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BLOCCO NYSE: ALLE RADICI DEL PROBLEMA

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Il blocco delle contrattazioni sul New York Stock Exchange e’ stato causato oggi dal malfunzionamento del sistema elettronico denominato SuperDot, dopo l’aggiornamento di un software.

L’installazione del nuovo software ha infatti schermato le comunicazioni tra la banca dati del Nyse e il floor dove vengono eseguiti gli ordini, comunicazioni che avvengono proprio attraverso il SuperDot.

In piena attivita’, tale sistema e’ in grado di trasmettere efficacemente ordini di compravendita al prezzo di mercato (market order) fino a 30.999 azioni e ordini col limite di prezzo (limit order) fino a 99.999 azioni.

Gli ordini poi vengono spediti direttamente alle postazioni degli ‘specialist’ dove vengono eseguiti. Il rapporto di esecuzione viene successivamente rinviato alla fonte attraverso il sistema SuperDot. Il tutto accade in qualche secondo.

L’aggiornamento di uno dei software che gestisce l’alto volume di scambi, avvenuto durante la notte, ha pero’ creato problemi per almeno la meta’ dei titoli contrattati sul floor del Nyse.

Dopo la decisione di sospendere gli scambi per far fronte al problema e far ripartire SuperDot, il presidente del Nyse Richard Grasso non ha pero’ voluto fare alcun commento sul software a causa del blocco.

“Si tratta di un pacchetto di software sviluppati da varie aziende”, ha risposto Grasso a una domanda postagli dalla rete televisiva CNBC.

Proprio questa mattina, in coincidenza con il blocco sul Nyse, Compaq Computer (CPQ – Nyse), la societa’ che produce i server sui quali gira SuperDot, e’ uscita con un comunicato stampa che esalta le performance dei server utilizzati dal New York Stock Exchange.

I server – dice infatti il colosso informatico – sono in grado di supportare il continuo aumento dei volumi di scambio a Wall Street, fino a 9 miliardi di azioni al giorno.

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