Società

BNL: CONSORTE MARCIA SU VIA VENETO CON OPA
A 2,7 EURO

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Alla fine è arrivato il giorno dell’opa Unipol sulla Bnl. La compagnia di Giovanni Consorte, a cinque giorni dalla chiusura dell’ops lanciata dai rivali spagnoli del Bbva, ha offerto 2,7 euro ad azione: lo stesso prezzo pagato al contropatto dai soci del gruppo bolognese per rilevare oltre il 27% della banca romana. Ora Consorte e alleati possono contare su oltre il 50% del capitale e possono dire di avere a portata di mano la conquista dell’ex istituto del Tesoro.

A meno di rilanci, che continuano ad essere esclusi dagli spagnoli e che in ogni caso arrivano quando il contropatto guidato da Caltagirone si è sciolto ed ha venduto alla cordata ‘rossa’, difficilmente la partita potrà essere deviata a favore dei baschi, nonostante le minacce di ricorsi alle vie legali. Il lancio dell’offerta pubblica d’acquisto, obbligatoria in quanto conseguente alla denuncia di un accordo che vincola oltre il 30% del capitale, avviene dopo una lunga maratona che ha visto Consorte ottenere ieri nel primo pomeriggio il via libera al piano.

Dopo lo stop ‘tecnico’ ieri sera durante le trattative con il contropatto Consorte è tornato in tarda mattinata nella sede del gruppo Caltagirone dove ha incontrato di nuovo gli immobiliaristi, che non hanno nascosto la loro soddisfazione al termine dei lavori, intorno alle 13. Ieri pomeriggio erano arrivati tutti in tenuta ‘informale’ (la più casual quella di Danilo Coppola in camicia di lino bianca e scarpe bianche) a bordo di macchine sportive: il presidente del patto, Giampiero Tasco con la Porsche, Giulio Grazioli con la jeep stile militare, l’ingegnere Caltagirone con una Aston Martin verde. Oggi indossando più tradizionali completi tutti i rappresentanti dell’ex contropatto si sono detti contenti di aver ricavato notevoli plusvalenze (due miliardi complessivamente) e aver contribuito a dare spazio ad una cordata italiana.

“Meglio a Bologna che a Madrid” commenta Giulio Grazioli; “a chi ci rimproverava di esserci comportati nel primo consiglio della Bnl come al primo giorno di scuola abbiamo dimostrato di aver imparato subito, mandando a casa chi ci doveva andare” si sbilancia Coppola. Giovanni Consorte esce poco dopo e fa una breve passeggiata a piedi, ma nonostante i ripetuti no comment si lascia strappare poche battute dai cronisti. Taglienti però. Il vero trionfatore della giornata, dopo le ripetute visite a Roma di queste ultime settimane, spese tra Via Nazionale, sede di Bankitalia, e Via Barberini, che ha ospitato gli incontri del contropatto, precisa come in tutta l’operazione, architettata con l’advisor legale Gianni, Origoni & Partner fino a notte fonda, Unipol sia stata solo “assistente”, in quanto non ha materialmente acquistato quote, ma lanciato un’opa che supera l’eventuale accertamento del concerto.

Consorte mostra poi estrema sicurezza sul fronte degli eventuali ricorsi dei contendenti: “quali vie legali? Abete può dire quello che vuole”. La giornata è iniziata con una girandola di quote del contropatto passate di mano. Caltagirone annuncia di aver ceduto il proprio pacchetto e a seguire lo fanno tutti gli altri componenti dell’ex accordo parasociale, decaduto a due giorni esatti dallo spegnere la prima candelina. Ricucci, Coppola, Statuto, Bonsignore, Lonati (“abbiamo fatto tutto, una bellissima operazione”), Grazioli. A rilevare i pacchetti le banche straniere Deutsche, Nomura e Csfb e le italiane Bper e Popolare Vicenza, oltre all’alleato di tante battaglie Emilio Gnutti, a Marcellino Gavio e altri ‘amici’ di Consorte che affiancano Unipol in uno schema molto articolato:

– OPA SUL 59% DI VIA VENETO. L’offerta che Unipol si prepara a lanciare a settembre su Bnl riguarda il 59% del capitale e se andrà a buon fine il gruppo avrà sino al 73,58%.

– AUMENTO CAPITALE DA 2,6 MLD E 1,5 MLD DI CESSIONI. Per finanziare l’offerta Consorte ha in programma un aumento di capitale per un massimo di 2,6 miliardi e cessioni per un valore di circa 1,5 miliardi entro il 2006. Si aggiungerà un’emissione di titoli subordinati per 1,2 miliardi entro fine anno.

