C’è una pista italiana nel giallo del Boeing EgyptAir precipitato in Atlantico. Lo scorso settembre un pregiudicato italiano, condannato per aver minacciato un dirottamento nel ’81, aveva avvertito la Federal Aviation Administration che
una bomba sarebbe stata collocata in ottobre su un aereo in partenza da Los Angeles o da New York. L’aereo precipitato era partito appunto sabato sera da Los Angeles e aveva fatto scalo all’aeroporto Kennedy di New York.
Una circolare della FAA, inviata a tutte le compagnie aeree all’inizio di ottobre, indicava che un certo Luciano Porcari sosteneva di avere avuto notizie su un attentato imminente. Lo
stato di allarme era stato mantenuto fino al 30 ottobre: la vigilia della tragedia della Egypt Air.
Intanto e’ stato confermato che l’Fbi indaga anche su una pista terroristica. Voci non confermate parlano di Bin Laden, il leader di un gruppo votato alla violenza terrorista. Il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e quello egiziano Mubarak al telefono concordano indagini comuni. Clinton – e il fatto ha messo in estremo allarme i servizi segreti americani – sta per partire (prima delle 23:00 ora italiana) alla volta di Oslo per un viaggio dedicato a far progredire il processo di pace in Medio Oriente. Avra’ colloqui con il primo ministro israeliano Barak e con il leader palestinese Yasser Arafat.