BOND SORDI DAVANTI AL RISCHIO INFLAZIONE

di Redazione Wall Street Italia
19 Novembre 2002 16:58

Il mercato obbligazionario e’ rimasto tiepido di fronte ai dati sui prezzi al consumo , risultati in linea con le stime degli analisti.

Gli investitori istituzionali sono ritornati a comprare le scadenze lunghe mettendo ancora una volta in evidenza che l’inflazione continua a rimanere un problema marginale per l’economia americana.

A beneficiare maggiormente di queste prospettive sono stati i Treasury a 10 anni il cui tasso (TNX – CBOE) e’ sceso fino al 3,95% sull’onda degli acquisti dei portfolio manager che gestiscono Mortgage backed securities e che cercano una protezione dai rimborsi anticipati dei mutui immobiliari (il cosiddetto convexity buying).

Le prospettive di una ripresa dell’inflazione nel lungo termine continuano a rimanere modeste a giudicare dal differenziale sul rendimento tra Treasury a 10 anni e corrispondenti TIPS (Treasury Inflation protected securities). Questi ultimi strumenti, come gia’ detto in precedenza, hanno un capitale che viene rivalutato proprio sulla base dell’indice dei prezzi al consumo.

Lo spread sulla scadenza a 10 anni tra TIPS e Treasury era di 156 punti base alla chiusura della sessione di lunedi’. Dopo l’annuncio dei dati macroeconomici lo stesso differenziale si e’ allargato fino a 158 basis point per poi ritornare 154 punti. Si tratta quindi di movimenti marginali che indicano che lo scenario di fondo non e’ cambiato.