– SIGLATO PATTO SOPRA 30%, OPA SOLO DI UNIPOL. La società bolognese ha siglato con una serie di azionisti un patto parasociale che raccoglie il 30,86% di Bnl. Fanno parte del patto Hopa, Nomura, Carige, Coop Adriatica, Coop Estense, Nova Coop e Talea Immobiliare.

– SERIE DI OPZIONI SU QUOTE. Unipol ha annunciato oggi anche due accordi con opzioni di vendita e acquisto con Credit Suisse First Boston e Deutsche Bank London. L’accordo con Csfb riguarda una quota del 4,18% di Bnl che potrebbe salire al 4,5% e si riferisce alla partecipazione ceduta da Caltagirone. Con Deutsche Bank London Unipol ha firmato un accordo con opzioni di acquisto (call) a sei mesi e di vendita (put) a tre anni sul 4,99% di Bnl che potrebbe riferirsi alla ex quota Ricucci.

BNL: BBVA E ABETE IN TRINCEA, STUDIANO BATTAGLIA LEGALE

DIFFICILE E FORSE INUTILE EVENTUALE RILANCIO SPAGNOLO

18 Luglio 2005 19:41 ROMA (ANSA) – Dopo il gol in contropiede di Unipol il Bbva e il presidente della Bnl, Luigi Abete, preparano la risposta in zona cesarini, a soli cinque giorni dalla chiusura dell’ops di Madrid che finora ha raccolto pochissime adesioni. Mentre rimane poco tempo per un rilancio dell’offerta (2,6 euro circa la valutazione del concambio 1 a 5 previsto dai baschi contro i 2,7 euro cash promessi da Giovanni Consorte) la strategia che sembra voler utilizzare l’istituto iberico sembra voler far leva soprattutto sugli aspetti legali. Anche perché, considerato che Unipol ha già in mano di fatto il controllo della banca, anche in presenza di un ritocco del prezzo la situazione potrebbe rimanere nella sostanza inalterato. Tempi strettissimi anche per decidere di prorogare, nel caso, l’offerta.

Venuta meno, almeno ad un primo riscontro, l’ipotesi di impugnare una disparità di trattamento tra azionisti relativamente al prezzo (quello ricevuto dal contropatto è lo stesso che verrà corrisposto a tutti i soci, 2,7 euro) le irregolarità segnalate dal Bbva potrebbero riguardare principalmente l’asimmetria nell’ottenimento delle autorizzazioni a salire nel capitale della Bnl, nonché il fatto che il lancio dell’opa da parte di Unipol avviene dopo che la compagnia bolognese ha già potuto operare sul mercato ottenendo la maggioranza del capitale con operazioni che secondo il fronte opposto al Bilbao non avrebbero rispettato appieno il mercato.

Per domani pomeriggio il numero uno di Via Veneto ha convocato la stampa ed è presumibile che vorrà illustrare quello che Bbva risponde a Unipol & C. In particolare gli iberici potrebbero valutare l’iniziativa di Consorte una fattispecie di “negozio in frode alla legge”. Oltre agli spagnoli anche Generali deve a breve indicare la loro strategia: domani riuniranno il loro consiglio d’amministrazione per esaminare a questo punto le due offerte, quella già in atto del Bbva e quella in itinere, ma più ricca, di Unipol, concorrente assicurativo che più volte aveva tentato in passato di rilevare la quota del Leone in Bnl per sviluppare le sinergie di bancassicurazione e tutelare l’investimento in Bnl Vita.

Intanto, dopo le frizioni della vigilia, ad operazione Unipol annunciata, si tenta di ricomporre la frattura tra gli alleati Unipol e Mps, divisi sulla strategia in Bnl. Segnali di distensione sono arrivati da Siena. “Credo, a titolo strettamente personale, di dovere esprimere a Unipol sincero apprezzamento per il coraggio, la determinazione e l’impegno” dice il presidente di Rocca Salimbeni, Pier Luigi Fabrizi che, rispondendo ai giornalisti, ha anche spiegato come la sua assenza ieri al Cda di Unipol sia collegata, oltre a motivi personali, anche alla sua posizione “di vicepresidente di Bnl: tant’é vero che gli altri due rappresentanti del Monte dei Paschi di Siena in Unipol sono andati e hanno espresso il loro voto favorevole all’operazione”.