 3,1% t/t annualizzato dal 2,8% precedente. In settimana vi sarà la pubblicazione dei dati relativi alla spesa e reddito personale del mese di febbraio, fino agli importanti dati sul mercato del lavoro di venerdì.

Valute: l’euro si è riportato in chiusura di settimana nella parte bassa del trading range 1,4050/1,4250 che dura ormai da qualche sessione sulla scia di due effetti concomitanti: 1) la maggiore propensione verso l’ipotesi della fine del QE2 a giugno; 2) la marcata sconfitta del partito della Merkel. Il supporto rimane confermato in area 1,40. Prima resistenza a 1,41. Nonostante il ribasso dei listini azionari asiatici, lo yen si è deprezzato in particolare vs dollaro con il cross giunto in prossimità della resistenza collocata a 82. Per oggi il supporto più vicino passa da 80,70.

Secondo il Cftc, la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato del 19% circa l’ammontare delle scommesse che puntano ad un apprezzamento dello yen vs dollaro. Verso euro per questa settimana l’area di resistenza si colloca intorno a 115,50-116. Supporto a 112 con livello intermedio a 113,50.

Materie Prime: tra gli energetici lieve calo per il greggio Wti (-0,2%), mentre sale ai massimi da 7 settimane il gas naturale (+3,8%) su attese di temperature più rigide negli Usa. In calo i metalli industriali ad eccezione dell’alluminio (+0,3%). Negativi i preziosi con l’oro (-0,6%) e l’argento (-0,9%). Andamento contrastato per gli agricoli con i ribassi di cotone (-2,1%) e mais (-1,9%) ed il rialzo di zucchero (+1,5%) e cacao (+1,2%). I dati del Cftc segnalano che nelle ultime settimane gli speculatori stanno riducendo l’esposizione sulle materie prime agricole, restando invece fortemente rialzisti sul petrolio.

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